Si può usare la tinta in gravidanza

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Le donne incinte hanno anche la voglia e la necessità di sentirsi belle, soprattutto perché in quei nove mesi il corpo cambia e potrebbe portare modifiche anche importanti all’aspetto di una donna. Per questo ci si chiede sempre se sia vero che la tinta in gravidanza è proibita. 

Perché tanti dubbi sulla tintura per capelli? Perché si ritiene che tutto quello che passa attraverso la cute può arrivare al bambino. È questo il motivo per cui molte mamme in attesa temono che anche la tintura per capelli possa influire sul normale sviluppo del feto.

Per chi è abituato a mascherare i capelli bianchi con la tinta, però, non farla per 9 mesi può creare qualche problema. Se la donna è disposta a rinunciare al trattamento “estetico” allora non ci sono problemi ma in caso contrario bisogna prendere delle precauzioni, ovvero evitare le tinture con l’ammoniaca ed evitare questa sostanza chimica in generale.

Anche inalare l’ammoniaca può essere dannoso per il feto, figurarsi farla arrivare al bambino tramite la cute. Per cui sicuramente nei primi tre mesi di gravidanza, no alla tinta! Poi, qualora fosse difficile operare una rinuncia importante, allora meglio sfruttare delle alternative, ovvero le tinte a base di coloranti naturali che non contengono sostanze chimiche, né ammoniaca, né resorcina.

Queste sostanze infatti possono essere irritanti, e a maggior ragione se si considera la sensibilità alle allergie delle donne in stato interessante. Anche i prodotti naturali possono essere poi applicati con qualche accorgimento, per esempio evitando il contatto diretto con il cuoio capelluto e applicando invece la tintura a qualche millimetro di distanza dall’attaccatura.

Un’altra valida alternativa è nelle tinte vegetali e nei colpi di sole perché la tintura non è applicata sul cuoio capelluto.

Photo Credits | Paul Vasarhelyi / Shutterstock.com

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