Come scegliere l’ostetrica per farsi assistere durante il parto

Prima di partorire, la futura mamma dovrebbe fare un sopralluogo sulle strutture ospedaliere raggiungibili facilmente dal suo domicilio, in modo da conoscere la struttura e sapere come muoversi quando si rompe il sacco oppure inizia il travaglio.

Andare a conoscere la struttura ospedaliera vuol dire anche mettersi in contatto con lo staff medico e conoscere le ostetriche che probabilmente faranno nascere il bambino. L’ostetrica è una figura fondamentale in sala parto, per la mamma e per il bambino.

Coloro che non vogliono affidarsi al personale medico di turno, hanno la possibilità di scegliere un’ostetrica a pagamento, che le assisterà in qualsiasi momento avvenga il parto, nella struttura ospedaliera indicata.

Per scegliere l’ostetrica è opportuno rispettare alcuni criteri. Ecco quelli suggeriti dall’Associazione Nazionale Ostetriche Parto a Domicilio e Casa Maternità e validi per tutte le mamme:

1. la vicinanza geografica,
2. la sua esperienza,
3. la disponibilità e l’impatto emotivo,
4. l’appartenenza ad un gruppo,
5. la possibilità di essere sostituita nel caso di imprevisti,
6. la qualità del suo rapporto con l’Ospedale di riferimento,
7. la capacità di ascoltare i desideri della partoriente e la capacità di risponderle con competenza e professionalità, comunicandole un senso di sicurezza e accudimento,
8. la possibilità di rilasciare una regolare ricevuta sanitaria detraibile fiscalmente.

L’ostetrica è una figura importante durante il parto e dopo la nascita del bambino. Si tratta di una donna capace di assistere la donna in un momento delicato come quello del parto e si aiutarla nel comprendere il modo giusto di allattare il bambino e di comprenderne i disagi. In genere le ostetriche, più del personale medico, propendono per il ritorno ad una maternità naturale.

E voi, che esperienza avete avuto con le ostetriche durante il parto? Vi siete affidate al personale medico di turno oppure avete scelto un’ostetrica “privata”?

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