I 5 metodi di induzione al parto

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Il parto, quando non si attiva per via naturale, deve essere indotto. In genere l’induzione al parto c’è se la mamma ha abbondantemente superato la settimana ostetrica. Ogni Regione rispetta una sua procedura ma mediamente si parla di induzione dopo 10 giorni dalla data presunta del parto così come riportata dai documenti ufficiali. Ma quali sono i metodi per l’induzione al parto?

Nessun dolore, nessuna contrazione e siete già andate oltre la 40esima settimana di gravidanza: allora è necessaria l’induzione al parto che ha come obiettivo quello di far iniziare il travaglio. Chi l’ha provata sa che c’è una forte accelerazione nel travaglio ma questa pratica è necessaria nel momento in cui ci si rende conto che la placenta inizia ad invecchiare e il bambino potrebbe non essere nutrito nel modo corretto. In più, superati i 10-14 giorni di ritardo, il bambino potrebbe diventare molto grande riducendo le possibilità di fare il parto naturale. L’induzione al parto è usata anche quando le acque sono rotte ma il travaglio non ha avuto inizio, oppure nei casi in cui la mamma soffra di preeclampsia, diabete, ipertensione o qualche altre malattia renale.

I metodi di induzione al parto, generalmente, si dividono in due gruppi: quelli farmacologici e quelli meccanici. La scelta dell’uno o dell’altro metodo, dipende sostanzialmente dallo stato della cervice: se questa è morbida si cerca di indurre direttamente il travaglio, se è immatura, si prova prima ad ammorbidirla e poi si passa all’induzione vera e propria.

I metodi meccanici di induzione al parto

Tra i metodi meccanici ci sono:

1. il catetere di Foley, che è un catetere dotato di un palloncino sgonfio che viene introdotto nella vagina e poi riempito d’acqua con l’obiettivo di premere sulla cervice e stimolare la produzione di prostaglandina;

2. in alternativa, con una manovra fatta dal medico in profondità, si procede allo scollamento delle membrane, che consiste nella separazione della sacca amniotica dall’utero;

3. se la cervice si dilata un po’ si prova anche con la rottura delle membrane che viene fatta attraverso l’introduzione di uno strumento di plastico simile ad un uncino che rompe il sacco amniotico.

I metodi farmacologici di induzione al parto

Se la cervice è matura è probabile che si tenti d’indurre il parto in modo farmacologico. In tal senso i metodi sono due:

4. l’iniezione in endovena di pitocina, che è una versione sintetica dell’ossitocina, l’ormone prodotto durante l’orgasmo;

5. introduzione di gel o di fettucce a base di prostaglandina che favoriscono la comparsa delle contrazioni.

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