Evitare la toxoplasmosi con un’alimentazione sicura

La toxoplasmosi può essere contratta durante tutta la vita perché dipende dal parassita Toxoplasma Gandii che si trasmette tramite i gatti. Per diagnosticare la toxoplasmosi si fanno degli esami specifici. In gravidanza sono obbligatori perché questa malattia, soprattutto se contratta nel primo trimestre, può danneggiare il feto.

La toxoplasmosi di manifesta con febbre, ghiandole gonfie, ittero, lividi sotto pelle, fegato e milza ingrossati. L’infezione è facile da contrarre soprattutto se si mangiano cibi crudi o non troppo cotti, frutta non lavata e verdure che sono state contaminate dal concime.

Per prevenire questa patologia che, una volta trasmessa dalla mamma al bambino, può provocare anche il parto prematuro o il distacco della placenta, si devono seguire dei piccoli consigli legati all’alimentazione:

1. cuocere bene la carne,
2. lavare le mani con acqua e sapone dopo aver toccato cibi crudi e verdure non lavate,
3. lavare bene la frutta e la verdura prima di mangiarle, preoccupandosi di sbucciarla per avere maggiori garanzie,
4. congelare qualche giorno la carne prima di cucinarla,
5. lavare bene i taglieri e gli utensili con acqua calda saponata dopo ogni uso,
6. far cuocere bene la carne,
7. non bere acqua non depurata.

Le donne che hanno un gatto dovrebbero separarsene durante la gravidanza, oppure fare in modo di non venire a contatto con le feci del gatto. La cosa migliore è chiedere a qualcun altro di svuotare la lettiera ed evitare che di questa lettiera, se tenuta all’aperto, possano approfittare altri animali non conosciuti.

In molti paesi diversi dall’Italia la toxoplasmosi non è considerata negli esami obbligatori per le donne in gravidanza, poiché la possibilità di contrarre questa infezione è molto remota, durante il corso della vita come in gravidanza.

In Italia gli esami per la toxoplasmosi sono obbligatori e in più, per andare incontro alle donne in dolce attesa, ci sono molti negozi che vendono prodotti toxo-free.