Che schifo i neonati e altre pagine disgustose aperte, chiuse e riaperte da segnalare su Facebook

Facebook è un coacervo di possibilità espressive ma quando qualcosa va oltre si ha la possibilità di inviare una segnalazione. È stato fatto per una pagina davvero sgradevole come “Che schifo i neonati” che poi è riapparsa, con lo stesso logo, in compagnia di altre pagine altrettanto disgustose. 

“Che schifo i neonati” è una di quelle pagine che gli esperti chiamano Acchiappalike, che servono a colpire gli utenti del social network e servono a raccoglierli tutti dietro una falsa o vera indignazione. In questa pagina ci sono insulti ai bambini appena nati. Insulti? Ai bambini? E perché, la pagina non era stata rimossa? Andiamo con ordine:

• c’erano e ci sono insulti rivolti ai neonati, anche disabili (ci sono parole veramente sgradevoli all’indirizzo di un bambino autistico);
• la pagina che aveva più di 5.000 like era stata rimossa e la foto di seguito lo testimonia.

Quindi grazie a tutti delle segnalazioni ma sappiate che le pagine così rinascono e si moltiplicano. Poche ore dopo la chiusura della pagina già circolava voce che l’admin della pagina Che schifo i neonati fosse stato arrestato. E lui non si è fatto scappare l’occasione di creare una nuova pagina: L’admin di “Che schifo i neonati” è stato arrestato da cui incita ancora a schifare i neonati ma anche loppidi (per chi non lo sapesse sono i cani lupo) e le donne incinte.

Pensate sia uno scherzo? Purtroppo non lo è: la pagina è stata segnalata e rimossa (si è detto che non lo fosse ma è l’unica vera bufala di tutta questa storia) ma poi è rinata. Che fare?

Che schifo la donna incinta

Con 1854 like (aggiornamento ore 23.30 del 3 maggio) e la chiosa della descrizione che recita “Sono anche io una mamma. Sto solo giocando con voi.” A quale gioco verrebbe da chiedersi.

Che schifo le donne incinte

Con 130 like (aggiornamento ore 23.30 del 3 maggio) nonostante non abbiano scritto alcun post.

Che schifo i neonati (seconda versione)

Con 1793 like (aggiornamento ore 23.30 del 3 maggio) e insulti anche ai bambini disabili.