Maria Sole Sanasi d'Arpe Luigi Comencini letteraf

Maria Sole Sanasi d’Arpe: Comencini faceva parlare le facce dei bambini

Maria Sole Sanasi d'Arpe Luigi Comencini letteraf

Maria Sole Sanasi d’Arpe ci fa scoprire il libro di Luigi Comencini “Davvero un bel mestiere!” grazie ad un articolo pubblicato su cinquantamila.it, dal titolo “Il regista-fanciullo che faceva parlare le facce dei bambini”.

Il libro è l’autobiografia del regista, pubblicata postuma, in cui Comencini racconta l’infanzia, gli esordi della sua carriera e le tappe significative della sua attività di regista.

“Si parte dall’infanzia «delicata e gentile» – scrive Maria Sole – per volere di una madre molto presente e a tratti oppressiva nel suo affetto. Il tempo è trascorso nella campagna francese. Lui è un salodiano solitario al quale i compagni strappavano le ghette e «che il giovedì non andava a scuola, andava al cinema», sua personale forma di trasgressione, che attenua finalmente le ansie monopolizzandone l’attenzione”.

Il Comencini cittadino europeo, poi universitario a Milano che trascorre da solo a passeggiare le domeniche, ora post neorealista italiano a Roma che s’affaccia dall’Hotel de la Ville, incontra Carlo Ponti.

Dopo il film Proibito rubare, si reca a Napoli per girare il primo lungometraggio Bambini in città, “tentando di «rompere quel muro di verità tradita, quel falso realismo che invadeva il cinema italiano, dalle risaie ai pescatori siciliani»”.

“È apprezzato all’estero – afferma ancora Sanasi d’Arpe – grazie all’unica cosa vera: le facce dei ragazzini che parlavano da sole, ma non vuol fare un cinema di denuncia, piuttosto concretizzare sullo schermo «un’irrealtà che sembra vera», come definisce Mario Soldati il suo film Persiane chiuse del 1950. È sull’onda d’allegria che travolge il successo di Pane, amore e fantasia (amore fu aggiunto in ultimo, per scaramanzia), che comincia a prendere forma l’idea de La finestra sul Luna Park: la storia di un bambino con un padre assente che se ne sceglie un altro, cui segue la telefonata di Andreotti e le modifiche impostegli da Monsignor Angelicchio”.

“Realizza Tutti a casa, «un film che funziona» – aggiunge – e subito dopo La ragazza di Bube con Claudia Cardinale, voluto da Comencini in maniera insolitamente ostinata rispetto all’indole dubbiosa, grazie all’analogia tra l’amore di Bube per Mara e quello con sua moglie Giulia”.

L’attenzione è sempre indirizzata al pubblico al quale egli si rivolge direttamente attraverso la cinepresa, con il fine di suscitare emozioni autentiche nello spettatore, quelle stesse emozioni da cui è ogni volta capace di attingere nuove idee.

“Questa capacità – osserva Sanasi -, il dono innato della comunicazione, rende il suo modus operandi accessibile a ogni livello, seppur restando incompreso a lungo dalla maggioranza dei critici italiani, proprio come il suo bambino nel film omonimo. Film durante le cui riprese, egli avverte «una certa mescolanza tra la felicità domestica e quella che fioriva sul set» fiorentino. Il successo del suo Casanova, arriva dalla Francia, che «lo considera un artista», mentre a sua detta in Italia è «un artigiano con qualche sprazzo felice» ma soprattutto «il regista dei bambini»: per Comencini, il più grande spettacolo del mondo, che fanno della strada la loro arena gratuitamente e i protagonisti della serie/inchiesta del 1970 I bambini e noi, in seguito alla quale, uno degli intervistati, otterrà la parte di Lucignolo ne Le avventure di Pinocchio (1972)”.

I film che vedono Luigi Comencini dietro la macchina da presa non finiscono mai, da Delitto d’amore con Stefania Sandrelli, si passa a Lo scopone scientifico con Sordi e Silvana Mangano, La donna della domenica con Mastroianni e poi Cuore, l’adattamento del romanzo di De Amicis in sei puntate per la Rai.

“Non riesce a godere appieno – dice Maria Sole – del suo successo nei due anni successivi, «soffre troppo senza cinema»: ritrova energia e passione con La storia del 1984, lugubre scorcio su San Lorenzo a Roma negli anni Quaranta, tratto dal romanzo di Elsa Morante. Comencini ha settant’anni e con Gian Maria Volonté è la volta de Il ragazzo di Calabria, un successo per entrambi”.

«Era proprio un bel mestiere!» è l’esclamazione che chiude l’autobiografia, ma a chiudere il libro è un’intervista inaspettata, “un’intima intervista padre-figlia – conclude Sanasi – condotta appunto da Cristina Comencini, anche lei regista di fama internazionale, ripercorre con autenticità tutti gli aspetti inespressi della sua vita, dei suoi film, dei suoi progetti. La confidenziale tenerezza che può permettersi toni tenui e al contempo aspri nelle domande rivoltegli, è soltanto quella che c’è tra padre e figlia, che fanno lo stesso mestiere, proprio un bel mestiere”.

donne che lavorano nel cinema

Donne che lavorano nel cinema, un database per promuvere il talento

donne che lavorano nel cinema

Illuminatrix è un collettivo femminile di donne che lavorano nel cinema e ha appena lanciato un nuovo database, tutto in rosa, per promuovere il talento cinematografico femminile nel Regno Unito.

Il nuovo database riunisce tutti i talenti del cinema al femminile e mette in contatto le donne che lavorano nel mondo cinematografico e le figure dell’industria del cinema che assumono per la produzione dei film.

Il gruppo è nato per affermare un’uguaglianza di genere che nell’industria cinematografica britannica è ancora molto lontana dall’essere raggiunta. I dati mostrano che nel campo del cinema in Inghilterra – ma ci sentiamo di dire che si tratta di una questione generalizzata – la rappresentazione femminile è molto scarsa. Solo il 7% dei film britannici è diretto da una donna anche se in altre discipline la presenza femminile è più nutrita.

L’obiettivo di Illuminatrix è rappresentare il talento femminile e proporlo all’industria del cinema creando contatti e collaborazioni allo scopo di raggiungere una parità nelle possibilità lavorative nel settore tramite eventi, laboratori e l’uso di piattaforme social.

Il lavoro dell’associazione si è già guadagnato il plauso e il supporto di Women in Film and Television UK, dei BAFTA e della British Society of Cinematographers (BSC) e ha già organizzato una giornata di eventi in occasione del Camerimage International Film Festival of Cinematography in Polonia il prossimo 18 Novembre. Il presidente della BSC ha commentato:

“Riuscire nel settore cinematogrfico richiede capacità, audacia e tenacia. Non dovrebbe mai dipendere dal genere o dalla razza. Dunque accolgo con favore l’iniziativa di Illuminatrix nel promuovere alcune delle migliori donne nel cinema. È la prova che il talento c’è. Adesso è il momento di smettere di parlare di uguaglianza e di metterla in pratica. Produttori, registi, tutte le figure del cinema ascoltino, aprano gli occhi e agiscano correttamente.”

Poetesse

Poetesse, la poesia al femminile al MIC di Milano

Poetesse

Poetesse che hanno vissuto la loro vita al margine oppure al massimo, attraversando con dolore ed esaltazione la passione, la bellezza, anche le brutture del mondo e lo hanno poi raccontato con versi vibranti, dolenti, luminosi o ombrosi: sono le protagoniste di una bella rassegna organizzata dal 3 al 19 Maggio al Museo Interattivo del Cinema di Milano.

La kermesse cinematografica racconta alcune delle poetesse più influenti della poesia internazionale con un’attenzione particolare alla figura, quasi dimenticata, di Antonia Pozzi. A lei è dedicata la proiezione del 6 Maggio alla quale sarà presente anche il regista per un dibattito con il pubblico in sala.

Ad aprire la rassegna saà la biopic su Sylvia Plath, anima tormentata e suicida. Ad Antonia Pozzi sono dedicati un film ma anche un documentario presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Un altro documentario ci accompagna attraverso la vita irta di difficoltà di Alda Merini con filmati e immagini di repertorio e viste dei Navigli, dove la poetessa visse.

Da non perdere l’appuntamento con il film Poetry, un dolente e intenso racconto sulla ricerca della bellezza di una badante ammalata di Alzheimer che trova rifugio nella poesia. Tutti gli incontri della manifestazione a seguire.

Martedì 3 maggio
h 17.00 Sylvia
Christine Jeffs, UK, 2003, 110’ con Gwyneth Paltrow e Daniel Craig.
La storia della relazione tra il poeta Ted Hughes e la poetessa Sylvia Plath.

Mercoledì 4 maggio
h 17.00 Antonia
Ferdinando Cito Filomarino, Italia, 2015, 96’ con Linda Caridi e Filippo Dini.
Ritratto della poetessa Antonia Pozzi, vissuta a Milano durante il ventennio fascista e morta suicida nel 1938 a 26 anni.

Giovedì 5 maggio
h 15.00 Poesia che mi guardi
Marina Spada, Italia, 2009, 57’
Una rivisitazione dell’opera di Antonia Pozzi attraverso la lettura di alcuni suoi testi, di home- movies che la ritraggono in scene di vita quotidiana e di fotografie in bianco e nero.

Venerdì 6 maggio
h 19.00 Antonia
Ferdinando Cito Filomarino, Italia, 2015, 96’ con Linda Caridi e Filippo Dini. Replica
Presente in sala il regista Ferdinando Cito Filomarino

Sabato 7 maggio
h 17.00 La pazza della porta accanto
Antonietta De Lillo, Italia, 2013, 52’.
Un intenso (auto)ritratto di Alda Merini.

Domenica 8 maggio
h 17.00 Antonia
Ferdinando Cito Filomarino, Italia, 2015, 96’ con Linda Caridi e Filippo Dini. Replica

h 19.00 Poetry
Chang-Dong Lee, Corea del sud, 2010, 134’ con Yoon Jeong-hee e Da-wit Lee.
Una storia profonda di una donna anziana in cerca della poesia nella sua vita.

Martedì 10 maggio
h 17.00 Amelia Rosselli… e l’assillo è rima
Rosaria Lo Russo e Stella Savino, Italia, 2005, 53’
Il racconto della vita di Amelia Rosselli, una delle più grandi e originali voci della poesia italiana.

Mercoledì 11 maggio
h 15 La pazza della porta accanto
Antonietta De Lillo, Italia, 2013, 52’.
Replica

h 17.00 Antonia
Ferdinando Cito Filomarino, Italia, 2015, 96’ con Linda Caridi e Filippo Dini. Replica

Venerdì 13 maggio
h 17.15 Antonia
Ferdinando Cito Filomarino, Italia, 2015, 96’ con Linda Caridi e Filippo Dini. Replica

h 19.00 Sylvia
Christine Jeffs, UK, 2003, 110’ con Gwyneth Paltrow e Daniel Craig. Replica

Sabato 14 maggio
h 17.15 Poetry
Chang-Dong Lee, Corea del sud, 2010, 134’ con Yoon Jeong-hee e Da-wit Lee. Replica

Domenica 15 maggio
h 17.00 Antonia
Ferdinando Cito Filomarino, Italia, 2015, 96’ con Linda Caridi e Filippo Dini. Replica

Martedì 17 maggio
h 17.00 Amelia Rosselli…e l’assillo è rima
Rosaria Lo Russo e Stella Savino, Italia, 2005, 53’. Replica

Giovedì 19 maggio
h 15.00 La pazza della porta accanto
Antonietta De Lillo, Italia, 2013, 52’. Replica

Firenze e gli Uffizi, il film arriva nelle sale italiane

firenze-uffizi-sky

Dopo il successo cinematografico internazionale di “Musei Vaticani 3D”, classificatosi come il contenuto d’arte più visto nella storia del cinema nel mondo, distribuito in 60 paesi e 2.000 sale cinematografiche per oltre 225 mila spettatori, Sky 3D presenta FIRENZE E GLI UFFIZI 3D/4K – VIAGGIO NEL CUORE DEL RINASCIMENTO”, la sua nuova grande produzione, realizzata in collaborazione con Sky Arte HD, Nexo Digital e Magnitudo Film, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Comune di Firenze e con il sostegno di Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Sono 60 ad oggi i Paesi in cui in cui è prevista la release cinematografica del film, tra cui Inghilterra, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Scandinavia, USA, Canada, Colombia, Messico, Perù, Cile, Corea, Giappone, Australia, Nuova Zelanda, Est Europeo.

Firenze e gli Uffizi 3D/4K’ è un viaggio multidimensionale nel Rinascimento Fiorentino attraverso le sue bellezze più rappresentative. A parlare sono le opere stesse e lo fanno con tutta la potenza della loro straordinaria bellezza esaltata dalla visione in tre dimensioni.

Gli spettatori saranno coinvolti da una visione con punti di vista inediti e riprese sorprendenti. Il film attraversa i luoghi simbolo del museo a cielo aperto che è la città di Firenze con oltre 10 location museali e 150 opere d’arte mostrate su grande schermo. Dalla Cappella Brancacci con gli affreschi di Masolino e Masaccio al Museo del Bargello, che ospita il David di Donatello; da S. Maria del Fiore con le sue sfavillanti vetrate e la Cupola del Brunelleschi a Palazzo Medici; da Piazza della Signoria a Palazzo Vecchio sino alla Galleria dell’Accademia, che custodisce il David di Michelangelo.

Cuore del film è naturalmente la Galleria degli Uffizi: gli spettatori potranno accedere all’interno della Tribuna e Antonio Natali (direttore della Galleria dal 2006 al 2015) ci accompagnerà tra le opere con “l’auspicio che si entri agli Uffizi con l’idea di conoscere e non di sbalordire. Conoscere un’opera d’arte vuol dire leggerla come si fa con un testo poetico, come un componimento letterario.”

Una perla di Firenze e gli Uffizi 3D/4K sarà costituita dallo svelamento del restauro in corso dell’Adorazione dei Magi di Leonardo, assente dagli Uffizi dal 2011. Il soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, Marco Ciatti, racconterà i risultati delle analisi e fornirà inediti approfondimenti su elementi comparsi durante il restauro oltre che interessanti dettagli sulle tecniche utilizzate.

Ad arricchire il film, spettacolari immagini aeree della città, realizzate grazie all’utilizzo di un elicottero e un drone e riprese esclusive in luoghi o punti di vista inediti, come la Cupola del Brunelleschi e Piazza della Signoria ripresa all’alba, deserta, in tutta la sua magnificenza. E ancora il David di Michelangelo, con esclusive riprese frontali e da distanza ravvicinata. Ulteriore aspetto inedito del film, che contribuisce all’efficacia ed esclusività della narrazione e dell’esperienza visiva, è rappresentato dalle più evolute tecniche di modeling e dimensionalizzazione che consentono letteralmente di ‘entrare’ nei dipinti e dalle ricostruzioni grafiche 3D della Galleria degli Uffizi e della Cupola del Brunelleschi, quest’ultima a partire dai disegni originali custoditi nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi .

Tertio Millennio Film Fest, al via la diciannovesima edizione

TertioMillennioFF_Film_

Sarà inaugurata domenica 25 ottobre 2015 la 19. edizione del Tertio Millennio Film Fest, rassegna della Fondazione Ente dello Spettacolo, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura, il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e le Comunità cattolica, protestante, ebraica e musulmana.

Concerto inaugurale

La XIX edizione del Festival sarà inaugurata dal Concerto Dialogo in musica, domenica 25 ottobre alle ore 18.00 alla Casa del Cinema a Villa Borghese, che avrà come protagonisti musicisti di diverse culture, proposti dalle Comunità religiose coinvolte. Presentato da Lorena Bianchetti (Giornalista e conduttrice di A Sua Immagine, Rai Uno), il concerto sarà un momento di incontro e condivisione di tradizioni e sonorità delle Comunità religiose, per un’occasione di festa e dialogo.

La rassegna

Più di 30 film tra anteprime, eventi speciali e incontri con gli autori compongono il programma della nuova edizione del Tertio Millennio Film Fest che sarà aperto lunedì 26 ottobre alle ore 20.30 alla Casa del Cinema dal film cinese Behemoth (Beixi moshou) di Zhao Liang, che per l’occasione interverrà alla proiezione. Il film rivelazione alla 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, si è aggiudicato il Premio SIGNIS. 

 Behemoth sarà preceduto dalla proiezione di Un mondo fragile (Land and Shade) di César Augusto Acevedo e dai cortometraggi Acqua, Cibo, Dio di Lia Beltrami e Marco Pisano, un progetto promosso dal Pontificio Consiglio Cor Unum.

 Appuntamenti

Martedì 27 ottobre alla Casa del Cinema, l’anteprima esclusiva di alcune immagini di Chiamatemi Francesco di Daniele Luchetti sulla vita di papa Francesco con la partecipazione del produttore Pietro Valsecchi (AD Taodue) e di Giorgio Grignaffini (Direttore Editoriale Taodue). 

Sempre martedì 27 ottobre al Cinema Trevi, si terrà la proiezione del film Sport, opera collettiva di registi israeliani e palestinesi. Alla proiezione sarà presente uno degli autori.

Seguirà la proiezione del film Loin des hommes di David Oelhoffen, in Concorso alla 71. Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, vincitore dei premi SIGNIS e INTERFILM, mai uscito in sala in Italia.

Mercoledì 28 ottobre, si terrà l’anteprima di Kreuzweg – Le stazioni della fede (Kreuzweg) di Dietrich Brüggemannfilm vincitore dell’Orso d’argento per la migliore sceneggiatura e Premio della giuria ecumenica al 64. Festival di Berlino, in sala dal 29 ottobre. L’evento sarà preceduto dalla proiezione di Pitza e datteri di Fariborz Kamkari, alla presenza del regista e della produttrice Adriana Chiesa. 

Ancora mercoledì 28 ottobre al Cinema Trevi si terrà l’anteprima di Dio esiste e vive a Bruxelles (Le tout nouveau Testament) di Jaco Van Dormael, presentato alla 47. Quinzaine des Réalisateurs (Cannes, 2015) e candidato per il Belgio come Miglior Film in lingua straniera agli 88. Academy Awards | Oscar. 

Giovedì 29 ottobre, incontro con il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf, Premio Robert Bresson 2015, che presenterà The Tenant, inedito in Italia, insieme al documentario Daddy’s School di cui il cineasta è il protagonista.

Evento speciale per il film cubano Condotta di Ernesto Daranas, sempre alla Casa del Cinema, mentre al Cinema Trevi si terrà la proiezione speciale di Hadji Sha, diretto da Zamani Esmati. 

Venerdì 30 ottobre si terrà l’incontro con Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, autori del documentario L’Infinita Fabbrica del Duomo, presentato alla 68. edizione del Festival del film Locarno, che per l’occasione mostreranno in anteprima i primi minuti del film.  A seguire la proiezione del cortometraggio Il Miracolo, prima produzione della divisione Factory della Fondazione Ente dello Spettacolo.

Come da tradizione, nell’ambito del Tertio Millennio Film Fest verranno assegnati gli RdC Awards, storici riconoscimenti della Fondazione Ente dello Spettacolo e della «Rivista del Cinematografo» attribuiti ogni anno a protagonisti del mondo del cinema, della televisione e della cultura. I premi – firmati Tiffany – saranno consegnati venerdì 30 ottobre ore 20.30 nel corso di una serata di gala, condotta da Fabio Falzone (Giornalista e critico cinematografico TV2000).

Sabato 31 ottobre la rassegna si chiuderà al Cinema Trevi con alcune proiezioni speciali e con l’incontro con gli autori di Permesso di soggiorno, Edoardo De Angelis, Guido Lombardi e Francesco Prisco, con le prime immagini del film in esclusiva.

Festival del Cinema Vintage, torna a Roma il 7 ed 8 Novembre

festival-cinema-vintage-roma

Si tiene a Roma il 7 e l’8 novembre 2015 al Cinema Trevi (vicolo del Puttarello, 25), a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, la Quarta edizione del Festival di Cinema vintageIl gusto della memoria,” rassegna di film ispirati alle immagini d’archivio il cui tema di quest’anno è “La Storia dal Basso”. Attraverso le immagini presenti sull’archivio Nos Archives (che custodisce in full HD 25mila filmati realizzati tra il 1922 ed il 1984 girati in formato ridotto 8mm, 9,5mm, 16mm, 17,5mm e Super8) registi, studenti di scuole di cinema, studenti dei licei raccontano la Storia da un punto di vista alternativo a quello ufficiale.

Diretto dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani e dall’artista Manuel Kleidman, il festival ha ottenuto quest’anno il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e avrà come presidente di giuria il regista Pupi Avati. La giuria è anche formata da Roger Odin, professore emerito di Scienze dell’informazione e della comunicazione all’Università Paris III Sorbonne Nouvelle; Marco Giusticritico cinematografico, saggista, autore televisivo e regista; Enrico BufaliniDirettore dell’Archivio Storico dell’Istituto LuceManuel Kleidman, decoratore di teatro, creatore di marionette e carri teatrali, pittore, incisore su legno e bronzo, collezionista ed esperto in arte palestinese; Anaïs la Rocca, regista e art director e  Alessio Santoni, fonico e tecnico del suono. Per il secondo anno consecutivo sarà di scena il contest Junior, dedicato a agli studenti under 18 delle scuole medie e superiori, che dovranno presentare una storia anche inventata utilizzando i materiali cinematografici realizzati dal 1922 al 1970, presenti in nosarchives.com e nell’archivio dell’Istituto Luce

Programmazione

Sabato 7 novembre sarà proiettato, tra gli altri, il documentario di Alessandro Piva, Pasta Nera, che, attraverso rari filmati e fotografie d’archivio, racconta uno dei migliori esempi di solidarietà tra Nord e Sud del nostro Paese, nell’immediato Dopoguerra. Domenica 8 novembre, invece, due proiezioni  accompagneranno i film in concorso: un film inedito ritrovato dai direttori del festival, firmato da Carlo Ludovico Bragaglia e il documentario di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani, Registro di classe, che attraverso immagini d’archivio, racconta la scuola italiana dal 1900 al 1960.
Il contest del festival è articolato in tre sezioni: Fiction, per cortometraggi della durata massima di 12 minuti; Documentari, per opere di reportage o di docufiction della durata massima di 30 minuti e infine la sezione Pubblicità, dedicata a spot pubblicitari per prodotti attuali o vintage, della durata massima di 45 secondi. Tutti i lavori contengono almeno il 60% di immagini d’archivio.

Il 2015 è l’anno dei grandi anniversari: il centenario dell’ingresso italiano nella Grande Guerra, i 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ma anche i 50 anni dalla prima passeggiata spaziale e i 40 dalla nascita di Microsoft. Che documenti ci faranno rivivere questi eventi? La storia ufficiale ci offrirà sicuramente bellissimi film e approfondimenti. Ma cosa sappiamo degli uomini in trincea nel 1917? Come si viveva a Roma nel 1945? Chi ricorda i colori delle divise dei nazisti a passeggio per le città italiane? E quante limonate sono state consumate ascoltando la radiocronaca della prima passeggiata lunare? La Storia ora si può raccontare anche grazie alle immagini che i privati hanno lasciato in custodia a nosarchives.com, foto e filmini amatoriali, sottolinea la direzione artistica.

Il festival, fondato e diretto dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani e dall’artista Manuel Kleidman è organizzato dall’Associazione per la salvaguardia della memoria filmica amatoriale Come Eravamo, in collaborazione con l’archivio di cinema amatoriale nosarchives.com. Un evento unico, ispirato dall’opera di salvaguardia della memoria dell’archivio nosarchives, che possiede, restaura e digitalizza secondo i più innovati dispositivi dagherrotipi, negativi su vetro, diapositive, Polaroid, filmini familiari e di viaggi e di fatto costituisce il primo archivio mondiale di video ed immagini amatoriali. Il portale ospita più di 25mila filmati e un innumerevole repertorio di immagini che hanno fatto la Storia del Ventesimo secolo.

DonnaFugataFilmFestival, al via la 7 Edizione

donnafugata-film-festival

Con le performances tribali dei Tamburi di Harmattan e quelle poetiche delle Notti di Zima, oltre alla programmazione dei primi corti realizzati da autori siciliani, e alla copia restaurata del classico La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock, si giunge all’inaugurazione della VII edizione del DonnaFugataFilmFestival – L’isola come set nella suggestiva location del Castello di Donnafugata (Ragusa).

Organizzato dal Cinestudio Groucho Marx e la Fondazione degli Archi, in collaborazione con la Fondazione Gesualdo Bufalino e Archinet Srl, il festival si snoderà dal 14 agosto fino a domenica 23 agosto. Patrocinato dalla Città di Ragusa, il DFFF nasce dalla singolare vocazione del Castello di Donnafugata come luogo naturaliter cinematografico, più volte utilizzato dal cinema come spettacolare set, da ultimo Matteo Garrone in Tale of Tales.

La sezione più densa di eventi  è lo ZodiacFilmFest: un’idea eccentrica per favorire un excursus cinematografico attraverso l’alfabeto delle stelle. Il direttore artistico Salvatore Schembari ha tenuto a mettere in evidenza cineasti del calibro di Stanley Kubrick o Alfred Hitchcock. Proprio al mago del brivido saranno dedicati vari omaggi, da quello iniziale ad alcune incursioni nel suo periodo inglese, all’interno di un segmento composito tutto destinato ai film muti  chiamato ll ruggito del leonefilm muti della MGM. A seguire, nello stesso schermo dell’Arena del Castello, Una notte da leoni, commedie “indimenticabili” in cui sono coinvolti protagonisti del segno come Blake Edwards o John Landis.

Non meno complesso il programma serale dell’Arena del Fossato dove si succederanno la striscia chiamata La fossa dei leoni, tutta dedicata a drammatici confronti, e Hic sunt leones, in cui invece i film racconteranno incontri importanti, come quello tra Sean Penn e Madonna (Shangai Surprise), Antonio Banderas e Melanie Griffith (Two Much), Wenders e la Bausch in Pina, tra David O’Russell e Jennifer Lawrence (American Hustle), Cameron e Schwarzenegger nel primo Terminator, Roman Polanski e il suo sceneggiatore feticcio Gérard Brach in Repulsion, Daniele Luchetti e il suo primo produttore Nanni Moretti, poi protagonista nel successivo Il portaborse, Sam Mendes e Kevin Spacey in American Beauty, per finire con Hitchcock, in cui viene tratteggiato il rapporto tra il grande regista inglese e la moglie Alma Reville.

Ma il momento clou del DFFF è certamente nel Cortile Grande del Castello, in cui si succederanno numerosi ospiti, presentati da un volto noto al pubblico cinematografico e televisivo, l’attore Claudio Botosso.

Il programma

Lunedì 17 sarà la volta del palermitano Gaetano Di Lorenzo, autore dell’interessante doc A proposito di Franco (prodotto dalla Arknoah di Francesco Torre) sul regista siciliano Franco Indovina, scomparso precocemente, nell’ambito della sezione L’isola come set, che dà il sottotitolo all’intero Festival. Privilegiando il binomio Sicilia & Cinema, dalla sua primitiva storia produttiva fino alla cinematografia contemporanea, con uno sguardo attento e curioso verso le nuove piattaforme delle arti visive nate in Sicilia, la sezione ospiterà alcuni tra i principali filmmaker isolani. Tra essi, Alessandro Aiello, Sebastiano Pennisi, Vincenzo Cascone, Alessandro De Filippo, senza dimenticare i protagonisti della Maratona di San Berillo, nella notte del 20 agosto: quattro doc – rispettivamente di Elena Russo, Carlo Lo Giudice, Edoardo Morabito, Maria Arena – e un film (Più buio di mezzanotte, di Sebastiano Riso) per raccontare, da punti di vista molteplici, lo sventramento e la vita tormentata dello storico quartiere di Catania che ispirò la scrittrice Goliarda Sapienza.

Sono siciliani i due ospiti di martedì 18: il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì, di cui verrà proiettato La buca (protagonisti Sergio Castellitto e Rocco Papaleo, anche loro appartenenti al segno) e l’attore Alessio Vassallo, di casa nel Ragusano dopo l’interpretazione di Mimì Augello nel Giovane Montalbano, e di recente brillante protagonista del divertente Fino a qui tutto bene. Tutta dedicata alla critica la serata del 19, con una breve intervista filmata ad Alberto Farassino, e un più lungo doc dedicato al siciliano Lino Miccichè dai figli, il regista Francesco e il produttore Andrea, da poco presidente del NuovoImaie (di cui si parlerà nel consueto spazio preserale). Ricordando due critici entrambi grandi estimatori del primo Moretti, sarà inevitabile chiudere la serata con l’esordio del maestro romano Io sono un autarchico, nel giorno del suo 62mo compleanno.

La serata di venerdì 21 i doc Il sogno di Medea di Vincenzo Cascone (dedicato a Giovanni Robustelli), e Il gesto delle mani di Francesco Clerici ci ricordano che il DFFF nasce in una terra di grande vocazione pittorica e affida sempre a importanti artisti i manifesti del Festival: in questa edizione i tre pittori Giovanni La Cognata, Arturo Barbante  e Salvo Catania Zingali. A queste mostre si aggiungeranno “Geografie del cuore” di Fabio Salafia e “Trasmutazione” di Almacesco. La serata sarà aperta dal doc Lo stato brado di Carlo Lo Giudice e chiusa dal poco noto Hollywood Confidential del regista e critico “leone” Peter Bogdanovich, a novembre nelle sale italiane con l’esilarante Tutto può accadere a Broadway.

Infine, sabato 22 agosto, prima dell’appendice domenicale con la maratona Kubrick, l’ultimo ospite del DFFF sarà l’attore Massimo Wertmüller, che presenterà il corto Ad arte prima del singolare Esercizi di stile – rimasto inedito nelle sale italiane dopo la prima al Festival di Venezia 1996 – quattordici episodi ispirati a Queneau, e diretti da vari registi, omaggiando tutti i generi cinematografici. Assai più che un esercizio di stile si può considerare il film di chiusura Boyhood.

Foto | press DFFF

Cinema e amore, le più belle commedie romantiche

colazione-da-tiffany_audreyhepburn

Vi è mai capitato di sentirvi dentro un film? Esatto, proprio il destreggiarsi tra coincidenze e déjà vu come trasportati da una corrente fredda chiamata vita.

A me capita spesso e questo è uno di quei momenti. Se dovessi scegliere una pellicola rappresentativa, sarebbe Mangia Prega e Ama di Ryan Murphy. Un film sincero quanto imperfetto – non a caso il caro Murphy è noto principalmente per aver diretto serie tv di successo- che prende forma con la presenza di Julia Roberts, bellezza senza tempo.

Uno di quei film che, noi donne, rivedremmo infinite volte tra delusioni amorose, incertezze economiche e bilance beffarde.

Sulle note di Kryptonite della cantante britannica Rox, ho deciso di stilare la classifica delle più belle commedie romantiche, secondo un ordine puramente cronologico. Le dieci pellicole che, da sempre, fanno parte del mio Kit di Sopravvivenza. Buona visione!

1. Accadde una notte

Diretto da Frank Capra nel 1934 ed interpretato da Clark Gable e Claudette Colbert, vinse i cinque maggiori premi Oscar: miglior film, regia, sceneggiatura, attore protagonista e attrice protagonista.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=Pmhx8cVl5D0]

2. Pane amore e…

Diretto da Dino Risi nel 1955, il film è interpretato da Vittorio De Sica, Sophia Loren e un’immensa Tina Pica.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=MaDY1DGQVio]

3. A qualcuno piace caldo

Diretto da Billy Wilder nel 1959, è interpretato da Marilyn Monroe, Tony Curtis e Jack Lemmon.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=c50FB8KpjNw]

4. Colazione da Tiffany

Diretto da Blake Edwards nel 1961 ed interpretato da Audrey Hepburn e George Peppard, è tratto dall’omonimo romanzo di Truman Capote.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=HPp5zHxAinE]

5. Scusate il ritardo

Diretto ed interpretato da Massimo Troisi nel 1983, gode della partecipazione di Lello Arena e Giuliana De Sio.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=wEFGb61JkWs]

6. Pretty woman

Diretto da Garry Marshall nel 1990 ed interpretato da Julia Roberts e Richard Gere, è considerato uno dei film più popolari di tutti i tempi.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=MURsWx-O35Y]

7. Il favoloso mondo di Amelie

Scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet nel 2001, è interpretato da Audrey Tautou e Mathieu Kassovitz.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=R5ATnTvqNLQ]

8. Love actually

Scritto e diretto da Richard Curtis nel 2003, gode di un ricco cast: Hugh Grant, Colin Firth, Emma Thompson, Sienna Guillory, Liam Neeson, Alan Rickman, Bill Nighy, Keira Knightley, Martin Freeman, Andrew Lincoln, Laura Linney, Rowan Atkinson e Thomas Sangster.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=l8XVQESsHlQ]

9. 500 giorni insieme

Diretto da Marc Webb, la pellicola vede come protagonisti Zooey Deschanel e Joseph Gordon-Levitt.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=lUT-GW4VtEc]

10. Mangia prega ama

Diretto da Ryan Murphy nel 2010, il film è basato sul libro autobiografico di Elizabeth Gilbert Mangia, prega, ama – Una donna cerca la felicità. Protagonisti del film sono Julia Roberts, Javier Bardem, James Franco, Billy Crudup e Richard Jenkins.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=kKuOCxx3H68]

Ringrazio Fabiola Palumbo per il prezioso contributo durante la selezione.