Emma Holten, la reazione al revenge porn

La storia più vecchia del mondo, ma in versione 2.0. Un lui e una lei: prima sono felici, ma poi l’amore finisce. Lei lo lascia e lui si vendica. Come? Nel modo più subdolo possibile, facendo circolare su internet un video intimo dei loro rapporti di (ex) coppia. Si chiama revenge porn, vendetta porno che, complice la rete, dilaga giorno dopo giorno rendendo pubbliche situazioni che avrebbero dovuto e potuto continuare ad essere private anche dopo la fine di una storia d’amore. Anche la statunitense Emma Holten è caduta vittima di una revenge porn: la giovane ragazza è rimasta certo traumatizzata scoprendo che il suo ex aveva pubblicato i loro video intimi su internet, mercificando il suo corpo e mortificando la sua sessualità. Dopo l’inevitabile choc iniziale, Emma ha deciso di controreplicare e di rispondere alla poco onorevole vendetta con una provocazione: aiutata dalla fotografa Cecilie Bødker ha posato per una serie di scatti che la ritraggono nuda (e stavolta con il suo consenso) pubblicandole sul sito femminista Hysteria, presente anche su Facebook.

Queste immagini mi rendono un soggetto, non un oggetto, il consenso è la chiave.

Ha spiegato Emma commentando le foto che la ritraggono non come un oggetto sessuale, ma come una donna consapevole. Gli scatti infatti la colgono nella vita di tutti i giorni nel suo appartamento, alle prese con piccoli gesti di routine che di volgare non hanno davvero nulla.

La biondissima Emma, volto acqua e sapone, si mostra mentre si spalma la crema sul viso o si lava i denti, mentre sorride nuda sul letto guardando l’obiettivo o mentre legge un libro seduta sul davanzale. Rigorosamente in topless.

Il revenge porn in realtà è illegale in 13 stati degli USA e la speranza di Emma è proprio quella di contribuire a rendere il fenomeno della revenge porn un reato in tutti gli stati. Le statistiche poi parlano chiaro: il 10% degli ex-partner minaccia di pubblicare le foto o i video intimi delle loro ex ragazze .

Photo credits: Hysteria