Come diventare mamma all’estero, Il Portogallo in ripresa aiuta i genitori

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Il Portogallo, probabilmente, è un Paese molto più simile al nostro dal punto di vista culturale, di quanto lo siano i Paesi della Penisola scandinava come Finlandia, Svezia e Norvegia. Anche in Portogallo, per le donne incinte che vi risiedono ci sono delle forme di assistenza sociale ed economica, soprattutto se la famiglia è in difficoltà. 

Il Portogallo si dimostra sensibile alle maternità a rischio e offre assistenza sanitaria gratuita a tutte le donne incinte che risiedono nel Paese. In alcuni casi specifici, per esempio in caso di indisponibilità al lavoro per rischi clinici in gravidanza, e nel caso della popolazione attiva (lavoratori subordinati e autonomi), sono previsti anche degli aiuti economici basati sui redditi registrati dal fisco. Lo stato portoghese offre l’accesso alle prestazioni sociali anche in caso di maternità a rischio, interruzione della gravidanza nascita del bambino e adozione, alle persone con difficoltà sociali ed economiche, a patto che soddisfino le condizioni previste in materia di residenza, reddito e beni mobili.

La prestazione di congedo parentale per la mamma è divisa in due momenti: c’è il congedo parentale iniziale che comprende un periodo massimo di 30 giorni di congedo facoltativo precedenti alla nascita del bambino e 6 settimane di congedo obbligatorio successive al parto. C’è poi un congedo parentale per il padre di 10 giorni che devono essere, almeno per la metà consecutivi e gli altri fruiti nei primi 30 giorni di vita del bambino.

Poi c’è il congedo parentale prolungato che viene concesso alla madre, o al padre o ad entrambi alternativamente nei tre mesi che seguono la fine del congedo iniziale.

Il calcolo delle prestazioni

Nel caso in cui si scelga il congedo parentale di 120 giorni, viene corrisposto il 100% della retribuzione di riferimento del beneficiario. Se invece si sceglie di avvalersi di 150 giorni di congedo, è corrisposto l’80% della retribuzione di riferimento. Il congedo parentale prolungato, dopo è pari al 25% della retribuzione di riferimento.

La richiesta delle prestazioni

Per avere diritto alle prestazioni è necessario che il beneficiario abbia completato un periodo di 6 mesi di iscrizione con redditi dichiarati. Le indennità devono essere richieste all’ente di previdenza sociale entro 6  mesi a partire dal primo giorno di assenza dal lavoro sena retribuzione e usano i moduli previsti. Il beneficiario, al momento della richiesta, deve presentare i documenti necessari a dimostrare di avere diritto alle prestazioni. Deve inoltre presentare le dichiarazioni dei servizi sanitari e i certificati dell’anagrafe.

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