Mini Hug, l’app che aiuta i genitori a stare più e meglio con i figli

Molti genitori, per lavoro, sono costretti a trascorrere pochissimo tempo con i loro figli. Poi, quando i grandi sono insieme ai piccoli, c’è sempre qualcosa da fare che si mette tra loro. Alla fine dei giochi, anche il tempo a disposizione per lo sviluppo di una relazione mamma-figlio, si riduce e perde molta della qualità necessaria.

 

minihug

Lia Macé era una bambina di sette anni quando ha avuto l’intuizione di usare un’applicazione per aiutare mamma e papà a stare più tempo e meglio con i propri figli. Lia ha spiegato l’idea al suo papà che di mestiere è proprio uno sviluppatore di applicazioni per una società di Singapore che crea app per il miglioramento della vita delle persone.

Erwan Macé è stato colpito dall’idea della figlia e per due anni ha lavorato allo sviluppo dell’app testando con la figlia il funzionamento dell’applicazione. Ci ha messo chiaramente la sua conoscenza in materia, sviluppando un’app che fosse appetibile dal punto di vista grafico, facile da usare ma anche in grado di stimolare la voglia di giocare e competere tra genitori.

È nata così Mini Hug, piccolo abbraccio, anche il nome è stato proposto da Lia. Mini Hug non è disponibile in italiano ma è stata già tradotta in 9 lingue e non è detto che presto non arrivi anche nel nostro paese. Il funzionamento di base è quello di un gioco a premi.

Su Mini Hug tutti i genitori possono annotare il tempo che trascorrono con i figli e possono dichiarare cosa hanno fatto insieme a loro. Ogni attività è associata ad un punteggio. Più tempo si trascorre insieme facendo attività interessanti, maggiore sarà il punteggio accumulato. Mini Hug consente di confrontare le diverse settimane in modo da valutare i progressi compiuti, ma consente anche di iscrivere al “programma” i parenti del bambino, non soltanto i genitori. Si genera così una sana competizione per definire la persona che con il bambino, riesce a trascorre il miglior tempo possibile.

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