44 Mixtape, il nuovo album di Marti Stone con Dj Tess

 

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Il 30 Giugno esce il 44 Mixtape, l’ultimo lavoro di Marti Stone con Dj Tess, in free download sul sito martistone. Marti Stone è una rapper abruzzese che vive di musica e insegue i propri sogni con determinazione e coraggio. Questa è solo una piccola parte della chiave del suo successo, lo stesso che le fa girare l’Italia tra jam hip hop e club.

Nel 2013 conosce Tommaso Piotta, un incontro che le cambia la vita. Infatti, il rapper romano decide di produrre l’ album d’esordio Sulla bocca di tutti e basta un solo ascolto per capire il motivo. Marti Stone è un’ artista fuori dall’ordinario. Giovane, euforica e con una profonda sensibilità e capacità analitica verso ciò che la circonda.

Per fortuna non abbiamo dovuto attendere molto per il suo nuovo lavoro, realizzato in collaborazione con Giulia Tess, dj di tutti i suoi live ed ex concorrente di Top Dj 2015, talent show di Sky Uno.

Il titolo si ispira alla trascrizione numerica dell’inglese “For For” che, in dialetto- slang abruzzese, significa “Fuori Fuori, Fuori di Testa”. 44 Mixtape è una raccolta di 37 tracce, con 11 inediti su strumentali americane e alcuni pezzi e remix ufficiali della stessa Marti, usciti in varie compilation del 2014/2015.

E’ un manifesto della selezione musicale proposta dal duo, un viaggio nella bass music partendo dalle origini raggae-dancehall della DJ e dalle nuove hit americane hip-hop, senza dimenticare la trap e le sue contaminazioni.

Nel mixtape sono presenti Deliuan, dj e produttore pescarese, nella traccia Swaggateam, MC Nill, rapper umbra, in Sogni d’oro e Sab Sista, rapper tra le più famose della scena musicale italiana, in Hot Nigga remix.

Missato da Weshit presso il Qwagur Studio di Roma e con La Grande Onda nella veste di partner, 44 Mixtape è un disco interamente autoprodotto dalla rapper, che ha commentato così il suo ultimo lavoro:

Dopo Sulla bocca di tutti ho sentito il bisogno di pubblicare un album non ufficiale in free download per ringraziare chi mi ha supportata durante l’ultimo anno e per imprimere il format proposto da me e da Tess nei nostri showcase/DJ set, caratterizzato da un sound da club con una selezione che va dalle hit più conosciute alle chicche dell’underground dei generi e sottogeneri che tocchiamo.

Quello passato è stato un anno di novità, come l’aver cambiato alcuni collaboratori e questo mixtape rappresenta il passaggio tra l’album precedente e un nuovo capitolo della mia esperienza musicale.

I temi del 44 Mixtape sono volutamente leggeri; si respira aria di festa e voglia di cambiamento, a parte alcune tracce meno spensierate che comunicano i motivi della metamorfosi.

Per la copertina abbiamo collaborato con Alex Bucci, grafico di Heko Records (indie label techno/house/elettronica) perché c’è molta sintonia nel lavorare insieme e in più si ha sempre una formula vincente nell’unione di diverse realtà musicali provenienti dalla stessa area: me da La grande onda, Tess dalla Blackbox crew e Alex dalla Heko Records.

Foto e copertina | Alex Bucci

In video Pronta estratto da 44 Mixtape

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Biografilm 2015, l’undicesima edizione del festival si tinge di rosa

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Dal 5 giugno 2015 al 15 Giugno prende il via a Bologna l’undicesima edizione del Biografilm Festival | International Celebration of Lives, il primo evento internazionale interamente dedicato alle biografie e ai racconti di vita con un’apertura rosa.

Iris di Albert Mayles

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Primo evento della giornata – ore 19.00 al Cinema Lumière, Sala Scorsese  – è l’anteprima italiana di Iris, nuovo film del compianto cineasta Albert Maysles su Iris Apfel, da sessant’anni interior designer e fashion guru della Grande Mela. Un film sulla creatività e sullo spirito libero di questa donna singolare il cui entusiasmo per moda, arte e persone sono da sempre il senso della vita. Ospiti dell’evento Rebekah Maysles e Gillian Walker, figlia e moglie di Albert.  Sabato 6 giugno saranno proiettati anche  Gimme Shelter, storico documentario sui Rolling Stones e Grey gardens, un ritratto inedito di Jackie Kennedy attraverso lo sguardo di sua zia Edith Bouvier Beale e sua cugina Edie.

Amy di Asif Kapadia

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Alle 20.00 presso Cinema Arlecchino si terrà l’evento di apertura del Festival con l’anteprima italiana, a poche settimane dalla première mondiale a Cannes, di Amy – The Girl Behind the Name, il documentario su Amy Winehouse diretto dal regista premio BAFTA Asif Kapadia (Senna, The Warrior). Si tratta di un evento esclusivo riservato ai Biografilm Follower (informazioni sulla tessera follower su www.biografilm.it/follower e al desk accoglienza). Amy sarà distribuito in Italia il 15, 16 e 17 settembre da Nexo Digital e Good Films per celebrare quello che sarebbe stato il compleanno della cantante, nata il 14 settembre del 1983.

E’ arrivata mia figlia di Anna Muylaert

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Altro appuntamento della giornata sarà la proiezione di È arrivata mia figlia  alle ore 21 presso il Cinema Lumière, Sala Scorsese, con la partecipazione della regista Anna Muylaert. Cuore della pellicola è la profonda riflessione sul rapporto madre-figlia intrecciata al racconto delle differenze sociali e generazionali che influenzano le nostre esistenze.  La storia è quella di Val, impiegata come domestica presso una ricca famiglia di San Paolo, lavoro che l’ha portata a vivere lontana da Jessica, sua figlia. Val è, però, diventata una seconda madre per Fabinho, il bambino a cui ha fatto da balia. In casa regna serenità ed equilibrio, fino a quando Jessica annuncia il suo arrivo in città per sostenere i test d’ammissione dell’ Università di San Paolo.

Meg in concerto con Imperfezione

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Protagonista e madrina della festa d’inaugurazione di Biografilm 2015 sarà la cantautrice Meg, che presenterà per la prima volta dal vivio il suo nuovo album da solista, Imperfezione. “Imperfezione” è nato dagli stimoli ricevuti in anni di viaggi ed esperienze. Meg si è  dedicata alla scrittura, agli arrangiamenti e alla produzione, abbandonandosi agli aspetti più razionali della sua personalità.

La stessa cantautrice ha commentato così il suo ultimo lavoro:“la parte razionale può essere molto distruttiva, mentre sono le parti imperfette quelle più vitali, che mi fanno sentire felice. La perfezione è assenza di libertà è archetipo fermo, immobile. Aspirare alla perfezione è aspirare a diventare come statua di cera. La perfezione è sempre uguale a se stessa, l’imperfezione invece è unica e sempre in movimento. Ed è lì che voglio stare: migliorarsi è trasformarsi spesso, conoscendo i propri difetti, ed è quella è la via maestra secondo me per cercare la propria felicità. Io la cerco d’istinto.La vita di recente mi ha addestrato a riconoscere la bellezza dell’imperfezione, e da allora mi sento più umana, come se sentissi meglio le mie ossa, la mia carne e il mio sangue. Le imperfezioni di un viso, le occhiaie, le pance che vivono finalmente sotto il peso della gravità, sono la quintessenza dell’essere umani, evviva! Nulla è più sensuale dell’imperfezione!”

È possibile consultare il programma completo di Biografilm Festival sul sito ufficiale della manifestazione: biografilm.it/2015/programmazione

Foto | Biografilm press

Festival di Cannes, Dheepan vince la palma d’oro

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Si è conclusa oggi la 68ª edizione del festival del cinema di Cannes con la vittoria di Jacques Audiard per il suo Dheepan. Nessun riconoscimento ai tre film italiani in concorso: Mia madre di Nanni Moretti – che si è aggiudicato il premio della giuria ecumenica – Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino e Il racconto dei racconti di Matteo Garrone. Nonostante la grande delusione, resta la consapevolezza di aver dominato la scena con tre pellicole apprezzate da critica e pubblico di tutto il mondo.

Tutti i premi

Palma d’oro Dheepan, Jacques Audiard

Grand prix Saul fia (Il figlio di Saul), László Nemes

Premio della giuria The Lobster, Yorgos Lanthimos

Miglior regia Nie Yinniang, Hou Hsiao-Hsien

Miglior attore Vincent Lindon, La loi du marché

Miglior attrice (premio ex aequo) Rooney Mara, Carol, e Emanuelle Bercot, Mon roi

Miglior sceneggiatura Chronic, Michel Franco

Miglior cortometraggio Wave 98, Ely Dagher

Trailer del film vincitore Dheepan

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=bfhMMDiRvzo]

Foto | Festival di Cannes sito

Cine60, 10 anni di grande Cinema italiano al Palazzo delle Esposizioni

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Faccio parte del team #Cinemaperlavita. Un po’ perché è il posto dove finiscono i nostri sogni, un po’ perché tutti abbiamo bisogno di credere in qualcosa e il cinema regala sempre qualcosa in cui credere.

Questo è possibile attraverso i capolavori lasciati in eredità dai più grandi cineasti. L’unico dovere che abbiamo è di mantenere vive le opere, così da diffondere e promulgare l’ inestimabile patrimonio cinematografico italiano.

E il modo per farlo è proprio con iniziative come Cine60, una rassegna cinematografica gratuita organizzata dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma presso il Palazzo delle Esposizioni dal 10 Aprile al 9 Giugno.

Cine60 prende il suo nome dagli anni Sessanta, età aurea per il nostro cinema grazie alla presenza di registi come: Fellini, Visconti, Antonioni, Germi, Risi, Monicelli, Leone, Ferreri e molti altri che si sono fatti portavoce del profondo malessere e delle contraddizioni del nostro Paese. Al loro fianco debuttarono cineasti eccellenti come Pasolini, Bertolucci, Bellocchio, Wertmuller, testimoni fedeli della fase di transizione verso la società del benessere.

Promosso da Azienda Speciale Palaexpo e Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, Cine60 ha selezionato oltre quaranta capolavori che vengono proposti in formato originale – la pellicola 35 mm – presso la Sala Cinema del Palazzo delle Esposizioni di Roma (scalinata di via Milano 9A ).

Cine60 è, quindi, l’opportunità di conoscere attentamente il decennio d’oro del nostro Cinema e una parte importante di storia del nostro Paese che ci ha portato ad essere quello che siamo.

Programmazione

I pugni in tasca

22/05/2015 21:00

di Marco Bellocchio. Italia, 1965, 109’

L’esordio folgorante di uno dei nostri autori più anticonformisti ci immerge tra le pieghe di una famiglia distrutta dalla follia, svelando una sfiducia totale nella sopravvivenza dei rapporti umani. Il giovane regista osserva il nostro mondo cambiare e avviarsi verso la fine.

Signore & Signori

23/05/2015 21:00

di Pietro Germi. Italia, Francia, 1966, 120’

Il maestro della commedia nera e cattiva, torna a colpire la vita della provincia ipocrita e bigotta, questa volta del Nord, con un capolavoro aspro e graffiante. Ritratto di una società chiusa e sorniona, tra chiacchiere e tradimenti, farse e tragedie coniugali.

Uccellacci e uccellini

24/05/2015 21:00

di Pier Paolo Pasolini. Italia, 1966, 88’

La maschera tragicomica del grande Totò è la protagonista eccezionale e clownesca di questa favola surreale, accanto al volto sognante di Ninetto, interpreti di un insolito road-movie attraverso le macerie dell’umanità, paralizzata e abbrutita, alla fine di ogni illusione ideologica.

La battaglia di Algeri

26/05/2015 21:00

di Gillo Pontecorvo. Italia, Algeria, 1966, 121’

Magnifica rievocazione della lotta per l’indipendenza algerina, che mostra una guerra di popolo, spiegando anche le ragioni del “nemico”, i francesi. Ottenne il Leone d’Oro alla Mostra di Venezia, per la grande potenza espressiva, sostenuta con il rigore del documentario.

Le stagioni del nostro amore

27/05/2015 21:00

di Florestano Vancini. Italia, 1966, 93’

In crisi sentimentale ed esistenziale, un giornalista torna ai luoghi della giovinezza, alla fonte della sua esperienza umana e politica, che scopre oramai esaurita. Una questione privata che si allarga, con lucida prospettiva, alla delusione ideologica di un’intera generazione.

Il buono, il brutto, il cattivo – Cinema

28/05/2015 21:00

di Sergio Leone. Italia, 1966, 174’

Tre pistoleri si confrontano in una spietata caccia al tesoro nel memorabile epilogo della “trilogia del dollaro”, con cui Leone trasforma il West in personale teatro mitico: ironia, invenzione, senso dello spettacolo sostenuti dal leggendario commento musicale di Morricone.

Sovversivi

29/05/2015 21:00

di Paolo Taviani, Vittorio Taviani. Italia, 1967, 97’

I cambiamenti della sinistra visti dietro le quinte di un evento epocale, i funerali di Togliatti nel 1964. Crisi ideologiche e personali di quattro militanti, tra i quali risalta un sorprendente Lucio Dalla, che raggiungono Roma per l’addio all’amato segretario e alla propria giovinezza.

La Cina è vicina

30/05/2015 21:00

di Marco Bellocchio. Italia, 1967, 108’

Denuncia del trasformismo socialista, al centro della politica italiana di governo per i successivi vent’anni. Ritraendo in chiave grottesca i compromessi tra potere e sentimenti di borghesi e proletari, svela la fine delle opposizioni in nome della proprietà.

A ciascuno il suo

31/05/2015 21:00

di Elio Petri. Italia, 1967, 93’

Trasposizione del romanzo di Sciascia, il primo tentativo di parlare di Mafia sul grande schermo è un capolavoro di grande coraggio civile, che ci immerge nella realtà di un paese pieno di misteri, trame, innocenti ammazzati e colpevoli al potere.

Galileo

03/06/2015 21:00

di Liliana Cavani. Italia, Bulgaria, 1968, 108’

Nello scontro tra scienza e religione si riassume il dramma di Galileo Galilei, il grande scienziato del XVI secolo accusato di eresia per le sue scoperte rivoluzionarie. Un potente film biografico che trasforma la ricostruzione del passato in azione presente.

Dillinger è morto

04/06/2015 21:00

di Marco Ferreri. Italia, 1968, 95’

Film di rottura del cinema italiano, capolavoro in equilibrio tra sperimentalismo e realismo: la noia del protagonista, che affronta con uguale impassibilità la preparazione della cena come l’omicidio, riflette l’irrimediabile perdita di senso e di contatto con la vita di un’intera civiltà.

Grazie zia

05/06/2015 21:00

di Salvatore Samperi. Italia, 1968, 95’

Il cinema del periodo torna ossessivamente a rappresentare la famiglia alto borghese come teatro di alienazione, che corrode ogni energia vitale, come quella del giovane ribelle protagonista di questa pellicola, che fece scandalo per l’allucinante atmosfera di sensualità.

Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa?

06/06/2015 21:00

di Ettore Scola. Italia, 1968, 127’

Scola trascina i due irresistibili mattatori Sordi e Manfredi in un’improbabile avventura attraverso l’Africa. Attraverso i ritmi della commedia divertente e scanzonata, svela la crisi di valori della società italiana e il suo provincialismo arrogante.

La caduta degli dei

07/06/2015 21:00

di Luchino Visconti. Italia, Germania, 1969, 156’

Corruzione, intrighi e decadenza di una dinastia di industriali sullo sfondo della salita al potere di Hitler. Visconti delinea il processo di nazificazione dell’alta borghesia tedesca intessendo letteratura, teatro e pittura in un affresco violento, lussureggiante e cupo.

Fellini Satyricon

09/06/2015 21:00

di Federico Fellini. Italia, 1969, 127’

Rileggendo il celebre racconto di Petronio sulla vita nella Roma imperiale, Fellini materializza sullo schermo una straordinaria fantasmagoria di personaggi e ci regala una delle sue visioni più potenti e cupe sulla condizione umana, in precario equilibrio verso il disfacimento.

Per ulteriori informazioni visitare il sito www.palazzoesposizioni.it

Foto | Il buono, il brutto e il cattivo trailer

Fonte | palazzoesposizioni.it

Cannes 2015, il festival prosegue tra applausi e delusioni

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La filosofia mi ha sedotto da quando ho iniziato a girare film. Da ragazzino, non so perché, ero attratto da quelle che la gente chiama ‘domande esistenziali’. Poi ho iniziato la mia personale ricerca, scoprendo le opere di Ingmar Bergman e studiando filosofi come Nietzsche e Kierkegaard“.

E’ questa la premessa per il ritorno di Woody Allen, che mancava sulla croisette dal 2011 quando apriva la sessantaquattresima edizione con Midnight In Paris. Ritorna a Cannes con un lavoro fuori concorso, Irrational Man, per il quale ha scritturato nuovamente Emma Stone (Magic in the moonlight) e Joaquin Phoenix, reduce dal fortunato Inherent Vice.

L’Irrational Man è un professore di filosofia che ha perso fiducia in se stesso e nel mondo. A metterlo ulteriormente in crisi sarà l’incontro con Jill Pollard, una brillante studentessa.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=5Wf-ouBdYY8]

Grande delusione per The sea of trees, il film che ha segnato il ritorno di un altro grande e amato regista Gus Van Sant (Belli e Dannati, Elephant, Will Hunting) con un cast d’eccezione: Matthew McConaughey, Ken Watanabe e Naomi Watts.

Accolto con estrema freddezza, la pellicola è già considerata uno dei lavori peggiori di Van Sant. Ambientato ad Aokigahara, un rifugio di spiriti in un bosco giapponese, la storia racconta l’incontro tra Arthur Breenan (Mconaughey) e Takumi (Watanabe).
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=7EvlAmCr_14]

Grande sorpresa per l’esordio alla regia di Natalia Portman, che presenta a Cannes il suo A tale of Love and Darkness. Avevo sentito molte storie dai miei nonni, sul loro rapporto con i libri e sull’apprendimento di una nuova linguaMi avevano raccontato del loro rapporto con Israele e con l’Europa. Per questo quando ho letto A Tale of Love and Darkness mi era sembrata una storia troppo familiare che ero interessata ad esplorare“, così commenta l’attrice premio Oscar il suo esordio alla macchina da presa con adattamento del bestseller di Amos Oz in concorso per la Camera d’Or.

Ambientato alla fine del 1940, A tale of love and darkness racconta la storia del giovane Amos e dei suoi genitori Arieh e Fania che lasciano l’Europa durante le persecuzioni, rifugiandosi in Palestina.  Fania (Portman) è una donna estremamente fragile che deve adattarsi ad un paese straniero. In preda ad una forte crisi depressiva, si alienerà dal mondo, illustrando al figlio il potere della letteratura.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=1cfvALnaJR0]

Grande successo per il secondo film italiano in concorso: Mia Madre, dodicesima pellicola del regista romano Nanni Moretti che continua ad essere sempre molto apprezzato a Cannes. Mia madre racconta la storia di Margherita (Margherita Buy)  la storia di una regista in crisi (Margherita Buy) divisa fra il set di un film con un attore hollywoodiano (John Turturro) e la madre malata (Giulia Lazzarini), che assiste insieme al fratello premuroso (Nanni Moretti).  A complicare ulteriormente la vita della protagonista, c’è il rapporto con la figlia adolescente (Beatrice Mancini) e una relazione che sta per finire.

Durante la conferenza stampa, il regista si è concesso un piccolo sfogo: “Non saprei dire se il pubblico e la stampa straniera vedano in modo diverso il mio cinema rispetto agli italiani quel che è certo è che fuori dall’Italia si vedono i miei film per quello che sono, senza interferenze. Da noi si finisce per vedere il film pensando al personaggio pubblico Nanni Moretti, alle sue idee politiche, al perché rilascia poche interviste, al tasso di freddezza o calore con cui parlo con i giornalisti. Fuori dall’Italia non è così” e ha continuato “Sono molto contento che ci siano tre film italiani in competizione e altri titoli nostrani in varie sezioni del festivalma la mia impressione è che questo sia ancora il risultato di iniziative individuali di registi e produttori mentre il clima in Italia intorno al cinema, sia come fenomeno industriale che artistico, è sempre molto distratto”.

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Foto | Irrational Man movie

David LaChapelle in mostra a Roma

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Al Palazzo delle Esposizioni torna dopo oltre quindici anni il grande artista fotografo americano David LaChapelle con una delle più importanti retrospettive a lui dedicate. Molte le opere esposte di cui alcune totalmente inedite, altre presentate per la prima volta in un museo e  molte di grande formato.
LaChapelle è noto a livello internazionale per combinare un’originale estetica iperrealistica con profondi messaggi sociali. La sua carriera è cominciata negli Ottanta quando iniziò ad esporre le sue opere nelle gallerie di New York. Dopo aver frequentato la North Carolina School of Arts, si trasferì a New York per iscriversi alla Art Students League e alla School di Visual Arts. E’ lì che il suo lavoro attirò l’attenzione di Andy Warhol, che fu il primo ad offrirgli un incarico professionale.
Le sue fotografie di personaggi famosi su Interview furono accolte positivamente e ben presto si ritrovò a fotografare per numerose riviste di prestigio, arrivando a creare delle memorabili campagne pubblicitarie. Dopo essersi affermato nel campo della fotografia contemporanea, LaChapelle ha ampliato il suo lavoro occupandosi di regia per video musicali (Jennifer Lopez, Aguilera, Moby, Amy Winehouse, Britney Spears), eventi teatrali e documentari. Tra questi c’è anche il fortunato The Red Piano di Elton John, lo spettacolare show del Caesars Palace che ha ideato e diretto nel 2004. Il suo interesse e amore per il cinema l’ha portato a realizzare il cortometraggio documentaristico Krumped, premiato al Sundance e da cui è stato sviluppato il film RIZE, scelto per l’apertura del Tribeca Film Festival nel 2005.
David LaChapelle The Rape of Africa
Roma è stata una città fondamentale nella carriera artistica di LaChapelle. Nel 2006 infatti, durante un soggiorno nella Capitale, il fotografo ha avuto l’ occasione di visitare privatamente la Cappella Sistina. La sensibilità artistica è stata scossa dalla bellezza e dalla potenza dell’arte romana che hanno condizionato la sua produzione successiva. E così proprio nel 2006 ha deciso di ritirarsi dalle scene. Ha voltato le spalle alla mondanità per  vivere in un’isola selvaggia, nel mezzo del Pacifico: “Avevo detto quello che volevo dire”.
La mostra di Roma – dal 30 Aprile al 13 Settembre – è concentrata perciò sui lavori realizzati dall’artista a partire dal 2006, anno di produzione della monumentale serie intitolata “The Deluge”, che segna un punto di svolta  nel suo lavoro. Con la realizzazione di “The Deluge”, ispirato al grande affresco della Cappella Sistina, LaChapelle torna a concepire un lavoro con l’unico scopo di esporlo in una galleria d’arte o in un museo.
Dopo The Deluge, la produzione del fotografo americano si volge verso altre direzioni estetiche e concettuali. Il segnale più evidente del cambiamento è la scomparsa dai lavori seriali della presenza umana: i modelli viventi spariscono e ne sono una prova le serie Car CrashNegative CurrenciesHearth Laughs in FlowersGas StationsLand Scape, fino alla più recente Aristocracy.
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Per permettere al pubblico di conoscere le “origini” del lavoro di LaChapelle degli anni precedenti a The Deluge, è esposta anche una selezione di opere che comprende ritratti di celebrità del mondo della musica, della moda e del cinema.
Le opere di David LaChapelle sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private ed esposte in vari musei, come il  Musée D’Orsay di Parigi, il Brooklyn Museum di New York, il Museum of Contemporary Art di Taipei, il Tel Aviv Museum of Art, the Los Angeles County Museum of Art (LACMA) e il National Portrait Gallery di Londra.
Foto | sito Palazzo delle Esposizioni
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Frida Kahlo, accessori in retrospettiva negli scatti di Ishiuchi Miyako

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Solo un anno fa era stata allestita nelle sale espositive delle Scuderie del Quirinale di Roma la mostra Frida Kahlo, a cura di Helga Prignitz- Poda.

Non mi vergogno ad ammettere che conoscevo sommariamente la storia di Frida, o meglio le mie informazioni si limitavano agli accadimenti principali della sua esistenza, comprese le opere più famose riprodotte su qualche testo scolastico e l’importanza che da sempre le veniva attribuita dai critici di turno.

In pratica, subivo passivamente la sua Arte e il suo fascino di donna che la resero un simbolo della cultura messicana del Novecento.

Ricordo ancora che osservando le sue opere rimasi turbata e ce ne fu una in particolare, il primo dipinto osservato, che cambiò ogni prospettiva: Autoritratto con abito di velluto (1926) dipinto a 19 anni per l’amato Alejandro Gòmez Arias – studente di Giurisprudenza e  primo amore della Kahlo – dove il suo collo allungato recuperava l’estetica del Parmigianino e di Modigliani.

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Il percorso allestito alle Scuderie proseguiva con i capolavori assoluti delle principali collezioni pubbliche e private, provenienti dal Paese natio, dall’Europa e dagli Stati Uniti. Più di 40 capolavori tra cui Autoritratto con collane di spine e colibrì (1940, per la prima volta esposto in Italia) e Mosè o Nucleo Solare (1945) un vero stordimento dei sensi. Una mostra ricca e ben strutturata che mi fece apprezzare da subito l’animo di questa artista, comprendendo che ogni dipinto era un modo per guardare in faccia il dolore della Vita.

Capirete, quindi, l’entusiasmo provato per la nuova retrospettiva dedicata alla grande Frida presso la Michael Hoppen gallery di Londra dal 14 Maggio al 12 Luglio.

Nel 1954, alla morte di Frida, suo marito Diego Rivera chiuse tutte le cose della compagna in un bagno della loro casa di Messico City, chiedendo di aprire la porta solo quindici anni dopo la propria morte. Il pittore Rivera morì nel 1957, ma la stanza restò chiusa fino al 2004.

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Nel 2013 il fotografo giapponese Ishiuchi Miyako fu invitato a fotografare gli accessori, gli abiti ed ogni oggetto privato della Kahlo, dando vita ad un catalogo senza precedenti, oltre trecento reperti della vita di Kahlo. E proprio queste immagini sono il corpo della mostra che verrà inaugurata il prossimo 14 Maggio presso la galleria Michael Hoppen, a pochi passi da South Kensington.

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Per ulteriori informazioni, potete visitare il sito michaelhoppengallery.

Foto | Sean Gallup / Staff X Getty Images, Michael Hoppen Gallery website

Star Wars Day, che la Forza sia con te!

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Oggi è un giorno di festa per i fan di Star Wars. Il 4 Maggio è il giorno in cui celebrare la cultura legata alla saga creata da George Lucas.

Scritta nei primi anni settanta, Guerre stellari forma una delle poche serie di space opera nel cinema, concepita in nove atti. I primi tre film furono prodotti dal 1977 al 1983 e formarono la trilogia originale composta dall’ Episodio IV, Episodio V, Episodio VI. Dal 1999 al 2005 George Lucas produsse la prequel trilogy formata dall’ Episodio I, Episodio II, Episodio III, ambientata tra i trenta e i vent’anni prima dei fatti della trilogia originale per mostrare l’evoluzione di Anakin Skywalker, la fine della Vecchia Repubblica e la nascita dell’Impero Galattico.

L’intera saga ha conquistato otto premi Oscar e ha incassato al botteghino oltre 4 miliardi di dollari.

Con l’acquisizione della Lucasfilm da parte della Walt Disney Company, il 30 ottobre 2012 è stata annunciata la produzione di una terza trilogia, che farà da seguito alla trilogia originale. Il primo capitolo si intitola Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza ed uscirà nelle sale italiane il 16 dicembre. Il film è diretto da J. J. Abrams e co-sceneggiato insieme a Lawrence Kasdan. L’ Episodio VIII e IX usciranno rispettivamente nel 2017 e 2019.

Capirete, quindi, l’entusiasmo di milioni di fan nel celebrare tale festività. Non tutti sanno che la data del 4 Maggio è divenuta celebre a causa della popolarità di un gioco di parole in lingua inglese tra la famosa citazione “May the Force be with you” (“Che la Forza sia con te”) e la frase “May the fourth be with you” (“Che il 4 maggio sia con te”). Tutto verte sul doppio significato della parola May (può significare “possa” o “maggio”) e dall’assonanza tra le parole Force (“Forza”) e fourth (“Quattro”).

La vera storia alla base di questo gioco linguistico risale al 1979, quando Margaret Thatcher vinse le elezioni diventando la prima donna premier della Gran Bretagna. Il suo partito le dedicò un’intera pagina del London Evening News con il messaggio “May the Fourth Be With You, Maggie. Congratulations”.

Ogni 4 Maggio nel mondo sono organizzati numerosi eventi. Nel 2014, per esempio, lo Star Wars Day invase il Colosseo con le truppe imperiali e gli incrociatori galattici, mentre nella giornata di ieri i festeggiamenti sono stati anticipati a Milano con una suggestiva parata.

Buon 4 Maggio a tutti i Lettori di LetteraF e che la forza sia con voi!

Foto | pio3 x Shutterstock