Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet arriva al Cinema

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Arriva nelle sale italiane dal 28 maggio, grazie a Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film in collaborazione con Rai Cinema e alla distribuzione di Microcinema, Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet, il nuovo film di Jean-Pierre Jeunet, (La città perduta, Alien, Il favoloso mondo di Amelie) tratta dal romanzo La mappa dei sogni di Reif Larsen.

T.S. Spivet (Kyle Catlett) è un bambino prodigio di dieci anni con una passione per la cartografia e le invenzioni. Vive in un ranch nel Montana insieme alla sua famiglia: la mamma (Helena Bonham Carter), ossessionata dalla morfologia degli insetti, il padre, un cowboy nato nel periodo storico sbagliato (Callum Keith Rennie), Gracie, la sorella adolescente che sogna di diventare Miss America (Niamh Wilson) , e Layton, il gemello di T.S. e vero orgoglio del padre (Jakob Davies).

Una telefonata improvvisa dello Smithsonian Institute di Washington annuncia al piccolo T.S. la vittoria del premio Baird per l’elaborazione di un dispositivo dal moto perpetuo. Dopo essere stato invitato a tenere un discorso al museo, T.S. decide di dirigersi segretamente verso Washington, su un treno merci che attraversa tutti gli Stati Uniti. Allo Smithsonian, però, tutti ignorano la sua vera età.

Dopo quattro anni di silenzio, Jeunet torna a rallegrare i  cinefili di tutto il mondo con la tecnica che l’ha sempre contraddistinto: virtuosismi straordinari, ritmo incalzante e la prospettiva innocente. Kyle Catlett è la piccola grande rivelazione del film: la sintesi perfetta tra il personaggio di Amelie Poulain e lo scorsese Hugo Cabret .

Tra complesse e barocche scenografie, emergono anche altri grandi attori: Helene Bonham Carter, Dominique Pinon, attore feticcio del regista scelto per dare brevemente vita al vagabondo Due Nuvole (momento di forte comicità e poesia); i piccoli Jacob Davies e Niamh Wilson; l’australiana Judy Davis e il canadese Callum Keith Rennie, conosciuto principalmente per la partecipazione in 50 Sfumature di Grigio.

Lo straordinario viaggio di T.S. Spivet è la storia di un viaggio lungo quanto l’AmericaUn percorso faticoso che  il piccolo eroe sente di dover affrontare per il superamento di un profondo dolore di cui nessuno parlava mai. Tra le silenziose e desolate praterie del Montana, il piccolo Spivet si getta tra gli infiniti angoli retti delle metropoli, inspiegabilmente tirate su da uomini criptici e perennemente inclini al caos.

Ancora una volta Jeunet ci regala una pellicola sulla forza dell’immaginazione e dei sogni e lo fa attraverso la purezza  del nostro piccolo eroe e l’ineguagliabile fotografia di Thomas Hardmeier, mostrandoci come la vera Bellezza sia invisibile agli occhi.

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Gli Impressionisti, il film arriva nelle multisale UCI

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Martedì 26 maggio, 44 multisale del Circuito UCI Cinemas proietteranno Gli Impressionisti, un evento cinematografico unico distribuito da Nexo Digital che racconta la straordinaria storia dell’Impressionismo e del visionario mercante d’arte che per primo sostenne il movimento: Paul Durand-Ruel.

Gli Impressionisti è un tour in contemporanea mondiale tra le opere del Musée d’Orsay e Musée du Luxembourg di Parigi, della National Gallery di Londra, del Museum of Art di Philadelphia in occasione della mostra che sta conquistando Londra, Inventing Impressionism.

Le multisale UCI proietteranno Gli Impressionisti il 26 maggio in un doppio spettacolo alle 18 e alle 20.30 . Il pubblico sarà condotto in un viaggio alla scoperta della più completa mostra mai realizzata sull’Impressionismo per una visita esclusiva e privilegiata attraverso opere passate tra le mani di Durand-Ruel, che supportò l’Impressionismo quando ancora l’establishment internazionale lo ridicolizzava.

La mostra svela lo spirito imprenditoriale del parigino Durand-Ruel e le sue intuizioni rivelatrici, come la coraggiosa decisione di esportare le opere degli Impressionisti a New York nel 1886, quando in Europa non erano ancora accettati, rischiando personalmente la bancarotta e portando il movimento ad essere universalmente riconosciuto a livello mondiale.

Il parigino Paul Durand-Ruel (1831-1922), infatti, è il mercante d’arte che ha svelato gli Impressionisti al mondo. Il primo incontro avvenne a Londra nel 1870, quando il movimento era ancora totalmente ignorato e deriso dal sistema dell’arte. Durand-Ruel, incantato dalle opere controcorrente di Monet e PissarrO, acquistò i loro dipinti e li espose a Londra tra il 1870 e il 1874. Diventò così il loro leale amico e finanziatore: tra il 1891 e il 1922, infatti, Durand-Ruel acquistò circa 12.000 opere, di cui 1.000 di Monet, circa 1.500 di Renoir, più di 400 a testa di Degas, Sisley e Boudin, circa 800 di Pissarro, 200 di Manet e 400 di Mary Cassatt.

Con notevole fiuto critico e imprenditoriale Paul Durand-Ruel rischiò la propria fortuna più volte, difendendo gli Impressionisti nelle loro battaglie ed è tuttora considerato il padre del mercato internazionale d’arte: inventò infatti il concetto di mostra monografica dei “suoi” artisti, ed lo esportò aprendo “filiali” della sua galleria parigina a Londra, Bruxelles e New York, costruendo così la fama degli Impressionisti.

Senza di lui non saremmo sopravvissuti”, dichiara Monet riferendosi al mercante d’arte e collezionista Paul Durand-Ruel, celebrato nella mostra “Inventing Impressionism” esposta al Musée du Luxembourg di Parigi, alla National Gallery di Londra e, da giugno, al Museum of Art di Philadelphia.

Le prevendite sono aperte. Il prezzo del biglietto intero è di 11 euro, mentre il prezzo per il biglietto ridotto e per i convenzionati è di 9 euro. È possibile acquistare i biglietti presso le multisale UCI che proietteranno l’evento, o tramite internet sul sito www.ucicinemas.it.

L’evento cinematografico unico sarà proiettato in contemporanea mondiale in Europa, Stati Uniti, Canada, Africa, Asia, Australia, Nuova Zelanda e America Latina.

Foto e fonte | UCI’s press

Jem e le Holograms diventano un film

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Jem (Jem & The Holograms) è stato un cartone davvero importante per tutti i ragazzi cresciuti negli anni Novanta. E’ una serie animata televisiva americana prodotta dalla Hasbro e la Sunbow Production.

Protagonista è Jerrica Benton che ha ereditato dal padre Emmett Benton la Starlight Music, una casa discografica piena di debiti. Tuttavia fra i lasciti del padre c’è anche Energy, un potentissimo computer dotato di personalità umana, che dona a Jerrica la possibilità di trasformarsi in Jem, una vera popstar.

Jem si può avvalere della collaborazione del gruppo delle Holograms, composto dalla sorella Kimber Benton (tastierista) e dalle sue amiche Aja Leith (chitarrista) e Shana Elmsford (batterista e bassista). Jem e le Holograms ottengono un successo tale da riuscire a sostenere anche la Starlight House, l’orfanotrofio di cui si occupava il padre di Jerrica.

Tuttavia la doppia identità della cantante mette in crisi il rapporto con il fidanzato Rio Pacheco, che subisce il fascino della bellissima Jem nonostante il forte sentimento per Jerrica.

Molti di voi ricorderanno le stagioni di questo cult animato in onda su Italia1 che ci teneva incollati allo schermo. Quindi, avrete provato il mio stesso entusiasmo per la notizia della trasposizione cinematografica. Purtroppo le gioie hanno vita breve e l’euforia si è spenta con  la pubblicazione del trailer ufficiale.

Sì, perché della storia originale sembra ci sia rimasto davvero poco spazio nel film di Jon M. Chu (Step Up2, Step Up 3D, Justin Bieber: Never say never). La storia sembra incentrata su un’adolescente che, presa consapevolezza della sua bravura nel canto, decide di postare i propri video su Youtube, ottenendo numerose views e un contratto discografico. Una vera delusione che mette a dura prova il nostro spirito.

Il film uscirà nelle sale il prossimo 23 ottobre 2015. Di seguito il trailer tanto discusso.

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Foto | Jem e Le Holograms sigla

Cannes 2015, al via la 68a edizione del Festival del Cinema

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Si è aperta il 13 maggio la 68ª edizione del Festival del Cinema di Cannes che per quest’anno ha scelto come “madrina” l’attrice svedese Ingrid Bergman – l’immagine del manifesto è tratta da una fotografia scattata da David Seymour – un importante omaggio per il centenario della sua nascita.

La Bergman (1915-1982) è da sempre considerata una stella della golden age di Hollywood. L’attrice vinse tre Oscar durante la sua carriera e partecipò come presidente di giuria a Cannes nel 1973.

Ma gli omaggi all’icona del passato non terminano qui. Infatti, la figlia di Ingrid Bergman, Isabella Rossellini – nata dal matrimonio con il regista Roberto – sarà la presidente di giuria nella sezione Un certain regard.

La prima giornata è stata aperta dall’attore Benoît Magimel e la regista Emmanuelle Bercot che hanno presentato fuori concorso il film francese La tête haute. Il film che è stato scelto come pellicola di chiusura è Ice and the sky di Luc Jacquet.

Altra protagonista della prima giornata è stata l’attrice Cate Blanchett, bellezza raffinata sulla croisette per la presentazione del film Carol, una pellicola che racconta l’amore lesbo di una donna matura in una New York anni ’50. Durante la conferenza stampa, l’attrice ha confessato di aver amato molto donne in passato, una dichiarazione che è rimbalzata sui magazine e siti di tutto il mondo.

Molto interesse è stato mostrato per il ritorno di Gus Van Sant con il suo The Sea of trees (che sarà proiettato sabato). Il regista torna sulla croisette quattro anni dopo Restless, con un film che racconta il viaggio di un uomo (Matthew McConaughey) all’interno di una foresta giapponese dove si reca per riflettere sulla vita e sulla morte.

Anche il secondo giorno ha avuto due protagoniste indiscusse: Charlize Theron e Salma Heyek. La Theron, infatti, si è recata al Festival per presentare Mad Max: Fury Road, film fuori concorso di Georges Miller che vede il ritorno dell’eroe della mitica saga con Tom Hardy e Charlize come protagonisti.

Sicuramente l’attenzione di questa seconda giornata si è concentrata su Il racconto dei racconti – Tale of tales, ultimo kolossal fantasy diretto dall’italiano Matteo Garrone e accolto con entusiasmo e stupore dalla critica di Cannes. La pellicola vanta un cast stellare: Salma Hayek, Toby Jones e Vincent Cassel, solo per citarne alcuni. Dopo la conferenza stampa, la Hayek ha deliziato il web con un selfie in compagnia di tutti i giornalisti.

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Foto | Cannes’s Facebook official account, selfie by Hayek

Cake, un film drammatico per Jennifer Aniston

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Qualche giorno fa sono andata all’anteprima stampa di Cake, quarta pellicola diretta dallo statunitense Daniel Barnz ed interpretata da Jennifer Aniston. Al termine della proiezione avevo un pensiero fisso: “Perché non fare con la Aniston ciò che è stato fatto con Matthew McCounaghey?”. Un miracolo, esattamente.

Sì, perché Cake non sarà ricordato come un capolavoro della cinematografia internazionale, ma verrà sempre considerato come la prima pellicola che ha permesso alla Aniston di confrontarsi con un ruolo drammatico.

Claire Simmons (Jennifer Aniston) è un avvocato che soffre. Il suo dolore fisico è evidente dalle cicatrici sul corpo e dal modo in cui si trascina in giro. Ma il suo dolore è anche interiore e la rabbia emerge in tutti i rapporti con le persone che la circondano. Si è allontanata dal marito, dagli amici e anche il suo gruppo di supporto sul dolore cronico l’ha cacciata. L’unica persona rimasta al suo fianco è la badante e domestica Silvana (un’incredibile Adriana Barraza), che poco sopporta la sua dipendenza da alcol e farmaci.

Il suicidio di Nina (Anna Kendrick), uno dei membri del gruppo di supporto, porta Claire ad una nuova ossessione. Facendosi continue domande sulla morte di una donna che conosceva a malapena, Claire esplora il confine fra vita e morte in cerca di salvezza. Ed è proprio durante questa ricerca che si avvicina al marito di Nina (Sam Worthington) e al figlio che la donna ha lasciato, un incontro che le cambierà la vita.

Tra cicatrici, fantasmi e volti nuovi come in un racconto breve di de Maupassant, la Aniston ci regala la sua più grande interpretazione grazie alla complicità di un personaggio devastato ed imbruttito dal dolore. Una prova attoriale che le ha portato una nomination ai Golden Globe. Meritatissima perché è proprio Jennifer a fare il film.

Cake vive di validi spunti ed elementi interessanti, ma si perde ripetutamente in passaggi narrativi da format televisivo mediocre. La pellicola, infatti, sembra non riuscire ad approfondire degli aspetti fondamentali della vicenda e dei personaggi. Ed è per questo che emerge la sua debolezza e precipita in un vortice di luoghi comuni, mostrando la sua natura acerba.

Riconosciuta la superficialità di alcune scelte narrative, quello che resta è l’ interpretazione forte ed inedita di una grande attrice, che si è spogliata completamente dei ruoli comici che l’hanno sempre contraddistinta per più di vent’anni (ricordiamo che il primo episodio di Friends andò in onda nel 1994).

Il personaggio di Claire, infatti, le ha permesso di mettere in luce tutti i moti dell’animo e l’indecisione continua tra il “dire si alla vita” e il cedere alla propria natura infinitamente piccola. La morale, però, ci fa ben sperare. Il dissidio interiore si supera anche facendo una semplice torta di compleanno (da qui il titolo) per un bambino. La sofferenza è solo un modo di mandare via il dolore e si attenua con piccoli gesti sinceri che segnano continuamente l’ordinarietà delle nostre vite.

Speriamo solo che  Cake – dal 7 Maggio al Cinema –  sia l’inizio di una nuova stagione. Auguro, infatti, alla Aniston un periodo aureo di copioni audaci in grado di mostrare la sua versatilità e di donarle i più importanti riconoscimenti internazionali.

Trailer di Cake distribuito dalla Warner Bros. Italia
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Faber in Sardegna e L’ultimo concerto di Fabrizio De Andrè, il doppio film dedicato all’artista genovese

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Fabrizio De Andrè è considerato uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi. Quasi quarant’anni di attività e tredici album incisi dove l’artista genovese ha raccontato storie di emarginati, ribelli, prostitute da sempre considerate delle poesie e inserite in varie antologie scolastiche.

Ed è proprio a Faber – appellativo datogli dall’amico Paolo Villaggio – che è stato dedicato un lungometraggio speciale dal titolo “Faber in Sardegna & L’ultimo concerto di Fabrizio De Andrè”. L’omaggio ad uno dei più grandi artisti italiani arriva nelle sale il 27 e 28 Maggio, distribuito da Microcinema e prodotto da Clipper media in collaborazione con Rai cinema e in associazione con Meganos, l’associazione culturale Time in Jazz e la Regione autonoma della Sardegna.

Con immagini d’archivio, spezzoni, materiali fotografici resi disponibili dalla Fondazione De Andrè e dagli eredi, il film musicale mostra parte del mondo artistico e privato di uno dei più grandi poeti italiani.

Faber in Sardegna, la prima parte (o meglio il “primo film”) della pellicola speciale diretta da Gianfranco Cabiddu, racconta l’anima di De André e il suo mal di Sardegna, come lo definì lo stesso Faber dopo il sequestro con Dori Ghezzi a Tempio Pausania nell’agosto del ’79.

Ne L’ultimo concerto di Faber , “il secondo film”, si mostra quel famoso concerto di Roma disponibile ora in una versione mai vista prima, restaurato e rimasterizzato in ultra HD con audio 5.1, dove protagonista indiscussa è la colonna sonora di De Andrè : Creuza de ma, Dolcenera, A Cumba, Il Sogno di Maria, La città Vecchia, Anime Salve, Il testamento di Tito, Tre Madri, Via del Campo, Il Pescatore, La guerra di Piero.

Faber in Sardegna & L’ultimo concerto di Fabrizio De Andrè è, quindi, un grande omaggio musicale ad un uomo e un artista che ha segnato la storia della nostra musica. Un artista che è sempre riuscito a mostrarci, attraverso le sue poesie musicate, ciò che è realmente invisibile agli occhi.

Star wars – Il risveglio della forza, il film più atteso dell’anno

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La Walt Disney ha presentato il secondo tesser che anticipa il settimo episodio della saga di Guerre Stellari. Considerato il film più atteso dell’anno, Star Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens), la pellicola è diretta da J. J. Abrams e co-sceneggiata da Abrams e Lawrence Kasdan.

Prodotto dalla Bad Robot Productions, Lucasfilm e Walt Disney Pictures, Star Wars: The Force Awakens è la settima pellicola della saga e il primo episodio di una nuova trilogia ambientata trent’anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi. L’annuncio della nuova trilogia è stato fatto il 30 ottobre 2012, in contemporanea con la formalizzazione dell’acquisto della Lucasfilm da parte di The Walt Disney Company. Il film vede protagonisti John Boyega, Daisy Ridley, Adam Driver, Oscar Isaac, Andy Serkis, Domhnall Gleeson, Max von Sydow, Lupita Nyong’o e Gwendoline Christie. E chiaramente torneranno nei rispettivi ruoli i protagonisti della trilogia originale Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Anthony Daniels, Peter Mayhew e Kenny Baker, come mostrato nel nuovo teaser dove compaiono per la prima volta gli indimenticabili personaggi di Chewbecca e Ian Solo interpretato – come nei primissimi episodi degli anni Settanta e Ottanta – dall’intramontabile Harrison Ford.

La pellicola verrà distribuita nelle sale cinematografiche il 16 dicembre 2015 in Italia e il 18 dicembre negli Stati Uniti. Una piccola anticipazione prima della visione: quel “Chewie, we’re home” vi toglierà il respiro.

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Foto | Star Wars trailer

Cannes 2015, Sorrentino, Garrone e Moretti in concorso

 

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Thierry Frémaux, direttore artistico del Festival di Cannes, ha annunciato i film del concorso ufficiale della sessantottesima edizione della manifestazione. Il festival del cinema di Cannes si svolgerà dal 13 al 24 maggio 2015 e sono tre i registi italiani che parteciperanno al concorso: Nanni Moretti (Mia Madre), Matteo Garrone (Il racconto dei racconti) e Paolo Sorrentino (Youth).

Tra i fuori concorso ci sono anche Le Petite Prince diretto da Mark Osborne e tratto dall’omonimo romanzo di Antoine de Saint-Exupéry, Inside Out, ultimo film di animazione della Disney Pixar e Irrational Man di Woody Allen.

Youth di Sorrentino

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Youth – La giovinezza ha come protagonista Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano e Jane Fonda. La storia è quella di Fred e Mick, due vecchi amici che si ritrovano in vacanza in un albergo sulle Alpi. Mick è un regista che sta finendo di scrivere il suo ultimo film, mentre Fred è un compositore e direttore d’orchestra al quale viene proposto un ritorno in scena.

Il racconto dei racconti di Garrone

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Tale of Tales – Il racconto dei racconti è una produzione internazionale girata in inglese con Salma Hayek, Vincent Cassel e John C. Reilly.

Ispirato a “Lo Cunto de li cunti” di Giambattista Basile (autore napoletano del XVII secolo) il film intreccia tre storie diverse che parlano di di tre regnanti differenti: Toby Jones, Salma Hayek e Vincent Cassel.

Mia madre di Moretti

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Da ieri nelle sale, Mia madre è la storia di una regista in crisi (Margherita Buy) divisa fra il set di un film con un attore italoamericano (John Turturro) e la madre malata (Giulia Lazzarini). A complicare ulteriormente la vita della protagonista, c’è il rapporto con la figlia adolescente (Beatrice Mancini) e una relazione che sta per finire.

I film

L’elenco non è definitivo, la giuria annuncerà altri titoli nei prossimi giorni.

Dheepan, Jacques Audiard

A Simple Man (La Loi Du Marché), Stéphane Brizé

Marguerite And Julien, Valérie Donzelli

The Tale Of Tales (Il Racconto Dei Racconti), Matteo Garrone

Carol, Todd Haynes

The Assassin (Nie Yinniang), HOU Hsiao Hsien

Mountains May Depart (Shan He Gu Ren), JIA Zhang-Ke

Our Little Sister (Umimachi Diary), Hirokazu KORE-EDA

Macbeth, Justin Kurzel

The Lobster, Yorgos Lanthimos

Mon Roi, Maïwenn

Mia Madre, Nanni Moretti

Son Of Saul (Saul Fia), László Nemes

Youth, Paolo Sorrentino

Louder Than Bombs, Joachim Trier

Sea of Trees, Gus Van Sant

Sicario, Denis Villeneuve

FUORI CONCORSO

Standing Tall (La Tête Haute), Emmanuelle Bercot 

Mad Max : Fury Road, George Miller

Irrational Man, Woody Allen

Inside Out, Pete Docter and Ronaldo Del Carmen

The Little Prince (Le Petit Prince), Mark Osborne

UN CERTAIN REGARD

Fly Away Solo (Masaan), Neeraj Ghaywan

Rams (Hrútar), Grímur Hákonarson Journey To The Shore (Kishibe No Tabi), Kurosawa Kiyoshi

I Am A Soldier (Je Suis Un Soldat), Laurent Larivière

The High Sun, (Zvizdan), Dalibor Matanic

The Other Side, Roberto Minervini

One Floor Below (Un Etaj Mai Jos), Radu Muntean

The Shameless (Mu-Roe-Han), Oh Seung-Uk

The Chosen Ones (Las Elegidas), David Pablos

Nahid, Ida Panahandeh

The Treasure (Comoara), Corneliu Porumboiu

The Fourth Direction (Chauthi Koot), Gurvinder Singh

Madonna, Shin Suwon

Maryland, Alice Winocour 

Proiezioni di mezzanotte

Amy, Asif Kapadia

Office (O Piseu), Hong Won-Chan

Proiezioni Speciali

Oka, Souleymane Cisse

Hayored Lema’ala, Elad Keidan

A Tale Of Love And Darkness (Sipur Al Ahava Ve Choshech), Natalie Portman

Amnesia, Barbet Schroeder

Panama, Pavle Vuckovic

Asphalte, Samuel Benchetrit