Si chiama “Hairy legs club” ed è un gruppo di ragazze che hanno deciso di combattere lo stereotipo della donna sempre in tiro, curata in ogni dettaglio, depilata senza nemmeno un benché minimo margine d’errore. Tutte d’accordo, insomma, con il vecchio adagio “la donna barbuta, sempre piaciuta” anche se poi, invece della barba, qui si parla di peluria delle gambe, dell’inguine e delle ascelle.
Società
Società e cultura, uno sguardo contemporaneo sul mondo che ci circonda, un punto di vista critico espresso attraverso notizie, approfondimenti, gallerie fotografiche e video.
La Convenzione di Instanbul applicata dal 1° agosto
La Convenzione di Instanbul entra in vigore dal primo agosto 2014 e molte donne chiedono che sia applicata realmente anche nel nostro Paese. Si tratta infatti di una normativa cruciale per le donne che hanno deciso di mettere fine alla violenza subita.
Omofobia, l’Italia è il paese peggiore di Europa
L’omofobia è, purtroppo, ancora un tema molto discusso in Italia e a confermare questo fatto c’è anche un interessante sondaggio portato avanti dall’Unione Europea dal quale si evince che il nostro paese è quello in cui ancora oggi si è più indietro rispetto al caldo tema della libertà sessuale.
Cani abbandonati, ecco cosa fare durante il primo soccorso
Sono oltre sessantamila i cani abbandonati o lasciati nei canili e nei rifugi italiani nel corso del 2013, con un incremento di circa il 30% rispetto agli anni precedenti, secondo quanto riportato dalla Lega Nazionale per la difesa del Cane.Tra le vittime di questo comportamento scellerato ci sono anche pesci, tartarughe, criceti e pappagalli.
Nonostante le numerose campagne pubblicitarie finalizzate a contrastare questo fenomeno e l’attenzione sempre maggiore da parte dei media, non è si è ridotta la percentuale degli abbandoni estivi.
Ma come bisogna comportarsi se troviamo un animale, per esempio un cane, abbandonato?
Il cane abbandonato, secondo quanto spiegato dalla Lega nazionale per la difesa del Cane, è spaesato e si muove in modo confuso. Bisogna avvicinarsi sempre con cautela all’animale senza spaventarlo ulteriormente, perché potrebbe avere una reazione aggressiva. Un ottimo modo per conquistare la sua fiducia è l’offerta di acqua e cibo.
La prima azione da compiere è la richiesta di intervento della Polizia Locale, che una volta giunta sul posto, verificherà le condizioni dell’animale e la presenza del microchip. Sarà compito della polizia condurre l’animale in un canile convenzionato. Trascorsi dieci giorni senza il riconoscimento di un proprietario, sarà possibile adottare la piccola vittima.
Nel caso in cui si ha di fronte un animale abbandonato e ferito, bisogna sempre richiedere l’intervento della Polizia Locale che provvederà a chiamare subito il Servizio Veterinario Asl competente territorialmente o il medico veterinario, tenuto a fornire assistenza 24 ore su 24. Se la vittima dell’abbandono richiede un soccorso “difficile” – cunicolo, albero o tetto – sarà necessario chiamare i vigili del fuoco al numero 115.
Infine, è possibile anche che la vittima sia stata abbandonata e maltrattata. In questo caso è necessario recuperare il maggior numero di prove (foto, video e testimonianze) e denunciare il maltrattamento presso una forza di Polizia.
Bisogna ricordare che l’abbandono di animali è un reato secondo l’articolo 727 del Codice Penale.
Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze.
Chi assiste a un abbandono deve denunciarlo alle autorità giudiziarie. Nel caso in cui non sia possibile risalire all’identità dei colpevoli, bisogna salvare le piccole vittime con delle semplici azioni e un po’ di buonsenso. Foto| Thinkstock
Dipendenza da cellulare, a soffrirne sono soprattutto le donne
La dipendenza da cellulare è considerata una patologia a tutti gli effetti, oltretutto anche in forte espansione: sono sempre di più, infatti, le persone che non riescono a staccarsi dal proprio telefonino e che, in qualsiasi momento, se lo portano dietro nemmeno fosse un figlioletto da accudire.
Italia, aumenta il popolo Veg
Aumenta il popolo Veg in Italia. I dati forniti dall’ultimo sondaggio di Waste Watcher (Giugno 2014) sono chiari: il 9% della popolazione italiana ha scelto di essere vegetariana/vegana, circa 4,2 milioni secondo il rapporto Eurispes 2014 contro i 3,7 milioni dell’anno precedente.
Ma quali sono le differenze tra vegetarianismo e veganismo?
Il vegetarianismo è l’insieme di pratiche alimentari accomunate dall’esclusione radicale di carne di qualsiasi animale. Non sono esclusi del tutto i prodotti derivati dagli animali come latticini e uova.
Il veganismo è una filosofia di vita basata sul rifiuto di ogni forma di sfruttamento animale – alimentazione, abbigliamento, spettacolo e ogni altro scopo. Il veganismo così inteso è definito etico, e si distingue dal veganismo dietetico, quale pratica alimentare basata sull’esclusione di tutti i cibi di origine animale.
La scelta degli italiani è orientata principalmente sul vegetarianismo, meno radicale del veganismo. I motivi per cui si fa questa scelta sono diversi: salutari, economici (la carne di qualità costa più della verdura), ambientali, o etici. Quest’ultimo è sicuramente il più forte tra i precedenti: si sceglie di non mangiare carne per non far soffrire gli animali.
Questa nuova tendenza non riguarda solo il Bel Paese. Si stima, infatti, che nel mondo ci siano circa un miliardo di persone vegane e vegetariane. E’ l’India la patria del vegetarianismo – anche per motivi religiosi – infatti, circa il 30% della popolazione è vegano o vegetariano.
In Europa, invece, il Paese più veg è la Germania con 7 milioni di persone. In Gran Bretagna lo è circa il 5% della popolazione e, secondo i dati della British Vegetarian Society, sono almeno 2mila le persone che ogni settimana scelgono di diventare vegetariani.
Foto| Thinkstock
The Beatles, un nuovo documentario diretto dal premio Oscar Ron Howard
Sono emozionato e onorato di lavorare con Apple e il team della White Horse all’incredibile storia di questi quattro ragazzi che hanno sconvolto il mondo nel 1964. Sono sempre stato un loro fan.
Questa la dichiarazione di Ron Howard dopo che la notizia, rilasciata dalla stessa Apple, ha fatto il giro di tutto il mondo.
Non si conosce ancora il titolo del documentario, mentre sappiamo perfettamente che sarà incentrato sugli inizi della carriera dei Beatles, periodo in cui furono impegnati in numerosi live per tutto il mondo: 166 concerti, 90 città e 16 differenti nazioni.
Prodotto dalla White Horse Pictures e Imagine Entertainment per conto dell’ Apple, il documentario avrà la piena collaborazione di Paul McCartney, Ringo Starr, Yoko Ono Lennon e Olivia Harrison. Proprio Paul McCartney e Ringo Starr hanno scelto il premio Oscar Ron Howard per la regia del docu-film.
Il nuovo progetto cinematografico dedicato alla band di Liverpool è l’ennesima conferma di come la Beatlesmania resti un fenomeno inarrestabile. Infatti, solo quest’anno è stato proiettato nuovamente al cinema, a cinquant’anni dall’uscita, A Hard Day’s Night- Tutti per uno di Richard Lester, il primo film dedicato alla band, ed è uscito, inoltre, Freda- La segretaria dei Beatles, il film diretto da Ryan White che racconta la storia di Freda Kelly, la donna che gestiva il loro fan club.
I fan dei Fab Four dovranno aspettare la fine del prossimo anno per l’uscita del nuovo tributo dedicato alla band che ha segnato la storia della Musica.
Foto| Rollingstone.com
Ai centri anti-violenza soltanto gli spicci del Fondo nazionale
Il Governo, nel 2013 ha messo da parte i soldi del Fondo che dovrebbe essere distribuito ai centri anti-violenza sulle donne presenti nel nostro Paese. In Italia ci sono circa 500 associazioni che operano per i diritti delle donne e adesso sono in attesa che il Governo sblocchi i fondi.