Omofobia, l’Italia è il paese peggiore di Europa

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L’omofobia è, purtroppo, ancora un tema molto discusso in Italia e a confermare questo fatto c’è anche un interessante sondaggio portato avanti dall’Unione Europea dal quale si evince che il nostro paese è quello in cui ancora oggi si è più indietro rispetto al caldo tema della libertà sessuale.

L’Italia dunque viene relegata all’ultimo posto nella classifica dei paesi in cui l’omofobia è una realtà più che concreta e c’è davvero poco da vantarsi: in nessun paese gli omosessuali sono così discriminati come in Italia e oggetto di aggressioni sia fisiche che verbali. Il sondaggio portato avanti dall’Unione Europea si è basato su un campione di 93mila persone Lgbt facente parte dei paesi membri: stando a quanto da loro dichiarato, le prime difficoltà a rapportarsi in un mondo etero nascerebbero già tra i banchi di scuola, con continue prese di giro da parte dei compagni di classe.

Ma anche una volta approdati nel mondo del lavoro le cose non andrebbero meglio perché gli omosessuali continuerebbero ad essere discriminati nella ricerca di una occupazione o di una casa. Tanto che, secondo i dati resi pubblici dall’Unione Europea, un gay e una lesbica su quattro preferiscono non rivelare la propria identità di genere al lavoro, per non essere presi di mira e discriminati. Secondo gli intervistati, sono i politici italiani i più omofobi perché utilizzano un linguaggio fortemente discriminatorio nei confronti di gay e lesbiche. Infine qualche dato numerico che inchioda l’Italia al primo posto nella classifica dei paesi più omofobi. Italia 18%, Francia 17%, Cipro 16%, Crozia 15%, Portogallo 11%, Austrai, Grecia, Polonia, Spagna, Svezia 10%.

Foto | Thinkstock

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