Binge drinking per il 60% dei ragazzi, un problema sociale?

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Il Binge drinking è l’abbuffata alcolica e sembra che nel nostro Paese interessi il 60% degli adolescenti. Lo ha detto la Fondazione Italiana Ricerca in Epatologia che ha analizzato le abitudini di 2700 ragazzi tra 14 e 19 anni che frequentano i licei del Lazio. 

I ricercatori hanno somministrato un buon numero di questionari ai ragazzi adolescenti tra 14 e 19 anni cercando di capire quali sono le loro abitudini quando si parla di fumo e alcol e hanno scoperto che il 30% del campione è composto da fumatori, che il 12,5% fa uso di alcol, fumo e altre sostanze e poi c’è un buon 60% che invece si abbuffa di alcol, ovvero pratica il binge drinking.

I valori rilevati nei licei del Lazio sono rappresentativi delle tendenze nazionali. Si può parlare di emergenza sociale? Fino a che sotto la lente d’ingrandimento ci sono “soltanto” fumo ed alcol forse è prematuro o allarmistico parlare di emergenza. Tuttavia Antonio Gasbarrini, Professore di Gastroenterologia “Università Cattolica del Sacro Cuore” di Roma che ha seguito la ricerca fa sapere che il 26% dei ragazzi ha sviluppato forme di ansia e questo aumenta il rischio di abbuffate alcoliche.

Le nuove generazioni stanno assorbendo tutta l’incertezza della società contemporanea peggiorando la loro condizione fisica. Il 17% delle intossicazioni alcoliche che arrivano in pronto soccorso, infatti, riguarda i minori e fino a 25 anni fare uso di alcol e altre sostanze è pericoloso perché il cervello è ancora in formazione.

Il problema è molto ampio e diffuso e per questo i ricercatori auspicano un maggiore coinvolgimento dei medici di medicina generale affinché chiedano ai loro pazienti adolescenti se bevono e facciano prevenzione anche con i genitori – e in particolare con le donne incinte – visto che si auspica la trasmissione di buone e non di cattive abitudini.

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