Evitare il gioco libero non libera da tutti i rischi

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Le mamme di oggi sono più apprensive di quelle di una volta anche perché sono aumentati i rischi della società e i bambini che li corrono vanno tutelati. C’è però un dato di fatto: evitare il gioco libero, vietarlo o limitarlo, non evita tutti i rischi che i bambini corrono. Anzi. 

Le mamme sono sempre indecise quando, magari al parco, il bambino chiede di fare alcuni giochi un po’ “rischiosi”. Che poi: rischiosi?! Lanciarsi dall’alto di una costruzione per bambini, oppure allontanarsi per seguire i ragazzi più grandi per la partita a pallone, oppure ancora usare i giochi nel modo più avventuroso e più sconsigliato, sono tutte cose che i genitori hanno fatto prima dei figli. E quanto fastidio davano le raccomandazioni dei nonni: non saltare, stai attento, non ti allontanare, non così.

Oggi, diversi studi legati al gioco libero dei bambini pubblicati sull’International Journal of Environmental Research and Public Health, dimostrano che i bambini hanno bisogno di fare anche giochi pericolosi perché è in questo modo che migliorano il loro tempo di reazione alla rilevazione del rischio, aumentano l’autostima, evitano l’obesità e uno stile di vita sedentario e in futuro, nel periodo dell’adolescenza, hanno minori possibilità di rischiare con sesso e droga.

Le statistiche dovrebbero aiutare le mamme ad essere meno apprensive perché pare che i pericoli di rapimento da parte di uno sconosciuto durante il tragitto scuola-casa dei ragazzi tra 10 e 12 anni, è stato ridotto notevolmente, così come sono stati ridotti i rischi sui campi di gioco di restare strangolati o intrappolati nelle attrezzature.

Poi è anche vero che i bambini giocando si possono far male ma gli infortuni veri e propri si verificano 1,5 volte ogni 10.000 ore di gioco.

Photo Credits | Fnsy / Shutterstock.com

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