Che siano di fidanzamento, per suggellare un’amicizia, simboli religiosi o che si indossino semplicemente per vanità, gli anelli da donna hanno da sempre rappresentato il gioiello per eccellenza di cui non si può fare a meno.
La loro storia affonda le origini in un passato molto antico e già da allora questi accessori dalla forma tonda volevano simboleggiare non solo l’eternità, ma anche il legame che si instaura tra vita terrena e quella divina.
Gli anelli da donna (ormai in commercio si trovano differenti modelli), difatti, hanno rappresentato, da secoli, la connessione con il divino, esaltando la totalità del mondo, la sua pienezza e l’armonia.
Ma vediamo, qui di seguito, come nascono gli anelli da donna, qual è la loro storia d’origine e in che modo è stata tramandata fino ai giorni nostri.
Storia degli anelli da donna: dall’età del Bronzo fino al Rinascimento
Gli anelli da donna sono tra i gioielli più diffusi al mondo e le loro origini risalgono addirittura alla Preistoria.
Nello specifico, fu nell’età del Bronzo che i primi anelli cominciarono a diffondersi, rappresentando semplici cerchi che avevano lo scopo di impreziosire le dita della mano.
Col passare dei secoli, questa abitudine si è evoluta e con essa anche le tecniche di produzione che sono diventate più elaborate e hanno apportato molti cambiamenti sia dal punto di vista stilistico che simbolico.
La prima grande evoluzione degli anelli da donna è avvenuta nell’epoca dei grandi imperi, come quelli dell’antico Egitto.
I primi a indossarli erano i sacerdoti e i rappresentanti della nobiltà; i materiali di cui si componevano erano di enorme pregio e ogni anello aveva delle caratteristiche ben specifiche.
Alcuni di questi, infatti, erano impreziositi con sigilli reali che servivano a porre una sorta di firma sui documenti ufficiali.
Fu solo nell’epoca romana che l’anello assunse un significato del tutto rinnovato: oltre a essere il gioiello indiscusso per i nobili che li sfoggiavano per esaltare le loro ricchezze, il suo valore simbolico cominciò ad evolversi.
In questo periodo, infatti, si iniziò ad indossare gli anelli sull’anulare sinistro, diventando quel simbolo di fedeltà tra novelli sposi e che ancora permane nei giorni nostri.
A quei tempi, si riteneva che l’anulare sinistro fosse attraversato dalla vena dell’amore e che quindi, da quel dito, questo sentimento riusciva ad arrivare dritto al cuore; dunque, un valore simbolico di unione, fedeltà, ma anche di romanticismo.
Col passare dei secoli, poi, il fascino degli anelli arrivò anche nella Chiesa; i Cardinali e i vescovi, infatti, indossavano molto spesso anelli di grande valore, ricchi di intarsi e di pietre di enorme pregio, alcuni dei quali sono oggi custoditi nei principali musei di tutto il globo.
Fu poi nel Medioevo che si instaurò l’antica usanza papale, conosciuta come “l’anello del pescatore di anime”, anche detto “anello piscatorio”. Il primo a dare inizio a questa tradizione, che si tramanda ancora ai tempi nostri, fu Papa Clemente IV.
Egli indossava un anello personalizzato che veniva poi distrutto dopo la sua morte e nuovi gioielli venivano poi creati per i successori.
Anelli da donna: dal Rinascimento fino ai tempi moderni
Una volta terminata l’era del Medioevo, il valore e il prestigio degli anelli, specialmente quelli da donna, non mutò mai.
Nel Rinascimento, questo gioiello rappresentava lo “status sociale” di chi lo indossava, ovvero permetteva di stabilire chi facesse parte di ceti più agiati, distinguendosi dalla plebe che non avrebbe mai potuto permettersi tali ornamenti.
In seguito, il significato di fedeltà degli anelli non era esclusivamente rivolto ai novelli sposi, ma la sua accezione si ampliò arrivando a creare un legame tra i re, le regine e i loro sudditi.
Quest’ultimi, infatti, avevano l’usanza di donare ai reali dei preziosi gingilli, proprio per sancire quel legame indissolubile che univa la corona e il popolo.
Tale tradizione è arrivata fino ai giorni nostri. Con essa, infatti, si è consolidato quel profondo significato di fedeltà rappresentato dagli anelli.
Nei tempi moderni, è ancora molto radicata la tradizione che vede l’uomo regalare alla sua partner un anello di fidanzamento di grande valore, per suggellare la promessa di unirsi in matrimonio.
Un anello che, poi, lascerà spazio alla fede nuziale, indossata sempre sull’anulare sinistro e che sancisce l’unione eterna tra due persone che decidono di vivere insieme per il resto dei loro giorni.
Gli anelli da donna nei tempi moderni
Come abbiamo accennato, ancora oggi l’anello è il regalo per eccellenza da fare a una donna, ma non sempre vuole rappresentare l’impegno di vivere insieme ogni giorno della propria vita.
Gli anelli da donna, infatti, hanno assunto col tempo un valore del tutto rinnovato, molto spesso meno solenne e più disinvolto.
Questi gioielli sono diventati parte integrante della moda e con essa hanno cambiato il modo di approcciarsi a questi accessori, permettendo di indossarli per qualsiasi occasione e con materiali anche di più modesto valore, diventando parte integrante dei moderni look casual.