Parto shackling e biglietti per assistere al parto, quando l’evento è uno show

In alcuni casi il parto è trasformato in uno show, talvolta in un macabro show dove se anche non si assiste alla morte della mamma o del neonato, si è partecipi di una tortura che non dovrebbe essere perpetrata.

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Il parto è un evento unico nella vita di una donna: anche se si partoriscono più bambini, ogni fase espulsiva ha le sua caratteristiche, ogni travaglio è diverso dall’altro. Con una preparazione adeguata si può abbassare la soglia del dolore e quindi rendere il travaglio e poi il parto vero e proprio meno traumatici di quanto s’immagini.

Nelle situazioni più tradizionali, la donna che partorisce può scegliere se avere vicino in sala parto il proprio partner o una persona cara: un genitore, una sorella, un’amica. Josie Cunningam, invece, ha deciso di avere con sé degli spettatori. Josie aveva deciso di partecipare all’edizione inglese del Grande Fratello, poi aveva scoperto di essere incinta e si era decisa ad interrompere la gravidanza per partecipare allo show.

Il web, però, l’ha convinta a compiere un’altra scelta: quella di diventare mamma. Josie Cunningam sembra aver capito che comunque la gravidanza e il parto potevano essere trasformati in uno show altrettanto interessante rispetto al Grande Fratello. Per questo ha messo in vendita dei biglietti per assistere al suo parto in casa. In 14 minuti, come racconta il Daily Mail, ha venduto 5 biglietti da 12.500 euro per assistere al suo parto. Ai 5 ospiti si aggiungeranno due operatori tv per le foto e i video.

È uno show completamente diverso, più doloroso, criticato e combattuto, quello che invece interessa le donne incinte detenute nei penitenziari americani. Negli Stati Uniti lo chiamano parto shackling e consiste nella pratica di far restare incatenate le detenute incinte nelle fasi del travaglio e del parto. A conclusione della fase espulsiva la neomamma presenta delle lacerazioni che non inteneriscono le guardie, sono uno show macabro per chi le guarda e una sofferenza immane per le donne. La Correctional Association ha deciso di battersi per i diritti delle donne recluse in dolce attesa, partendo dallo stato di New York. Il primo obiettivo è: abolire il parto shackling.

E voi siete d’accordo a trasformare il parto in uno show? Chi avete voluto con voi in sala parto? Avete usato fotocamere e videocamere per immortalare l’evento?

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