Partecipazioni di nozze: cosa scrivere? Le regole del galateo

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Siete arrivati al momento in cui bisogna scrivere partecipazioni e inviti ma non sapete come destreggiarvi tra le varie formule e il bon ton? Niente paura. Il galateo è rigido nell’indicare che siano i genitori degli sposi ad annunciare il matrimonio dei rispettivi figli. Questo modello di partecipazione è quello classico, il più tradizionale e rispettoso del bon ton. Di recente però non è inusuale che siano gli stessi sposi ad annunciare il loro matrimonio. Che siano i genitori, o gli sposi stessi, è importante che nella partecipazione siano indicati i nomi di battesimo degli sposi e i rispettivi indirizzi di residenza. Titoli di studio, di lavoro, oppure onoreficenze varie (dottore, cavaliere, ecc…) possono essere trascritte oppure tralasciate. In genere, specie nel caso di una onoreficienza, si scrive il titolo con sopra una barra, come a volerlo cancellare.

La partecipazione di nozze e l’invito sono due cose diverse, e quindi anche due bigliettini diversi. La prima serve ad annunciare il matrimonio, il secondo deve essere stampato solo per chi è invitato al ricevimento. Nell’invito si scrive un piccola frase, più o meno formale, in cui gli sposi invitano parenti e amici a salutarsi o a festeggiare in un luogo scelto dagli sposi.

Nell’invito si scrive in genere la sigla R.S.V.P, per esteso “répondez s’il vous plait”, che in francese vuol dire “rispondete, per favore”. Si tratta di una formula tipica della comunicazione formale che serve a far comprendere agli invitati che è gradito confermare agli sposi la propria presenza al ricevimento. Sul retro dell’invito si possono indicare anche alcune brevi indicazioni su come arrivare al luogo del ricevimento.

Riguardo ai bigliettini della lista nozze, il galateo vieta categoricamente di inserirli nella busta della partecipazione. Di certo è una soluzione molto pratica e utilizzata da molti sposi, ma in questi casi è meglio evitare scelte di cattivo gusto e affidarsi al passaparola, chiedendo ai parenti più intimi di indicare agli altri invitati le preferenze degli sposi per i regali.

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