Prevenire gli incidenti domestici con i consigli di Mani Sicure

Quando avete usato le mani l’ultima volta? Probabilmente adesso, per usare il mouse e leggere questo articolo. Bene, le mani ci servono sempre, in continuazione, non ne possiamo fare a meno. Spesso però la nostra preoccupazione è legata più alla pulizia delle mani che alla loro protezione. Niente di più sbagliato, soprattutto se si sottovalutano gli incidenti domestici. 

In questi giorni sta facendo il giro del web la vicenda del dj Linus che ha raccontato come il suo secondo bambino, Michele, sia stato vittima di un incidente domestico che ancora li tiene in apprensione, nonostante il pericolo maggiore sia stato evitato. Nella speranza che tutto si risolva per il meglio, per il piccolo e per la sua famiglia, possiamo approfittare di questo evento per ribadire l’importanza della prevenzione degli incidenti domestici.

Ci sono dati statitici che a livello europeo ricordano che ogni anno circa 30.000 bambini sono ricoverati in ospedali per ferite riportate alla mano, ferite da taglio, ustioni, schiacciamenti. Ecco allora che il Gruppo di studio della Società Italiana di Chirurgia della Mano ha pensato di sensibilizzare i genitori rispetto agli incidenti più frequenti aiutandoli nella prevenzione. Si tratta del progetto “Mani sicure” che ha come obiettivo generale quello di creare e diffondere una sensibilità civile e culturale rispetto agli infortuni delle mani.

In casa, come anche durante il tempo libero, a scuola e all’aperto ci sono oggetti che possono determinare spiacevoli incidenti. In casa, ad esempio la ventola del Phone, i fornelli, le stoviglie, i cassetti, gli armadi, le porte e le portiere possono schiacciare le dita. Anche operazioni banali come rifare il letto non sono immuni da pericoli. Ci sono poi da considerare le ustioni e gli incidenti con frullatori, tritacarne, strumenti per la palestra e ascensori.

Insomma occhi sempre aperti e se proprio volete farvi un’idea degli strumenti di prevenzione, ecco il link del progetto Mani Sicure.

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