Il metodo migliore per pulire la cucina

Uno dei luoghi più importanti della casa, la cucina, necessita di una pulizia quotidiana e piuttosto approfondita. La pulizia di quest’ambiente si può però realizzare anche in modo più rilassato e meno faticoso. L’importante, infatti, è avere metodo. Ci sono cioè una serie di tecniche e piccole strategie che è possibile adottare per ridurre il tempo delle pulizie e compiere meno fatica. Ecco alcuni consigli. 

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In primo luogo è possibile distinguere e realizzare due diversi tipi di pulizia della cucina: la pulizia giornaliera e le pulizie generali, da fare all’incirca ogni settimana. La pulizia generale riguarderà quindi tutte le superfici che si sporcano quando si cucina e si mangia, mentre le pulizie generali, più dilazionate nel tempo, riguarderanno anche gli altri elementi.

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La pulizia giornaliera della cucina

La pulizia giornaliera dovrebbe coinvolgere le superfici che entrano in contatto diretto con gli alimenti, per le quali si può prevedere una disinfezione regolare anche a base di un disinfettante fai da te, come una soluzione di acqua e candeggina. Per le altre superfici si può invece procedere con un detergente neutro e un generoso risciacquo.

Gli elettrodomestici e piani cottura si possono pulire anche con detergenti fatti in casa, a base di bicarbonato o alcool unito ad acqua.

Alla pulizie giornaliere appartiene ovviamente anche il lavaggio delle stoviglie e quello del pavimento.

La pulizia generale della cucina

Tra le pulizie generali si trovano invece i restanti elementi e mobili. Un’attenzione particolare andrà ad esempio dedicata al forno, da pulire almeno una volta a settimana se utilizzato con costanza. Avete mai pensato ad esempio di mettere un foglio di alluminio sul fondo prima dell’accensione?

Ogni settimana andranno poi pulite e disinfettate anche le pattumiere e lavati tutti i tessuti che si utilizzano in cucina – cioè tovaglie, tovagliette, strofinacci e presine.

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