Solo sei giorni al momento più atteso dell’anno: Natale. I problemi delle festività natalizie sono infiniti: come faccio a non ingrassare? Dove vado a Capodanno? Che vestito indosserò? Perché le donne della mia famiglia non capiscono che non so cucinare e non ho alcuna intenzione di imparare? Quale film conviene vedere al cinema dopo il pranzo di Natale?
Ecco, queste sono solo alcune delle domande che vi tormenteranno durante i giorni di festa. Nessuno potrà aiutarvi a trovare la soluzione, perché è una pretesa davvero assurda. Per l’ultimo quesito, però, posso semplificarvi di molto le cose. Dopo aver partecipato alle anteprime stampa delle pellicole in uscita, ho deciso di stilare i 10 Film di Natale 2014 da vedere al cinema durante le vacanze. L’offerta è davvero ampia, avete solo l’imbarazzo della scelta.
Mommy:
Prima scelta assoluta. Mommy è il quinto film del regista canadese Xavier Dolan, la promessa migliore del cinema internazionale. Dolan, classe 1989 è sinonimo di Libertà. Un regista geniale e libero che a soli 25 anni è riuscito a regalarci una pellicola disarmante grazie alla profondità emotiva e al registro assolutamente personale.
Diane Deprés, mamma single, si ritrova da sola ad allevare Steve, il violento figlio quindicenne. Mentre i due cercano di sbarcare il lunario, una misteriosa vicina di casa offre loro il suo supporto. Insieme, i tre troveranno un nuovo senso di equilibrio e speranza.
Menzione speciale: una delle più belle colonne sonore di sempre. Al cinema dal 4 Dicembre.
Pride:
Gay, etero e indecisi andate a vedere Pride di Matthew Warchus. Il terzo lungometraggio di Warchus è ambientato nell’estate del 1984, quando Margaret Thatcher è al potere e l’Unione nazionale dei minatori (NUM) è in sciopero. Al Gay Pride di Londra, un gruppo di attivisti gay e lesbiche decide di raccogliere fondi per sostenere le famiglie dei minatori in sciopero. Purtroppo l’Unione sembra imbarazzata a ricevere il loro sostegno. Gli attivisti non si abbattono, decidendo di ignorare l’Unione e trattare direttamente con i minatori. Identificato un villaggio di minatori nel più profondo Galles, partono con un mini bus per fare la donazione personalmente. Comincia così la straordinaria storia di due comunità apparentemente distanti che formano un’ unione trionfante.
Vedere Pride per comprendere i nostri diritti e doveri come uomini e cittadini, senza mai perdere il sorriso sulle labbra. Al cinema dall’11 Dicembre.
Gone Girl – L’Amore bugiardo:
Ho visto Gone Girl – L’amore bugiardo durante il Festival del Cinema di Roma e sono convinta da allora che meriti il premio “Film dell’Anno 2014”. Ultima pellicola di David Fincher (The Game, Fight Club, Il curioso caso di Benjamin Botton, The social Network), il regista ci regala un thriller dal sapore noir e hitchcockiano, un Vertigo 2.0. con protagonista Nick Dunne (Ben Affleck), che torna nella sua città natale per aprire un bar. Poco dopo sua moglie scompare misteriosamente (Rosamund Pike), nel giorno del quinto anniversario del loro matrimonio, e Nick diventa il sospettato principale della sua sparizione.
Per tutti gli amanti del Brivido. Al cinema dal 18 Dicembre.
Interstellar:
E’ un film che divide, un film che fa parlare, ma soprattutto un film di Christopher Nolan il Visionario. In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l’agricoltura. Un gruppo di scienziati (Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine, Wes Bentley, David Oyelowo, Matt Damon) sfruttando un wormhole per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le distanze del viaggio interstellare, esplorano nuove dimensioni per il bene dell’umanità.
Vedere Interstellar è essenzialmente un grande atto d’Amore. Non tutti sarete pronti a lasciarvi andare, per questo valutate bene quando vederlo. Al cinema dal 6 Novembre.
Trash:
Film vincitore della sezione Gala del Festival del Cinema di Roma, diretto da Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours, The Reader, Molto forte incredibilmente vicino) e tratto dall’omonimo romanzo di Andy Mulligan.
Trash è la storia di Rafael (Rickson Tevez) e Gardo (Luis Eduardo), due ragazzi di quattordici anni che vivono nel quartiere-discarica di Behala e passano le giornate a smistare rifiuti per venderli a peso. Un giorno Rafael trova un borsello di pelle in mezzo all’immondizia, contenente soldi, la carta d’identità di un tale José Angelo (Wagner Moura), una mappa e una piccola chiave. La polizia locale, però, sembra disposta a tutto per recuperare il portafoglio, offrendo una cospicua ricompensa per la restituzione. A questo punto Rafael, Gardo e il loro amico Rato (Gabriel Weinstein) decidono di scoprire i segreti nascosti di quell’oggetto, mettendo in atto una grande rivoluzione con l’aiuto prezioso di due missionari americani Padre Julliard (Martin Sheen) e la sua giovane assistente Olivia (Rooney Mara).
Trash è una favola moderna di matrice kantiana. Un modello di cinema che non intrattiene, ma fa bene all’anima di tutti.
Al cinema dal 27 Novembre.
Lo Hobbit – La Battaglia delle Cinque Armate:
Tutti abbiamo bisogno di un po’ di Fantasy nella vita. Per fortuna Peter Jackson è tornato in tempo per donarci il terzo capitolo della trilogia cinematografica basata sul libro Lo Hobbit di J.R.R. Tolkien (preceduto da Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, 2012 e Lo Hobbit – La desolazione di Smaug, 2013).
Dopo aver reclamato la loro patria dal drago Smaug, la Compagnia ha scatenato una forza letale nel mondo. L’ira del drago si abbatte su uomini, donne e bambini di Pontelagolungo. Intanto, nuovi pericoli incombono su Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia e la Compagnia di Nani. Il grande nemico Sauron ha inviato legioni di orchi sulla Montagna Solitaria per un attacco furtivo. Le razze di Nani, Elfi e Uomini devono decidere se unirsi o essere distrutte. Bilbo si ritrova così a lottare ancora una volta per la sua vita e quella dei suoi amici nell’epica Battaglia delle Cinque Armate.
Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate non ha bisogno di consigli, perché sarete già in tanti ad aspettarlo. E Lodi Lodi Lodi a Thorin che ci ha fatto innamorare tutte.
Jimmy’s Hall:
E’ una storia di Amore e Libertà diretta da Ken Loach.
Nel 1921 Jimmy Gralton costruisce una sala da ballo a un incrocio di campagna, in un’Irlanda sull’orlo della Guerra civile. La Pearse-Connolly Hall è un punto di riferimento per i giovani, dove incontrarsi ma soprattutto ballare. Il locale diventa sempre più affollato, finché la sua popolarità arriva alle orecchie della Chiesa e dei politici, che costringono Jimmy a fuggire in America e la sala da ballo a chiudere. Dieci anni dopo, durante la Grande Depressione, Jimmy ritorna per prendersi cura della madre. Tra le pressioni dei giovani del posto e la povertà che affligge la sua comunità, Jimmy decide di riaprire la sala, consapevole delle difficoltà che dovrà riaffrontare.
Un film per gli ultimi romantici, al cinema dal 18 Dicembre.
Storie pazzesche:
Un mondo dove regna lo stress, la depressione e le ingiustizie. Un mondo dove alcune persone non reggono tutto questo ed esplodono, diventando i protagonisti dell’ultima pellicola di Damián Szifron (no, non è un film di Pedro Almodovar). Sei storie intrise di violenze e frustrazioni che conducono i personaggi alla follia, seguita dal piacere inspiegabile di aver rotto tutti gli schemi e le convenzioni.
Un film argentino dai toni grotteschi e le battute esilaranti. Al cinema dall’11 Dicembre.
Magic in the moonlight:
Woody Allen proprio non ne vuole sapere di prendersi un periodo di riposo. Ed ecco che anche quest’ anno ci dona una nuova commedia romantica con un cast molto assortito: Eileen Atkins, Colin Firth, Marcia Gay Harden, Hamish Linklater, Simon McBurney e Emma Stone. Negli anni Venti, un celebre mago del palcoscenico (Colin Firth) viene sconvolto dall’incontro con una giovane donna molto attraente (Emma Stone) che sostiene di essere una medium.
Woody strizza abbondantemente l’occhio a Midnight in Paris per dialoghi, costumi, scenografia e musica. Il tema è quello su cui ha costruito un’intera carriera: l’Amore. Un sentimento che si pone su una linea sottile tra magia ed illusione.
Commedia romantica per tutti. Al cinema dal 4 Dicembre.
Big Eyes:
E’ l’incredibile storia vera di una delle più leggendarie frodi artistiche della storia. A cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, il pittore Walter Keane (Christoph Waltz) raggiunse un enorme e inaspettato successo, rivoluzionando la commercializzazione dell’Arte con i suoi enigmatici ritratti di bambini dai grandi occhi. Finché non emerse una verità tanto assurda quanto sconvolgente: i quadri non erano opera di Walter, ma di sua moglie Margaret (Amy Adams). La fortuna di Keane era costruita su una bugia enorme, cui tutto il mondo aveva creduto.
Una storia incredibile da sembrare inventata e perfetta per essere raccontata da Tim Burton, che torna alla regia dopo due anni (Dark Shadows, 2012). Questa volta, però, Burton adotta un registro lontano dalle inquietudini cui siamo abituati. Una storia forte che scorre veloce senza forti carichi emotivi, ma che coinvolge fortemente grazie ai due grandi protagonisti: Amy Adams e Christoph Waltz.
Un film che ci porta a chiedere se è l’Arte che imita la Vita o la Vita che imita l’Arte. Dal 1 Gennaio al cinema.
E adesso? Cosa andrete a vedere?