La fecondazione eterologa per posta non rischia di essere troppo VIP?

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Avere un bambino per molte coppie è un’impresa legata a problemi di fertilità della donna o dell’uomo. La fecondazione eterologa, introdotta per legge anche in Italia, offre a queste coppie un’opportunità di diventare genitori ma le maglie strette della normativa fanno spazio anche alla fecondazione eterologa per posta. 

Non è fantascienza ma è quello che è successo ad una coppia di Torino che si era affidata al centro privato Livet di Torino per trovare una soluzione al problema di fertilità della donna. E la soluzione è stata trovata attraverso l’invio del seme dell’uomo a Barcellona dove è stato unito all’ovocita di una donatrice e ha dato vita ad un embrione poi rispedito in Italia per essere reimpiantato nella paziente.

Se ne parla come di fecondazione eterologa per posta ma la vicenda oltre ad illustrare l’ultima soluzione trovata al problema della coppia, sottolinea anche un problema cruciale per il nostro Paese: la mancanza di donatori che spinge molte coppie alla ricerca di centri stranieri disposti a spedire loro il necessario per avviare una gravidanza.

La pratica è gestita tramite centri privati e comporta un costo più elevato per la coppia. Nel caso descritto infatti si parla di circa 5000 euro che sono stati a carico dei futuri genitori in modo da non infrangere la legge attuale. I medici da parte loro si dicono contenti della pratica in questione perché potrebbe risolvere i problemi di molte coppie. Certamente di quelle coppie che hanno un bel budget a disposizione.

Ma non si corre il rischio di trasformare la feconda eterologa in un affare per VIP? La gravidanza è un diritto? È un diritto di pochi?

Photo Credits | Iakov Filimonov / Shutterstock.com

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