Sanremo 2015, Tiziano Ferro e Charlize Theron gli ospiti più eleganti del Festival

charlize theron sanremo

Abbiamo già parlato degli abiti sfoggiati durante la prima serata del Festival di Sanremo 2015 dalle tre vallette, Arisa, Emma Marrone e Rocio Munoz Morales. Ciò di cui non avevamo ancora scritto sono gli abiti degli ospiti. Solamente due sono degni di nota ovvero quello sfoggiato da Tiziano Ferro la sera del 10 febbraio e l’abito meravigliosamente indossato ieri sera, in occasione della seconda puntata, da Charlize Theron.

Carolina Bubbico, chi è la più giovane direttrice d’orchestra di Sanremo 2015

foto carolina @Ricci_urlo

Carolina Bubbico: chi è costei? Bella, bionda, giovane, la venticinquenne salentina sarà presente al Festival di Sanremo 2015 nelle vesti di arrangiatrice e direttrice d’orchestra. Un bel successo e una grande soddisfazione per la pianista, cantante, compositrice salentina che salirà sul palco dell’Ariston per un doppio prestigioso incarico. Sarà impegnata come arrangiatrice e direttrice d’orchestra nella gara dei Big per Grande amore, il pezzo presentato da Il Volo, il trio vocale composto da Piero Barone, Gianluca Ginoble e Ignazio Boschetto e per Galleggiare, il brano della cantautrice Serena Brancale in gara con le giovani proposte.

Sanremo 2015, gli abiti della prima serata di Emma, Arisa e Rocio

vallette sanremo 2015

Si è svolta ieri, tra tweet, polemiche e musica, la prima serata del Festival di Sanremo 2015. Le tre donne che hanno affiancato Carlo Conti durante queste prime ore, hanno sfoggiato look estremamente diversi, assecondando ognuna il proprio stile ed il proprio gusto personale. Oggi vi raccontiamo chi ha vestito chi, quali stilisti hanno realizzato gli abiti e come Emma, Arisa e Rocio li hanno indossati.

Sfida all’ultimo smalto, il contest dedicato alla nail art

foto Sfida all'ultimo smalto

Se le unghie e la nail art sono la vostra passione, allora Sfida all’ultimo smalto vi terrà letteralmente incollate davanti alla televisione. Sfida all’ultimo smalto è la nuova inedita competizione che arricchisce il palinsesto del canale LEI di Sky sul canale 129 in onda tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle ore 14.45. Come si svolge il programma? 

WeWorld e la campagna contro la violenza sulle donne “Le parole non bastano più”

violenza-su-donna

Sempre maggiore è l’interesse rivolto al tema della violenza sulle donne. Interesse che molto spesso si trasforma in impegno tangibile e concreto. Ne è un esempio WeWorld, un’ organizzazione no profit impegnata a garantire i diritti di donne e bambini vulnerabili in Italia e nel Sud del Mondo. Ad oggi è stato dato supporto ad oltre 800.000 persone in Italia, Africa, Asia e America Latina.

Da anni, We World si batte per dare un aiuto concreto alle vittime di abusi e maltrattamenti e contrastare ogni forma di violenza sulle donne. La campagna di sensibilizzazione “Le Parole Non Bastano Più” è finalizzata proprio a questo: dire basta alla violenza sulle donne.

Grazie ai fondi raccolti, sono stati attivati in tre ospedali italiani gli Sportelli SOStegno Donna, ambienti accoglienti e sicuri dove personale specializzato offre alle donne che hanno subìto violenza cure mediche e assistenza psicologica, proteggendole dal responsabile degli abusi, che nella maggior parte dei casi è proprio il partner o un familiare.

Ma i numeri allarmanti di questo fenomeno raccontano che per sconfiggere la violenza è necessario ancora un ulteriore aiuto. Per questo dal 28 febbraio al 15 marzo 2015 sarà attivo il numero solidale 45502 dedicato a WeWorld per aiutare le donne vittime di violenza: con un piccolo gesto si potranno salvare la vita di milioni di donne italiane.

Ogni sms ricevuto permetterà di offrire a tutte le donne che hanno subito violenza la speranza di un futuro migliore.

La sensibilizzazione a questo tema è importante perché nessuno può restare indifferente di fronte ai numeri della violenza e alla consapevolezza che in Italia, ogni tre giorni, una donna perda la vita per mano di un uomo.

Foto | Steve Ikeguchi Shutterstock.com

mutilazioni genitali

Tutti contro le mutilazioni genitali, il 6 febbraio si celebra la Giornata Mondiale

mutilazioni genitali

Il 6 febbraio tutto il mondo è unito contro le mutilazioni genitali che ancora oggi vengono eseguite su 125 milioni di bambine. Un tema molto delicato sul quale però si deve ancora fare tanto: ecco perché quella di oggi è una giornata importante, dedicata alla sensibilizzazione e alla lotta a queste pratiche barbare che purtroppo condizionano per sempre la vita delle donne del domani.

Dilf, ecco i 10 papà più desiderati dalle donne di tutto il mondo

A Night Of Heroes: The Sun Military Awards - Red Carpet Arrivals

Ormai da un paio d’anni sentiamo tanto parlare delle MILF (Mum I’d Like To Fuck) e di quanto queste donne piacciano agli uomini, soprattutto ai più giovani. Oggi finalmente possiamo dedicare un intero post alle preferenze di noi donne e alla moda del momento, l’infatuazione per i DILF.

Tumori femminili, aumentano le vittime del cancro ai polmoni

shutterstock_tumore

Quest’anno, in Europa, le donne vittime del tumore ai polmoni saranno un numero maggiore rispetto quelle malate di cancro al seno. Infatti, uno studio italo-svizzero – pubblicato sugli Annals of Oncology e diretto da Carlo La Vecchia – ha stimato che per la prima volta nel 2015 i tassi di mortalità del primo supereranno il secondo. Questo dato, però, non riguarderà l’Italia, la Francia e la Spagna.

Questa tendenza è dovuta ai comportamenti femminili rispetto al fumo, che ancora oggi resta la principale causa di morte per tumore in Europa. I dati, infatti, mostrano come il tasso di mortalità femminile per cancro del polmone è cresciuto del 9% dal 2009, arrivando a 14,24 decessi per 100.000 donne.

L’aumento del tasso di mortalità per cancro al polmone della donna era atteso e dipende dal fatto le donne storicamente hanno iniziato a fumare più tardi degli uomini: l’incidenza maggiore è in Gran Bretagna dove la donna ha iniziato a fumare già durante la seconda guerra mondiale. Ma il problema non tarderà a manifestarsi negli altri paesi UE dove il ’68 ha segnato l’avvio di questo comportamento ad alto rischio anche tra le donne.

Parliamo delle donne nate negli anni ’50 che hanno oggi compiuto o superato i 60 anni, l’età in cui il cancro ai polmoni si fa più frequente. Le donne non arriveranno mai ai livelli di mortalità maschile per questo tumore, la nostra previsione è che le europee si livelleranno su un tasso di mortalità inferiore a 20 per 100 mila. Le previsioni, inoltre, dicono che probabilmente bisognerà aspettare almeno fino al 2020 per vedere un’inversione di tendenza, e cioè perché inizi la discesa del tasso di mortalità femminile, già iniziata invece nelle donne americane.

Si noti comunque, che per l’Italia il tasso di mortalità femminile per il cancro del polmone è ancora basso (10,4 per 100 mila) rispetto agli altri paesi europei, perché le italiane hanno sì cominciato a fumare dopo il ’68, ma meno delle coetanee europee

Resta la speranza che, smettendo di fumare, le italiane non arrivino mai a livelli di mortalità delle altre europee (sotto 20 per 100 mila). Quindi il consiglio importante è che le donne di mezza età e anziane smettano al più presto di fumare, ha commentato l’epidemiologo La Vecchia.

Confermata, invece, è la diminuzione della mortalità per tutti i tumori, escluso quello al pancreas e ai polmoni per le donne. Altri dati forniti sono relativi ai decessi stimati nel 2015: 1.359.100 in 28 Paesi dell’Unione Europea.

Foto | Shutterstock

Fonte | La Repubblica