8 Marzo, 10 film sulle donne che hanno fatto la storia

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Dopo l’omaggio musicale di ieri, arriva il tributo cinematografico interamente dedicato alle donne e alla loro festività. Il criterio che ho adottato per questa selezione è stato principalmente il biopic, un genere molto apprezzato ad Hollywood. Mi sono messa alla ricerca di quelle pellicole che hanno deciso di raccontare la vita, il coraggio, la lotta, le ambizioni, gli amori e molto spesso le sofferenze di alcune grandi donne realmente esistite. Storie che hanno raccontato un determinato momento storico, mostrando la natura di vere eroine delle loro protagoniste.

Buon 8 Marzo a tutte e buona visione!

1. Erin Brockovich – Forte come la verità

Diretto da Steven Soderbergh (2000) ed interpretato da Julia Roberts che si aggiudicò l’Oscar come miglior attrice protagonista. Tratto da una storia vera, il film racconta la vita di Erin Brockovich, segretaria precaria di uno studio legale e madre trentenne di tre figli, nubile dopo due divorzi. Spinta da curiosità e senso della giustizia, Erin indaga sulla Pacific Gas and Electric Company che ha contaminato le falde acquifere di una cittadina californiana, provocando tumori ai residenti. Sostenuta dal suo principale, vince la battaglia legale, ottenendo per i 634 querelanti indennizzi per 333 milioni di dollari e un assegno di 2 milioni per sé.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=WtoqPQQuOs8]

 2. Elizabeth: the Golden Age

Diretto da Shekhar Kapur (2007) con Clive Owen, Geoffrey Rush e Cate Blanchett nel ruolo di Elisabetta I Tudor, regina d’Inghilterra dal 1558 al 1603. La pellicola si concentra su un preciso momento storico del regno di Elisabetta: il 1585, quando l’Europa è scossa dalla Guerra Santa intrapresa da Filippo II di Spagna e solo la Regina Vergine osa opporsi al regnante iberico.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=G55-O4YYYIU]

3. Becoming Jane

Diretto da Julian Jarrold (2007), è liberamente ispirato alla vita della celebre autrice Jane Austen, interpretata da Anne Hathaway, ed incentrato sul suo rapporto con il giovane e promettente avvocato Thomas Langlois Lefroy, interpretato da James McAvoy.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=uEQK2gcslys]

4. Silkwood

Diretto da Mike Nichols (1983) con Meryl Streep, Kurt Russell e Cher, Silkwood è tratto dalla storia vera di Karen Gay Silkwood, operaia ed attivista sindacale americana morta nel 1974.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=iNyrSR5JGh8]

5. The Iron Lady

Diretto da Phyllida Lloyd, il film racconta la vita dell’ex primo ministro britannico Margaret Thatcher, interpretata da Meryl Streep, che per la sua interpretazione ha ricevuto il suo terzo Oscar. Il film ripercorre la vita della Thatcher, compresa l’infanzia, la sua carriera politica e i 17 giorni antecedenti alla guerra delle Falkland  (avvenuta nel 1982).
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=JZdcDlxmoL0]

6. The Lady – L’amore per la libertà

Diretto da Luc Besson (2011), il film racconta la vita del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, interpretata da Michelle Yeoh. Il film si focalizza sul rapporto della leader dell’opposizione birmana con il marito e la sua famiglia, descrivendo la dimensione intima di una donna costretta dal regime a vivere lontano dai propri affetti, saldi e duraturi nonostante le difficoltà.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=SMYAzQC3UjI]

7. Marilyn

Diretto da Simon Curtis (2011) ed interpretato da Michelle Williams (Marilyn Monroe), Eddie Redmayne, Judi Dench, Emma Watson e Kenneth Branagh.Il film è tratto da un soggetto “Il principe, la ballerina e io”, pubblicato nel 1995 da Colin Clark e basato sui suoi diari quando era aiuto regista per il film “Il principe e la ballerina”, interpretato da Marilyn Monroe e Laurence Olivier. Il film racconta la settimana che la Monroe trascorse in Gran Bretagna per le riprese del film.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=9K9Py7m-348]

8. La vie en rose

Diretto da Olivier Dahan (2007) e dedicato alla vita della cantante francese Edith Piaf.  Questa pellicola vinse due premi Oscar: miglior attrice protagonista a Marion Cotillard e miglior trucco.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=afMLayObCGY]

9. Frida

Diretto da Julie Taymor (2002), il film è incentrato sulla vita privata della pittrice messicana Frida Kahlo, interpretata da Salma Hayek. La pellicola è un adattamento cinematografico del libro Frida: A Biography of Frida Kahlo di Hayden Herrera.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=0J_XTSSe7MU]

 10. We Want Sex

Diretto da Nigel Cole (2010) ed interpretato da Sally Hawkins, Bob Hoskins, Miranda Richardson e Rosamund Pike.

Ispirato a fatti realmente accaduti, il film racconta lo sciopero del 1968 di 187 operaie alle macchine da cucire della Ford di Dagenham. Costrette a lavorare in condizioni precarie per molte ore e a discapito delle loro vite familiari, le donne, guidate da Rita O’Grady, protestarono contro la discriminazione sessuale e per la parità di retribuzione. Pagate come operaie non qualificate, le lavoratrici attuarono uno sciopero che riuscì ad attirare l’attenzione dei sindacati e della comunità, trovando  l’appoggio del ministro Barbara Castle, pronta a lottare con loro contro una legge iniqua e obsoleta.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=eSI4XARGWCU]

Ringrazio Margherita Bordino per il prezioso contributo nella selezione.

8 marzo, con un omaggio ad Anna Magnani Roma Capitale celebra le donne

Alla conferenza stampa di presentazione dell'evento in Campidoglio a Roma, da sinistra a destra: Gemma Azuni, Valeria Baglio, Daniela Tiburzi e Alessandra Cattoi.
Alla conferenza stampa di presentazione dell’evento in Campidoglio a Roma, da sinistra a destra: Gemma Azuni, Valeria Baglio, Daniela Tiburzi e Alessandra Cattoi.

Il 7 marzo ricorre il compleanno dell’indimenticabile Anna Magnani e l’8 marzo, Roma Capitale celebrerà tutte le donne omaggiando lei, con una giornata dedicata, ricca di eventi e di bellezza.

Cinquanta sfumature di grigio, nuove polemiche per il film campione d’incassi

Jamie Dornan e Dakota Johnson

Pochi giorni fa abbiamo inserito Jamie Dornan nell’elenco dei 10 Dilf più belli del Cinema e non ci siamo sbagliati. Infatti, il bel Mr. Dornan ha confidato ad un magazine australiano di mettere in discussione la sua partecipazione nel sequel di Cinquanta sfumature di grigio. Motivo? La moglie e collega Amelia Warner sembrerebbe non aver apprezzato l’interpretazione “hot” di Dornan nel film diretto da Sam Taylor – Johnson.

Anche in casa Johnson – ndr Dakota Johnson nel ruolo di Anastasia Steele – sembrerebbe essere scoppiato il litigio. La madre dell’attrice, Melanie Griffith, non ha visto la pellicola per via delle eccessive ed esplicite scene di sesso.

Nonostante le polemiche e le incomprensioni, Cinquanta sfumature di Grigio continua ad essere il film più visto in Italia. Questo, però, non implica la sua alta qualità. Ora non vorrei sembrare la snob di turno che disprezza la pellicola più vista dal grande pubblico, ma sento di dover riportare un paio di impressioni calde post-visione.

Ad E.L. James, autrice dell’omonimo romanzo, riconosco il merito di aver confezionato una storia ad hoc, incentrata su una relazione pseudo-amorosa che molte donne vorrebbero vivere. Fine.

Adesso passiamo alla domanda scottante: perché non convince un film verso cui nutrivamo tante aspettative?

In primis, noi siamo figlie di Cotton Club, Pretty Woman, Notting Hill, Basic Instict e al massimo ci siamo spinte fino a 9 settimane e ½. Insomma, noi ci siamo formate in una Grande Scuola ed è normale provare sgomento di fronte battute come “I don’t make love, I fuck”.

In secondo luogo, è evidente la scarsa intesa tra i due protagonisti. Penso a Richard Gere e Diane Lane/Julia Roberts, Hugh Grant e Julia Roberts, Leonardo Di Caprio e Margot Robbie, Clive Owen e Natalie Portman… dove si potrebbe collocare l’alchimia tra Jamie Dornan e Dakota Johnson? Non in questo girone, di certo. Purtroppo i due attori sembrano forzati in ogni gesto e battuta, così da creare una parodia nella parodia. A non convincere è soprattutto la Johnson, completamente distante da un personaggio che non le appartiene e che forse non riesce a mostrare in pieno, nonostante le due ore di pellicola.

Per ultimo, Cinquanta sfumature di grigio non è un film erotico e guai a considerarlo tale. La pellicola è semplicemente il frutto di un perfetto piano marketing, ideato dopo il grande successo internazionale della trilogia. Gli incassi dei vari Paesi in cui è stato distribuito ne hanno dimostrato la perfetta riuscita. Riconosciuto questo, abbandoniamo ogni altra pretesa per quanto fatto e confidiamo in un miglioramento per i sequel che ci attenderanno.

Foto | Getty Images, Cinquanta Sfumature di Grigio Press

Eddie Redmayne, transgender per il film The Danish Girl

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Ha appena vinto un Oscar per l’ interpretazione incredibile di Stephen Hawking nel biopic  La Teoria del Tutto, ma ha già pronto un altro ruolo che potrebbe garantirgli una nomination sulla fiducia. Stiamo parlando di Eddie Redmayne e il film in questione è The Danish Girl, ispirato all’omonimo romanzo di David Ebershoff, pubblicato in Italia con il titolo La danese. Redmayne vestirà i panni di Einer Wegener- Lili Elebe, uno dei primi uomini a sottoporsi alla chirurgia per cambiare sesso, e si concentrerà sul rapporto tra Einer/Lili e sua moglie Greta (interpretata da Alicia Vikander, attrice svedese).

A dirigere il film sarà il premio Oscar Tom Hooper, che vinse la sua prima e – per ora – unica statuetta con Il discorso del re . Hooper, inoltre, ha già collaborato con l’attore Redmayne in Les Misérables, motivo che accresce ulteriormente le nostre aspettative.

In attesa del primo trailer , non ci resta che ammirare la bellezza e perfezione di Eddie Redymane versione transgender nella prima immagine ufficiale del film rilasciata dall’Universal Pictures.

Foto | Universal pictures press

Oscar 2015, il trionfo di Birdman e tutti i vincitori

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Poche ore fa si è conclusa la cerimonia di premiazione dell’ 87esima edizione degli Academy Awards presso il Dolby Theatre di Los Angeles. L’italiana Milena Canonero ha vinto il suo quarto Oscar nella categoria Miglior costumi per il film Grand Budapest Hotel del regista Wes Anderson. Durante la serata è stato reso tributo  ad una grande attrice italiana, Virna Lisi, scomparsa poche settimane fa e ricordata  con il “In Memoriam”, la tradizionale rubrica che rende omaggio alle celebrità scomparse durante l’anno (peccato la mancanza del regista Francesco Rosi).

Il vincitore indiscusso di questa edizione è stato Birdman, l’ ultimo lavoro del regista messicano Alejandro González Iñárritu, che si è aggiudicato anche la statuetta per la Miglior Regia e il Miglior Film. Grande sorpresa per Whiplash dell’esordiente e solo trentenne Damien Chazelle, che ha vinto il Miglior Montaggio, Miglior Sonoro e Miglior Attore non protagonista con l’interpretazione di J.K. Simmons.

Gli Oscar 2015 saranno ricordati anche per la vittoria di Julianne Moore come Miglior Attrice Protagonista (unica diva di Hollywood a non aver ricevuto ancora l’Oscar prima di oggi) grazie al film Still Alice, e per il trionfo di Pawel Pawlikowski con il suo Ida, che si è aggiudicato il premio come Miglior Film Straniero.

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I vincitori

– Miglior film: «Birdman» di Alejandro González Iñárritu

– Miglior attrice protagonista: Julianne Moore per «Still Alice»

– Miglior attore protagonista: Eddie Redmayne per «The Theory of Everything»

– Miglior regia: Alejandro González Iñárritu per «Birdman»

– Miglior sceneggiatura non originale: Graham Moore per «The Imitation Game»

– Miglior sceneggiatura originale: Alejandro G. Iñárritu, Nicolás Giacobone, Alexander Dinelaris Jr. e Armando Bo per « Birdman»

– Miglior colonna sonora: Alexandre Desplat per il film «Grand Budapest Hotel»

– Miglior canzone: «Glory» di John Stephens e Lonnie Lynn nel film Selma 

– Miglior documentario: «CitizenFour» di Laura Poitras, Mathilde Bonnefoy e Dirk Wilutzky

– Miglior montaggio: Tom Cross per il film « Whiplash»

– Miglior fotografia: Emmanuel Lubezki per il film Birdman

– Miglior scenografia: Adam Stockhausen e Anna Pinnock per il film «Grand Budapest Hotel»

– Miglior film d’animazione: Don Hall e Chris Williams per il film «Big Hero 6»

– Miglior cortometraggio d’animazione: «Feast» di Patrick Osborne

– Migliori effetti speciali: Paul Franklin, Andrew Lockley, Ian Hunter e Scott Fisher per il film «Interstellar»

– Miglior attrice non protagonista: Patricia Arquette per «Boyhood»

– Miglior montaggio sonoro: Alan Robert Murray e Bub Asman per «American Sniper»

– Miglior sonoro: Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley per «Whiplash»

-Miglior corto documentario: «Crisis Hotline: Veterans Press 1» di Ellen Goosenberg Kent e Dana Perry

– Miglior corto: «The Phone Call» di Mat Kirkby e James Lucas

– Miglior film straniero: è il film polacco «Ida» diretta da Pawel Pawlikowski

– Miglior trucco: Frances Hannon e Mark Coulier per il «Gran Budapest Hotel»

– Migliori costumi: l’italiana Milena Canonero per il film «Grand Budapest Hotel»

– Miglior attore non protagonista: J.K. Simmons per «Whiplash»

Cenerentola, la favola Disney diventa un film di Kenneth Branagh

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Dopo Alice in Wonderland, Maleficent, arriva il film su Cenerentola, protagonista della celebre favola e omonima pellicola d’animazione Disney.

La regia del nuovo film Disney è di Kenneth Branagh, regista, sceneggiatore e attore britannico (Frankenstein, Nel bel mezzo di un gelido inverno, Gli insospettabili, Iron Man 2, Thor). La trama è nota a tutti: Cenerentola (Lily James) è una giovane ragazza figlia di un mercante. Dopo la morte della madre, suo padre si risposa e così inizia la convivenza con la matrigna (Cate Blanchett) e le sue figlie Anastasia (Holliday Grainger) e Genoveffa (Sophie McShera). Quando improvvisamente suo padre muore, Cenerentola si ritrova alla mercé di tre donne invidiose e crudeli che la trattano come una povera serva. La ragazza, però, non si perde d’animo e continua a sperare il ritorno di tempi migliori. Un giorno incontra nel bosco Kit (Richard Madden), un affascinante sconosciuto di cui si innamora, ignorando la vera identità. All’improvviso le sfortune di Cinderella sembrano destinate a finire: l’arrivo di un invito reale aperto a tutte le ragazze del regno fa sperare alla piccola ragazza di incontrare nuovamente il misterioso Kit. Purtroppo la matrigna le proibisce di partecipare al ballo, distruggendole l’abito. E proprio quando tutto sembra perduto, ecco che arriva l’aiuto indispensabile di alcuni personaggi magici che regalano il lieto fine.

Ad accogliere l’anteprima italiana di Cenerentola è stata la città di Milano. Il 18 Febbraio, infatti, si è tenuta la proiezione del film che uscirà nelle sale il 12 marzo, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Protagonisti della premiere, ospitata al The Space Cinema Odeon, il regista Kenneth Branagh, l’attrice britannica Lily James e Richard Madden, reduce dal successo televisivo de Il Trono di Spade.

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Ad attendere gli ospiti sul “blu carpet” – scelto per richiamare il colore del magico abito che avvolge Cenerentola la sera del gran ballo – una speciale teca con esposta l’iconica scarpetta in dimensione reale e di vero cristallo. Un sogno che diventa realtà per tutte le amanti di questa storia senza tempo, tutte le ragazze e donne cresciute con le canzoni e le immagini del capolavoro firmato Disney.

La maggior parte degli spettatori, indipendentemente dall’età, conosce bene la storia di Cenerentola – ha spiegato il regista Kenneth Branagh – dunque riuscire ad apportare qualcosa di nuovo in qualità di regista, rendendo al contempo giustizia ai momenti più iconici della fiaba, è stata per me una sfida meravigliosa”.

Per Lily James, che nell’interpretare il ruolo di Cenerentola si è concentrata sull’animo gentile del personaggio, il cuore della storia “risiede nella forza della ragazza, che, nonostante viva delle esperienze tremende, riesce a mantenere la sua bontà, la sua purezza e il suo ottimismo”.

Nel film, al fianco dei due giovani attori protagonisti, un cast d’eccezione composto dall’attrice premio Oscar® Cate Blanchett, nei panni dell’affascinante e determinata matrigna e da Helena Bonham Carter, un’amorevole, divertente e assolutamente provvidenziale Fata Madrina.

Ma le sorprese non finiscono qui. Infatti, è possibile vincere tanti numerosi premi con il concorso Look da Favola. Fino alla mezzanotte del 10 marzo 2015, sul sito www.LookDaFavola.it sarà possibile registrarsi e caricare un elaborato che riproduca il “look da favola” ispirato al mondo di Cenerentola. Per partecipare al concorso sarà necessario realizzare un disegno, una fotografia, un video, una maquette che ne dimostri la propria personale interpretazione. Tutti i contributi inviati saranno inseriti in una gallery aperta ai voti degli utenti che contribuiranno, insieme alla valutazione da parte di una giuria selezionata, alla scelta del primo classificato che si aggiudicherà il viaggio per partecipare a un’anteprima europea del film. Verranno inoltre selezionati altri vincitori, tra i partecipanti e i votanti, che si aggiudicheranno premi a tema Cenerentola tra cui prodotti esclusivi del Disney Store.

Cenerentola dal 12 Marzo al Cinema

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Foto | Cenerentola Film Facebook

10 ragioni film 50 sfumature grigio meglio libro

10 ragioni per cui il film di 50 sfumature di grigio è meglio del libro

50 sfumature

Abbiamo 10 ragioni per cui il film di 50 sfumature di grigio è meglio del libro. A prescindere che siate intenzionati a vedere o meno la pellicola, vi sono delle verità innegabili riguardanti quest’opera controversa che devono dette essere ad alta voce riconoscendo, oltre i difetti dell’intero progetto, anche le sue virtù.

Yet, The Best Universe Ever, una commedia romantica per San Valentino

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Yet, the best universe ever”, diretto da Edoardo Palma e prodotto nel 2013 da “Alfiere Productions” di Daniele Urciuolo e dal gruppo creativo Full of Beans, è un cortometraggio made in Italy (in lingua inglese) che vede nelle numerose vesti di protagonisti Elio D’Alessandro Celeste Gugliandolo (cantante del gruppo musicale I Moderni).

Dopo aver partecipato a numerosi festival italiani e stranieri e aver vinto premi e menzioni speciali, in occasione di San Valentino la produzione ha deciso di festeggiare tutte le coppie e gli innamorati con la pubblicazione sul web del corto. L’obiettivo è trasmettere il più romantico e ottimista dei messaggi: 

“La vita che stiamo vivendo è piena di ostacoli, suscita in noi dubbi e incertezze, ma è il frutto delle scelte che ci hanno portato ad essere quello che siamo e a fare di questo “Comunque, il migliore degli universi possibili”.

Il corto racconta di una giovane coppia seduta al tavolino di un pub. Qualche bicchiere di troppo, la danza funambolica di un cameriere con i suoi bicchieri, il crash del vassoio che, per fortuita coincidenza, cade rovinosamente e prende avvio la conversazione dei due protagonisti, dal classico interrogativo “What if”. “E se” quel vassoio non fosse caduto in quel preciso istante? “E se” tu non avessi lasciato la scuola di danza? “E se” io avessi accettato quel lavoro noioso 3 anni fa? “E se”, in definitiva, la nostra vita avesse preso direzioni diverse?

Partendo da queste domande, “Yet, The Best Universe Ever” si diverte a incrociare diversi generi cinematografici (dalla fantascienza alla commedia romantica) e a citare quei film che hanno segnato profondamente la generazione nata negli anni ’80. 

Buona visione e buon San Valentino!

Yet, The Best Universe Ever di Edoardo Palma

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=SVm9c_0tjXY]

 

Foto | Alfiere Productions facebook