Festival Internazionale del Cinema di Roma, tutti i vincitori

 

nicolettaromanoff_roma

Sabato 25 ottobre si è conclusa la IX Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma con la cerimonia di premiazione presentata dalla madrina Nicoletta Romanoff.

Cala il sipario sull’ultima edizione diretta da Marco Müller, che segna il passaggio verso la futura festa del Cinema 2015. I numeri dichiarati durante la conferenza stampa di chiusura sembrano confermare il successo del nono appuntamento romano, nonostante i forti tagli di budget e le polemiche per l’assenza di alcuni ospiti attesi. Un successo decretato sia per la partecipazione del pubblico nella nuova veste di giuria sia per la qualità dei film e dei suoi interpreti, come Richard Gere, Benicio del Toro, Willem Dafoe, Kevin Costner, Geraldine Chaplin, Brad Anderson, Takashi Miike, Lily Collins, Josh Hutcherson.

richard gere_roma

I riconoscimenti principali sono stati attribuiti dal pubblico che ha votato per i film di tutte le sezioni (Cinema D’Oggi, Gala, Mondo Genere, Prospettive Italia), attraverso l’ App, il sito ufficiale del Festival e le postazioni nei foyer delle sale Santa Cecilia, Sinopoli e Petrassi.

I film premiati dal pubblico:

– Premio del Pubblico BNL | Gala: Trash di Stephen Daldry

– Premio del Pubblico | Cinema d’Oggi: 12 Citizens di Xu Ang

– Premio del Pubblico | Mondo Genere: Haider di Vishal Bhardwaj

– Premio del Pubblico BNL | Cinema Italia (Fiction): Fino a qui tutto bene di Roan Johnson

– Premio del Pubblico | Cinema Italia (Documentario): Looking for Kadija di Francesco G. Raganato

– Premio Miglior Film Young-Adult | Alice nella città: The road whitin di Gren Wells

I premi assegnati da giurie:

flaviaguarino_beniciodeltoro_

1. Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima:

La giuria presieduta da Jonathan Nossiter (regista) e composta da Francesca Calvelli (montatrice), Cristiana Capotondi (attrice), Valerio Mastandrea (regista, attore, produttore) e Sydney Sibilia (regista) ha assegnato il Premio TAODUE Camera d’Oro alla migliore opera prima a:

Andrea Di Stefano regista di Escobar: Paradise Lost (Gala)

Laura Hastings-Smith produttore di X+Y di Morgan Matthews (Alice nella città)

– Menzione speciale: Last Summer di Lorenzo Guerra Seràgnoli (Prospettive Italia)

2. Premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano: 


La giuria presieduta da Federico Schiavi (produttore) e composta da Valeria Adilardi (produttrice), Mario Balsamo (regista), Ilaria De Laurentiis (montatrice) e Paolo Petrucci (regista e montatore) ha assegnato il premio DOC/IT al Migliore Documentario italiano a:

Largo Baracche di Gaetano Di Vaio (Prospettive Italia)

– Menzione speciale: Roma Termini di Bartolomeo Pampaloni (Prospettive Italia)

Trailer del film Trash di Stephen Daldry, vincitore del premio BNL Gala
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=7fZLFJ3ljdo]

Foto | Flavia Guarino

Festival Internazionale del Cinema di Roma, film e incontri dei primi giorni

festival-del-cinema_roma

Il 16 ottobre si è aperta la IX Edizione del Festival Internazionale del Cinema di Roma, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

L’evento, che terminerà il prossimo 25 ottobre, ha un programma ricco nonostante il budget ridotto rispetto le precedenti edizioni, come confessato dal direttore Marco Muller durante la conferenza stampa d’apertura.

Il taglio è spettato a Soap Opera, commedia italiana firmata da Alessandro Genovesi che ha partecipato personalmente con il cast – Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Chiara Francini, Elisa Sednaoui, Ricky Memphis – all’anteprima serale con il pubblico.

Protagonista della seconda giornata è stato il drama movie Still Alice, diretto da Westmoreland e Glatzer, e tratto dall’omonimo romanzo della neuropsichiatra Lisa Genova. Still Alice è la storia di Alice Howland (Julianne Moore in una delle sue migliori interpretazioni che potrebbero farle vincere l’Oscar), una donna di cinquant’anni che insegna linguistica presso la Columbia University. La sua vita è felice grazie a John, marito premuroso (Alec Baldwin), e ai tre giovani figli (la più piccola, Lydia, interpretata da Kristen Stewart). Iniziano a capitarle strani episodi, come dimenticare parole o perdersi in luoghi familiari; decide di farsi seguire da un neuropsichiatria che le diagnostica una forma precoce di Alzhemeir. Parte così una battaglia terribile, commovente e ammirevole, dove cerca di rimanere legata alla persona che era una volta.

Terza e quarta giornata della IX Edizione del Festival del Cinema di Roma

Nella terza giornata è stato proiettato Trash, il nuovo film di Stephen Daldry (regista di Billy Elliot, The Hours) che racconta la storia di Gordo, Rato e Raphael, tre ragazzini brasiliani che lavorano nella spazzatura e mettono in atto una grande rivoluzione. Trash è un film originale e coraggioso, accolto con grande entusiasmo dalla stampa italiana e dal pubblico.

Inoltre, sempre durante questa giornata si è tenuta la masterclass con l’attore Clive Owen, arrivato a Roma per presentare la nuova serie The Knick, diretta dal Premio Oscar Steven Soderbergh e presto in onda su Sky Atlantic.

Domenica, invece, sono arrivate due grandi star hollywoodiane: Richard Gere e Benicio Del Toro, arrivati rispettivamente per le anteprime di Time out of Mind ed Escobar- Paradise Lost. In Time out of Mind, diretto da Over Moverman, George (Richard Gere) è un uomo disperato senza dimora, che si ritrova a girovagare tra le strade inospitali di New York. Cerca rifugio al Bellevue Hospital, il più grande centro di accoglienza per clochard di Manhattan, entrando in contatto con la crudele realtà degli emarginati. Il legame con un senzatetto afroamericano gli restituisce la speranza di poter avere ancora un amico, e trovare il coraggio per ricostruire il difficile rapporto con la figlia Maggie (Jane Malone), che non vede da molti anni.

Escobar – Paradise Lost, opera prima di Andrea Di Stefano, racconta la storia di Nick (Josh Hutcherson), che crede di aver trovato il paradiso una volta raggiunto il fratello in Colombia: una laguna azzurra, una spiaggia d’avorio, onde perfette. Conosce Maria (Claudia Traisac), una bellissima ragazza colombiana. I due s’innamorano e tutto sembra andare per il meglio. Fino al momento in cui Maria gli presenta suo zio: Pablo Escobar (Benicio del Toro).

Tante nuove sorprese sono previste per i prossimi giorni, ulteriore conferma della grandezza di questa nuova edizione.

Asia Argento: la strega rossa, un volume fotografico dedicato al suo talento

AsiaArgento_Lastregarossa

Dopo il successo di Incompresa, ultima pellicola presentata al Festival di Cannes , Asia Argento torna con un nuova sorpresa per il suo pubblico: il volume fotografico “Asia Argento: la strega rossa”, che verrà presentato a Roma nell’ambito del Festival del Cinema.

Edito dal Centro Sperimentale di Cinematografia ed Ed. Sabinae, il libro mostra il talento poliedrico di Asia Argento, disegnando un ritratto completo del suo mondo artistico, professionale e spirituale, non solo attraverso immagini dei suoi film, ma anche con disegni, racconti e scatti fotografici privati dell’artista.

Un’intera sezione del volume è dedicata al reportage di Stefano Iachetti, autore del libro, sui set di Era di marzo e Incompresa. Le fotografie ritraggono l’artista in azione e mostrano il suo lato più autentico, lontano dall’icona pop e trasgressiva cui siamo abituati. Le immagine sono anche le grandi protagoniste della mostra allestita nel foyer della sala Santa Cecilia (dal 16 al 21 ottobre) e nella sala conferenze stampa – Spazio Risonanze (dal 16 al 25 ottobre, per accreditati).

Il volume sarà presentato in occasione dell’incontro di Asia con il pubblico, che si terrà il 18 ottobre al Maxxi – Museo nazionale delle arti del XXI secolo alle ore 16.00.

Foto | Stefano Iachetti

Hitchcock, Kubrick, Tarantino e Anderson, gli omaggi di Kogonada

kubrick_kogonada

Dopo il regista spagnolo Jaume Lloret che ha pubblicato su Vimeo un montaggio di tutti gli omicidi contenuti nei film di Quentin Tarantino, scopriamo nuovi omaggi ai più grandi del cinema passato.

Tra questi ci sono i tributi di Kogonada, un filmaker che collabora regolarmente con la rivista Sight & Sound e i suoi progetti video sono andati in onda su NPR, The Atlantic, Canal+ e Der Spiegel. Una delle sue abilità è nel rendere omaggio ai grandi del cinema, analizzando il loro stile.

Nei suoi ultimi video, Kogonada ha indagato sulle caratteristiche ricorrenti nelle opere di quattro grandi registi: Wes Anserson con le riprese dall’alto, Quentin Tarantino con le riprese dal basso, Stanley Kubrick con le prospettive centrali, e per ultimo Alfred Hitchcock con un video intitolato “Eyes of Hitchcock”, che ripercorre l’ossessione del regista per gli occhi degli attori che hanno partecipato ai suoi film.

Wes Anderson by Kogonada
[vimeo 35870502 w=600 h=350]

Quentin Tarantino by Kogonada
[vimeo 37540504 w=600 h=350]

Stanley Kubrick by Kogonada
[vimeo 48425421 w=600 h=350]

Alfred Hitchcock by Kogonada
[vimeo 107270525 w=600 h=350]

Eyes of Hitchcock from Criterion Collection on Vimeo.

Foto| Kogonada’s video

Festival Internazionale del Film di Roma, il programma e le novità della IX edizione

festival-del-cinema_roma

Manca davvero poco per la IX edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che si terrà dal 16 al 25 ottobre all’Auditorium Parco della Musica. Tanti gli ospiti internazionali attesi come Kevin Costner, Cline Owen e i registi Wim Wenders, Walter Salles e Brad Anderson. Annunciati anche le stelle del cinema italiano: Marco Bellocchio, il maestro Ettore Scola, Asia Argento, Riccardo Scamarcio e tanti altri.

Si annuncia un festival ricco – nonostante sia stato fortemente segnato dalla riduzione delle risorse economiche – che ha come unico obiettivo quello di essere una vera festa del cinema, dove il pubblico oltre a poter assistere alle proiezioni delle pellicole in concorso, potrà anche votarle sostituendo così la classica giuria. Un primo cambiamento che vuole testimoniare la transitorietà di questa edizione; il Festival, infatti, si sta evolvendo e probabilmente già dal prossimo anno cambierà il suo nome in “Festa del Film di Roma”, un modo per acquisire una dimensione più popolare e diversificarsi dalla Mostra del Cinema di Venezia.

Una programmazione ricca per la IX edizione del Festival

Il programma si articola in cinque sezioni: Cinema d’oggi, Gala, Mondo genere, Prospettive Italia e Alice nella città. Nella sezione Gala, per esempio, sarà sempre Kevin Costner in Black and White di Mike Binder e Benicio Del Toro in Escobar; Still Alice di Richard Glatzer con Julianne Moore, Kristen Stewart e Alec Baldwin; infine, anche The Knick serie televisiva diretta da Steven Soderbergh con Clive Owen.

Nella sezione Cinema d’oggi troviamo Time out of Mind di Oren Moverman interpretato da Richard Gere e, inoltre, verrà presentato in anteprima mondiale Spandau Ballet: il film, che ovviamente vedrà protagonisti Tony Hadley e compagni.

Il compito di apertura e chiusura del Festival è stata affidato alla commedia italiana. Il 16 ottobre sarà la volta di Soap opera di Alessandro Genovesi (tra gli interpreti Diego Abatantuono, Ricky Memphis, Cristiana Capotondi, Ale e Franz) e il 25 ottobre toccherà ad Andiamo a quel paese scritto, diretto e interpretato da Salvatore Ficarra e Valentino Picone.

Foto| Romafilmfest.it

Invader, lo street artist parigino famoso in tutto il mondo

Invader Street Art London 4_thumb[1]

Space Invader è stato uno dei videogiochi più influenti degli ultimi trent’anni. Prodotto nel 1978, è diventato presto un videogame cult. E’ così che Invader, street artist parigino tra i più riconosciuti al mondo, si è ispirato ai vari alieni del gioco trasformandoli in opere d’arte.

L’artista urbano – di cui non si conosce l’aspetto –  incolla i personaggi alieni negli angoli delle città, realizzando il soggetto con piastrelle colorate che dispone a mosaico come dei veri pixel.

Il progetto di Invader nel mondo della street art è iniziato nel 1998 con l’invasione di Parigi, dove risiede l’artista, per proseguire in altre città della Francia. Col tempo le sue creazioni aliene hanno invaso le città di tutto il mondo (Roma, New York, Los Angeles, Londra, Manchester, Ginevra, Praga, Barcellona, Bilbao, Melbourne, Bangkok, Tokyo e Katmandu).

Negli anni, Invader ha coinvolto tanti street-artist all’interno del suo progetto, portando alla nascita di una grande crew di invaders.

Le opere di Invader si sono ispirate, nel tempo, anche ad altri personaggi di videogames di inizio anni Ottanta. Tra i progetti degli ultimi anni, ricordiamo: Rubikcubism, la realizzazione di opere attraverso i cubi di Rubik, e i QR Code, codici incollati sui muri che nascondono un messaggio da decifrare attraverso una semplice fotografia e una applicazione scaricabile dall’app store.

Invader, lo street artist parigino che ha conquistato il mondo. Da Parigi a Bilbao, ecco alcune delle sue opere europee

Durante un viaggio a Parigi ho visto per caso la raffigurazione in pixel della Gioconda. Prima di allora non conoscevo assolutamente Invader,  l’autore di quell’opera d’ arte. Sì, perché è di questo che parliamo: Arte.  Per fortuna un amico, appassionato di street art che era lì presente, mi ha aperto gli occhi su questo artista parigino – che non ha nulla da invidiare al collega inglese Bansky – portandomi così a ricercare notizie sulla sua vita, sul movimento che si è creato intorno a lui e sulla bellezza delle sue opere che continueranno ad invadere le città di tutto il mondo.

Foto | Street art London, Invader wikipedia, Paolo Palmeri

Invader – Parigi

street-art-invader-4

Invader – Londra

Invader_Londra

Invader – Bilbao

Invaders Bilbao

La Gioconda,  Invader – Parigi

gioconda_invader

Booty, la nuova canzone di Jennifer Lopez con Iggy Azalea

Booty_jenniferlopez_iggy azalea

Da qualche giorno è uscito il video Booty, nuovo singolo di Jennifer Lopez nella versione remix con Iggy Azalea (quella originale, contenuta nell’album A.K.A., vede la partecipazione di Pitbull).

Il video è un tripudio di big booty, che fanno quasi dimenticare il discusso Anaconda della sobria Nicki Minaj. Booty merita per questo ogni elogio e tributo, nonostante gli evidenti ritocchi di photoshop.

Nessuna buona parola, invece, può essere spesa sulla canzone. Un beat e un ritornello che mortificano la grandezza, la voce e l’immagine delle cantanti. Jennifer Lopez è una grande artista che colleziona successi da decenni. Normale avere una battuta d’arresto durante una così lunga ed intensa carriera.

Lo stupore, tutto il mio stupore, è per Iggy Azalea, una delle cantanti più interessanti degli ultimi anni. “Iggy all you can eat” è ormai sopra ogni beat, pronta a reppare per qualsiasi remix senza alcun criterio di distinzione.  Negli ultimi mesi, l’Azalea ha cercato di attirare l’attenzione con colpi di booty, diventando una sorta di Pitbull 2.0 (anche il pezzo con Rita Ora è stato un po’ azzardato).

Un bel periodo di pausa potrebbe aiutarla a ritrovare la retta via e il criterio con cui selezionare i featuring proposti.

Il video Booty di Jennifer Lopez feat. Iggy Azalea

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=nxtIRArhVD4]

 

Henri Cartier-Bresson, la mostra retrospettiva del Centre Pompidou di Parigi arriva a Roma

Henri Cartier Bresson_Roma

Lo scorso 25 settembre si è tenuta a Roma l’anteprima stampa della mostra retrospettiva Henri Cartier-Bresson, curata da Clément Chéroux (storico della fotografia e curatore del Centre Pompidou, Musée national d’art moderne) che sarà esposta presso il Museo dell’Ara Pacis dal 26 settembre 2014 al 25 gennaio 2015.

La grande esposizione, promossa da Roma Capitale Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotta da Contrasto e Zètema Progetto Cultura, viene presentata a dieci anni esatti dalla morte di Henri Cartier-Bresson (1908 – 2004).

Come ha spiegato lo stesso Chéroux durante la conferenza stampa, l’ esposizione vuole essere una mostra retrospettiva su uno dei maggiori artisti del XX secolo, nonché uno dei più preziosi testimoni, tanto da essere giustamente soprannominato l’occhio del secolo.

Tutto questo è dipeso da diverse caratteristiche del fotografo francese: il genio della composizione, la straordinaria intuizione visiva e la capacità di cogliere al volo i momenti più fugaci e significativi. Lungo tutta la sua carriera, percorrendo il mondo e posando lo sguardo sui grandi momenti della Storia, Cartier-Bresson è riuscito sempre a unire la poesia alla potenza della testimonianza. Dal Surrealismo alla Guerra Fredda, dalla Guerra Civile Spagnola alla seconda Guerra Mondiale e alla decolonizzazione, Cartier-Bresson è stato uno dei grandi testimoni della nostra Storia.

Come sottolineato più volte dallo storico Chéroux, è la prima volta che viene presentata una mostra su Cartier-Bresson adottando un nuovo criterio metodologico: quello cronologico. Finora si era sempre fatto affidamento su una distribuzione “geografica” delle stampe di Bresson; nell’esposizione curata da Chéroux si è cercato, invece, di dar risalto alla cronologia – quindi alla Storia- che, scatto dopo scatto, influenzava l’artista. Tutto questo è servito a mettere in luce la frammentarietà armonica che ha contraddistinto il suo percorso artistico, che fino ad oggi non riusciva ad emergere nelle esposizioni a lui dedicate.

I tre macro periodi, esposti secondo l’ordine cronologico, sono:

1. dal 1926 al 1935, nel quale Cartier-Bresson frequenta i surrealisti, compie i primi passi nella fotografia (la sua prima passione è stata il disegno) e intraprende i primi viaggi;

2. dal 1936 al 1946, è quello dell’ impegno politico, del lavoro per la stampa comunista e dell’esperienza del cinema (realizzerà un film sulla Guerra in Spagna e altre pellicole come assistente regista di Jean Renoir);

3.  dal 1947 al 1970, che va dalla creazione della prestigiosa agenzia Magnum Photos fino al suo abbandono del reportage, dove tornerà a coltivare la passione per il disegno (significativi i numerosi autoritratti).

La mostra propone, quindi, una nuova lettura dell’immenso corpus di immagini che Cartier- Bresson ci ha lasciato. Sono esposte oltre 500 opere tra fotografie, disegni, dipinti, film e documenti, riunendo così le più importanti icone ma anche le immagini meno note del maestro.

L’occhio del Secolo, 4 percorsi per visitare la mostra di Cartier-Bresson a Roma

Il percorso della mostra prevede anche 4 tipologie diverse di visita guidata, 4 percorsi storico-iconografici per comprendere i diversi aspetti dell’opera di Cartier-Bresson.

1. Venerdì 24 Ottobre ore 19.00 “ La fotografia come racconto del quotidiano”;

2. Venerdì 7 Novembre ore 19.00 “La fotografia di guerra”;

3. Venerdì 21 Novembre ore 19.00 “ La fotografia e il ritratto”;

4. Venerdì 12 Dicembre ore 19.00 “La fotografia e il viaggio”.

Per ulteriori info su Orari e Biglietteria, potete visitare il sito Arapacis.

seville_spain_1933_c_henri_cartier_bresson_magnum_photos_courtesy_fondation_hcb_gallery

Foto | Magnum Photos-Courtesy Fondation