La mamma può mettere pace ai litigi tra fratelli? 3 consigli utili

Immaginatevi al mattino mentre il figlio piccolo prova a svegliare con qualche sberla il più grande. E poi viene picchiato a ragione dal grande. E inizia una baruffa di quelle che si placano soltanto al secondo strillo. Ma immaginate anche i loro litigi da grandi per cose più importanti. Pensate di poter gestire questo momento?

Tra fratelli, piccoli o grandi che siano, ci sono sempre delle incomprensioni che possono sfociare nelle urla, nei dispetti, nelle botte. E la mamma, specie quando è stanca, difficilmente riesce a riportare la pace ma conoscendo per tempo le strategie migliori per restare calme, si può sopravvivere anche alla tensione. Ecco alcuni consigli.

Non costringete i fratelli ad essere amici a tutti i costi

Se si sono appena picchiati è inutile stare lì a chiedere loro di fare la pace, di abbracciarsi, di baciarsi e via discorrendo. I bambini, come gli adulti, hanno bisogno di tempo per riflettere. E se in una lite siete naturalmente predisposte a prendere le difese del piccolo perché temete si possa fare male, tenete in considerazione le sue capacità di provocatore/provocatrice e rimanete il più possibile imparziali.

Niente paragoni

Se uno dei due ragazzi si è comportato male e lo ha fatto con un pizzico di cattiveria in più del dovuto, è inutile stare lì a ricordargli che suo fratello/sua sorella non si è mai comportato così. Il paragone non è mai delicato, in questo caso è inappropriato. I ragazzi infatti tendono ad essere più tesi e più fragili e assorbono la similitudine incrinando la loro autostima. Ognuno è “così”, irruento, riflessivo, cattivello o troppo buono. Accettiamoli!

Le regole ci sono prima dei litigi

Se la lite tra i ragazzi deraglia su binari ingestibili più che intervenire prendendo le difese dell’uno o dell’altro, è bene intervenire per ribadire le regole generali, quelle che in casa si rispettano a prescindere dal nervosismo. Tanto per fare un esempio: non si dicono parolacce.

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