corpo delle donne in gravidanza

Il corpo delle donne in gravidanza

corpo delle donne in gravidanza

Chi ha già affrontato una gravidanza o si trova in questo momento incinta avrà ricevuto senz’altro qualche commento sul proprio corpo: hai messo troppo peso, sei rimasta troppo magra, che pancia piccola, faresti meglio a non andare più in palestra. E decine di altri consigli non richiesti sul proprio corpo.

Il risultato è che la bellezza di un corpo in gravidanza che cambia, e lo fa ciascuno a modo suo, viene surclassata da una pletora di commenti e suggerimenti non richiesti e spesso sgradevoli su un aspetto molto personale della propria vita.

Ciò dimostra che il problema della percezione del corpo femminile non riguarda soltanto l’adesione ai canoni di bellezza distorti rappresentati dalle modelle. Anche le donne incinte, se non corrispondono ad un’idea socialmente condivisa, vengono criticate e indotte a vergognarsi del proprio corpo.

È la riflessione che ha fatto Brittany Aäe, atleta e scalatrice che ha continuato ad allenarsi durante la gravidanza e ha ricevuto critiche negative sul proprio corpo. Lo stesso è avvenuto a Tess Holliday, modella plus-size dal fisico completamente diverso: anche lei è stata giudicata per il suo corpo, ritenuto scorretto per una donna in gravidanza.

Ma esiste un corpo più giusto di un altro? Naturalmente no e per inviare un messaggio positivo a tutte le donne, Brittany e Tess hanno condiviso un’immagine della propria pancia a 39 settimane. Nessuna donna deve vergognarsi del proprio corpo in gravidanza. In un’intervista, Brittany ha raccontato:

“Sia io che Tess siamo state messe in imbarazzo per la nostra taglia, lei per la sua rotondità, io per la mia magrezza. Perché la nostra società si ritiene in diritto di giudicare il corpo delle altre donne quando non aderisce ad un falso canone di normalità? […] Impariamo a tenere per noi i nostri giudizi, la gravidanza è già un momento delicato senza doversi vergognare del proprio corpo. […] Il mio corpo non è solo un contenitore per il feto.”

Incoraggiate da queste dichiarazioni, molte donne hanno manifestato nei commenti il proprio disagio e il proprio disappunto: “quello che conta è che il bambino stia bene” dice una, subito rincalzata da un’altra che afferma “le persone hanno sempre commentato la mia taglia durante la gravidanza. Quel che conta è la salute del bambino.”

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Virus Zika, pericoloso per le donne in gravidanza?

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Che cos’è il virus Zika? E soprattutto si può prevenire? E ancora, è pericoloso per le donne in gravidanza? Cerchiamo di raccogliere quante più informazioni possibili sul virus che sta impaurendo l’Italia e l’Europa intera proprio in questi giorni.

Espianto delle ovaie a 13 anni, a 27 diventa mamma

espianto delle ovaie

Per la prima volta un espianto delle ovaie durante la pubertà, poi reimpiantato a distanza di tempo in età adulta. ha permesso ad una donna di avere un bambino contro ogni previsione iniziale. La donna infatti era malata sin dall’infanzia e le cure a cui avrebbe dovuto sottoporsi avrebbero azzerato la sua capacità di riprodursi.

La ragazza protagonista della bella storia è stata sottoposta a espianto all’età di soli 13 anni con la speranza di poter riutilizzare l’ovaia in età adulta. Una delle ovaie dunque è stata parzialmente rimossa e congelata mentre la ragazza, affetta da una anemia drepanocitica, si sottoponeva alle cure previste passando attraverso un trapianto di midollo e la chemioterapia, un trattamento che rischia di danneggiare irrimediabilmente ovaie e fertilità.

Dieci anni dopo l’ovaia è stata reimpiantata e la ragazza ha ricominciato a ovulare riuscendo a restare incinta e a diventare mamma a 27 anni. La notizia arriva dal Belgio, dove un team di medici ha effettuato l’espianto e poi il reimpianto dell’ovaia pubblicando i risultati dello studio sulla rivista scientifica Human Reproduction.

È la prima volta che un intervento simile ha successo perché è anche il primo caso di espianto in età così giovane, appena dopo l’ingresso nella pubertà. Altre donne infatti hanno subito l’espianto e poi il reimpianto di parti di un’ovaia, restando incinte e portando a compimento una gravidanza, ma in età più avanzata.

I medici credono di poter anticipare ancora l’operazione, effettuandola anche su bambine che non sono ancora entrate in pubertà e minimizzando ulteriormente il rischio di danneggiamento delle ovaie in caso di patologie o terapie aggressive.

Photo Credits | 2nix Studio / Shutterstock.com

Manichini di adolescenti incinte, il Venezuela scandalizza

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In Venezuela si cerca di aprire un dibattito su un argomento che tocca da vicino la popolazione, quello delle gravidanze in età adolescenziale. Le statistiche dicono che ogni tre minuti una ragazza rimane incinta. Ecco allora che a partire dalle abitudini di consumo si provano a cambiare i modi di fare.