Aborti in calo, per la prima volta sotto la soglia dei 100.000 annui

Il ministero della Sanità ha fornito i dati sugli aborti collegati alla legge 194 e con il numero dei ginecologi obiettori arrivato al 70% si prende nota di un calo delle interruzioni di gravidanza che l’anno scorso sono scese per la prima volta sotto la soglia dei 100.000 casi. 

Per il 2014 il ministero della Sanità ha parlato di 97535 aborti, ovvero il 5,1% in meno rispetto all’anno precedente. I numeri sono contenuti nella relazione annuale del Ministero sull’applicazione della legge 194. Una legge che in Italia non ha subito modifiche mentre in altri paesi d’Europa come l’Irlanda e il Portogallo, è stata messa sotto la lente d’ingrandimento.

Si conferma così un calo tendenziale iniziato già negli anni scorsi che va di pari passo con l’aumento della percentuale di ginecologi obiettori che nel 2014 era del 70%.

Nonostante questi dati tendenziali, in Italia occorre fare una differenza tra Nord e Sud del Paese. Ci sono infatti delle Regioni in cui è più difficile abortire, si guardi a Molise, alla Provincia autonoma di Bolzano, alla Basilicata, alla Sicilia, alla Puglia, alla Campania, al Lazio e all’Abruzzo. In questi territori l’obiezione supera il livello medio e si sfiora anche il 93,3% (Molise).

L’alto numero di obiezioni, com’è facile immaginare, s’incrocia con il calo degli aborti. Entrando poi nel merito delle interruzioni di gravidanza si nota un dimezzamento degli aborti dal 1982 ad oggi. Se all’inizio degli anni Ottanta erano più di 230.000, adesso, nel 2014, sono scesi per la prima volta sotto la soglia dei 100.000. Si evince allora che il tasso di abortività, l’anno scorso, è sceso al 7,2 per mille con un calo del 5,9% rispetto al 2013 e un calo del 58,1% rispetto al 1982.

Tra le donne che hanno abortito ci sono due gruppi che meritano un po’ di attenzione, le minorenni e le straniere. Le donne straniere che hanno interrotto una gravidanza, nel 2013 erano il 34% del totale. Tra le minorenni invece il tasso di abortività è stato fissato al 4,1 per mille, il più basso rispetto agli altri paesi occidentali.

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