Cosa vuol dire essere mamme di una figlia femmina

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Essere mamme di una figlia femmina vuol dire fare e conoscere alcune cose, fin dalla più tenera età delle bambine. Dalla scelta dei colori a quella dei giochi da far entrare in cameretta. Ma non sarà che poi il marketing ci porta a fare alcuni errori?

Parto naturale ad oltranza? No grazie

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Le donne partoriscono da anni, da milioni di anni ed è sempre stato nel modo più naturale possibile, almeno fino a che non è diventata routine l’ospedalizzazione delle partorienti e con essa la medicalizzazione del parto. Negli anni Cinquanta c’è stato un ritorno al parto naturale ma adesso pare che si sia arrivati al paradosso. 

Mandare i bambini a scuola da soli non è possibile

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Leggo con piacere tantissimi articoli in rete in ci si mette in relazione lo sviluppo dell’autonomia/autostima dei bambini con il loro andare a scuola da soli, in cui si elogiano i bei tempi andati, di quando si andava a scuola a piedi ed eravamo felici, oppure si elogiano i paesi come la Germania dove i bambini fanno da soli il tragitto scuola-casa. 

Fecondazione eterologa, nati i primi due bambini italiani da madre 47enne

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Sono nati i primi bambini italiani, figli della fecondazione eterologa. Dopo l’OK della Consulta una coppia ha deciso d’invertire la sua storia d’infertilità ed ha dato alla luce due gemelli, grazie alla donazione di ovociti da parte di una donatrice volontaria italiana. Eppure il dibattito è ancora aperto. 

Una nuova famiglia in stop motion, un video incredibilmente tenero

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Un video che celebra la bellezza della gravidanza, il fascino dell’attesa, la gioia, le risate, le preoccupazioni e i cliché di tutte le coppie che stanno per diventare una famiglia con l’arrivo di un bebè. Un’idea suggestiva, tenera e commovente di Luca e Marianna che hanno dato alla luce il piccolo Tommaso Thiago. 

Le ansie della mamma sono proporzionali all’età del bambino?

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Se c’è un comune denominatore per le mamme, questo si chiama ansia. Un sentimento che cresce man mano che ci si avvicina la parto in gravidanza o man mano che i bambini crescono secondo l’adagio “piccoli bambini, piccoli problemi, grandi bambini, grandi problemi”. Ma è davvero così e come si può rimediare?