Prevenire (o curare) la puntura delle zecche nei bambini

I bambini d’estate sono più liberi e per questo, andandosene in giro per prati, potrebbero anche essere punti dalle zecche. È chiaro che il problema ha una soluzione ma bisogna in primo luogo prevenire. Come? UPPA ha realizzato un prontuario per i genitori alle prese con i bambini vivaci. 

La mamma – che conosce meglio di tutti il suo piccolo “pollo” – sa bene che nonostante le raccomandazioni, è facile che se ne vada in giro per prati ignorando l’invito alla prudenza degli adulti. E quando i moniti sono considerati superflui allora è meglio insistere sulla prevenzione dell puntura delle zecche. Il metodo migliore per evitare le malattie da loro trasmesse è evitare di essere punti ricorrendo ai seguenti accorgimenti elencati da UPPA – Un Pediatra Per Amico:

1. vestirsi con abiti chiari che rendono più facile l’individuazione delle zecche
2. coprire le estremità, soprattutto inferiori, con calze chiare (meglio stivali)
3. utilizzare pantaloni lunghi e preferibilmente un cappello (possono trovarsi sui rami più bassi degli alberi)
4. evitare di toccare l’erba lungo il margine dei sentieri
5. non addentrarsi nelle zone in cui l’erba è alta
6. al rientro da una passeggiata all’aperto, spazzolare gli indumenti prima di rientrare in casa
7. utilizzare repellenti per insetti (DEET, che è adeguato anche per i bambini,  N-dietiltoluamide, icaridina, permetrina) e prodotti piretroidi da spruzzare sugli abiti per tenerle lontano.

Qualora il bambino sia stato punto, occorre rimuovere la zecca. Si tratta di un’operazione delicata e il consiglio è quello di afferrarla con pinzette a punte sottili, il più possibile vicino alla superficie della pelle ruotando delicatamente l’insetto. Bisogna infatti evitare di schiacciare il corpo della zecca e poi disinfettare con cura la cute. Se resta un alone rossastro attorno alla puntura, oppure se compaiono segni di un’infezione entro 30-40 giorni, bisogna subito rivolgersi al proprio pediatra.