Tablet è la prima parola dei bambini

I bambini contemporanei sono considerati nativi digitali, hanno infatti una tale famigliarità con le nuove tecnologie da essere attratti anche a livello verbale dai ritrovati hi-tech.

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Per loro passare da una schermata all’altra scorrendo con il dito sullo schermo, è praticamente equivalente a muovere i primi passi gattonando. Non stupiesce allora che anche il lessico dei bambini sia cambiato e prima ancora di dire mamma, proferiscano una parola attinente alle nuove tecnologie.

In Inghilterra hanno fatto una ricerca coinvolgendo ben 3.614 bambini. È stato notato che uno su otto dei bambini osservati ha indicato verbalmente un oggetto tecnologico prima ancora di mamma e papà. Nella pratica, prima di dire mamma o papà con una connotazione semantica precisa, i bambini hanno detto “tablet”.

Il consiglio che danno i ricercatori inglesi è quello di evitare di dare ai bambini dei ritrovati tecnologici anche sofisticati soltanto per farli stare buoni. Di fatto, l’81% degli adulti che ha questa abitudine, in un secondo momento si lamenta del fatto che i dispositivi elettronici hanno riportato dei danni. In particolare i bambini sono propensi a danneggiare tablet e computer durante i viaggi.

I genitori intervistati dai ricercatori inglesi si sono dimostrati comunque molto permissivi riguardo l’uso del computer, visto che il 7% ha dichiarato che lascia usare il tablet ai bambini anche 3 o 4 ore al giorno. Questo vuol dire che il tablet ha sostituito la tanto odiata televisione.

La domanda, allora, sorge spontanea, come direbbe un intervistatore italiano d’eccezione: il tablet è la nuova agenzia educativa contemporanea? Sostituendo la televisione con il tablet c’è stata un’evoluzione tecnologica oppure un passo indietro a livello educativo?

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