Bonus mamme, anche per quelle con reddito normale

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Dei bonus per le donne disoccupate, per le neomamme e per le lavoratrici, ormai, è pieno l’ordinamento italiano ma in questo caso, il Comune di Milano ha riservato una novità alle residenti, approvando un bonus mamme per tutte quelle che hanno un reddito “normale”. Che vuol dire?

Il bonus mamme ideato da Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milano, è un contributo economico che potrà essere chiesto dalle donne incinte a partire dal quarto mese di gravidanza e fino ad un anno di vita del bambino. L’erogazione del contributo è una tantum ma il valore dell’assegno è variabile.

A seconda del livello di reddito della richiedente, il bonus mamme potrà andare dai 500 ai 1.500 euro. I soldi ottenuti potranno essere spesi per l’acquisto di beni e servizi, quindi per il pagamento della tata o delle visite che necessitano al bambino e alla mamma, oppure per comprare pannolini e latte in polvere. Naturalmente su servizi e beni indispensabili ci sarà un’indicazione precisa dell’amministrazione comunale.

Il progetto non è ancora stato presentato ufficialmente sul sito del comune perché dovrebbe partire a breve. Sulle tempistiche i promotori non riescono ad essere più precisi e dicono soltanto che si partirebbe entro il 2016 con i primi 2 milioni di euro. Un sostegno che a conti fatti, riuscirebbe a sostenere circa 2.000 nuove famiglie. L’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino spiega tutto ai microfoni di Repubblica.it ribadendo che il bonus mamme è per

“tutte le donne, non soltanto le più povere, ma anche quelle che hanno un reddito normale” e che comunque fanno ancora fatica a pensare di mettere al mondo un figlio.

Si riparte dalla forza rosa del Comune, dal sostegno alla natalità e dalla voglia di aiutare tutte le famiglie, senza discriminazioni, dalle madri sole alle coppie di fatto eterosessuali e omosessuali. Chissà se quest’ultimo particolare non arrechi ripensamenti.

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