Sesso orale e tumore alla gola, che collegamento c’è?

Il 10 aprile si è celebrata la prima Giornata Nazionale della Prevenzione organizzata dalla AOOI (Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani) e l’occasione è stata perfetta per affrontare il tema del sesso orale individuato come potenziale caso di tumore alla gola.

L’infezione causata dal papilloma virus umano (HPV), può in molti casi passare dai genitali alla cavità orale provocando il tumore alla gola. La percentuale è abbastanza alta: si stima infatti che il papilloma virus trasmissibile per via sessuale causi il 36% dei tumori dell’orofaringe. Insomma numeri da non sottovalutare e che dovrebbero portare tutti a riflettere sull’importanza di alcune azioni che potrebbero mettere a repentaglio la salute.

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Non solo, perché in occasione della prima Giornata Nazionale della Prevenzione Otorinolaringoiatrica si è puntato il dito non solo contro il sesso orale (chiamata anche) ma anche contro il bacio. Sì, perché secondo i medici sarebbe sufficiente ricevere un bacio ricevuto da un portatore di papilloma virus per essere a rischio di contrarre il cancro alla gola. Sul rapporto tra sesso orale e tumori si è sempre discusso molto e in occasione della prima Giornata della Prevenzione si è ricordato anche l’esistenza di un vaccino anti-HPV per ridurre al minimo l’incidenza del papilloma virus sul tumore alla gola. Questo virus è nella maggior parte dei casi curabile, tuttavia occorre anche sapere di averlo: molto spesso solo una visita dal ginecologo, con pap test e colposcopia, può scovarlo. Ecco perché la prevenzione, in questo caso, è davvero importantissima.

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