Come scegliere l’ospedale per il parto

La scelta dell’ospedale in cui partorire, in genere, avviene nel primo trimestre di gravidanza. Da risolvere ci sono delle questioni logistiche importanti. Bisogna infatti capire qual è la struttura più vicina a casa, che tipo di assistenza pone e quanto, dopo il parto, sarà possibile avere il supporto anche dei parenti.

Se la partoriente conosce in partenza quello che l’aspetta, sarà meno ansiosa al momento del parto e avrà meno scelte da operare quando è l’ora di concentrarsi sulla nascita del bambino. In genere l’ospedale si sceglie secondo due criteri: o è quello in cui opera il ginecologo di fiducia che ha seguito la mamma durante tutta la gravidanza e anche prima, oppure è l’ospedale più facile da raggiungere. Quindi o si sceglie secondo un criterio medico, oppure secondo unna preferenza logistica.

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La struttura ospedaliera in cui si sceglie quindi di partorire deve essere visitata e questa escursione, generalmente, si fa durante il corso preparto. La visita all’ospedale è il momento in cui si approfondiscono particolari importanti:

1. gli orari di visita,
2. l’assistenza al parto da parte del papà del bambino,
3. l’assistenza in caso di problemi con il parto,
4. la possibilità di avere un’anestesia o di fare il taglio cesareo,
5. cosa portare in valigia per il bambino (numero di cambi, tipologia dei cambi, etc.),
6. cosa portare in valigia per la mamma.

Per quanto riguarda l’assistenza, le strutture ospedaliere si dividono in due gruppi:

a. quelle che offrono un livello di assistenza specializzata per i neonati e quindi hanno anche il reparto di neonatologia
b. quelle che offrono assistenza anche in caso di gravidanza a rischio o parto prematuro e sono dotate del reparto di terapia intensiva neonatale,
c. quelle di secondo livello che in caso di problemi complessi stabilizzano i bambini e lo trasferiscono in strutture di terzo livello.

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