emma watson libri femministi

Emma Watson, libri femministi nella metro di New York in risposta a Trump

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Da inizio Novembre Emma Watson ha lanciato sui social un’iniziativa molto bella lasciando nella metropolitana di Londra alcuni libri con tanto di dedica firmata. Ha suscitato interesse e curiosità non solo per il furtivo aggirarsi tra i tunnel della metropolitana, disseminando libri qua e là e sorprendendo le persone con la sua presenza, ma anche per la scelta dei titoli stessi.

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Si tratta di copie di “Mom & Me & Mom” di Maya Angelou, un’autrice che la Watson ha scelto di promuovere tramite il suo club del libro femminista su GoodReads e con il sostegno di Books on the Underground, un gruppo composto da persone che due volte al mese lasciano libri nella metropolitana incoraggiando chi li trova a leggerli e rimetterli in circolazione.

Fin qui la cronaca di quel che è successo in Inghilterra, opportunamente documentato e diffuso sui social network e prontamente ripreso da tutti gli attoniti fan che si sono ritrovati faccia faccia sulle scale mobili con l’amatissima Hermione Granger.

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L’attrice tuttavia non veste più da tempo i panni della giovane strega talentuosa di Harry Potter, ha invece dimostrato di essere una donna impegnata sul fronte dei diritti delle donne e la parità femminile e per la stessa causa si batte – a modo suo, e con grande garbo – anche tramite l’iniziativa del club del libro. Ma non è finita qui.

Subito dopo l’elezione di Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti d’America Emma Watson ha ritenuto necessario proseguire la sua campagna spostando l’iniziativa da Londra a NewYork. Il nuovo Presidente è stato criticato da più parti anche per alcune delle sue forti dichiarazioni a proposito delle donne ed Emma Watson ha perciò deciso di diffondere il libro già distribuito a Londra anche nella città americana.

Maya Angelou, autrice del volume nascosto qua e là tra i tunnel newyorchesi, è stata una importante figura del movimento femminista americano. Leggerla e diffonderne le idee è la migliore risposta che le donne americane possano dare alle dichiarazioni sessiste di Trump.

Photo | Emma Watson/Facebook/Twitter

club del libro femminista di emma watson

Il club del libro femminista di Emma Watson

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Emma Watson è diventata una vera icona del femminismo dopo il suo discorso alle Nazioni Unite sulla parità di genere in cui è impegnata in prima persona sul campo. Oltre ad essere una bravissima attrice, diventata celebre nel ruolo di Hermione Granger di Harry Potter che ha saputo anche superare con successo, ora fonda un club del libro femminista.

L’idea è stata lanciata su Twitter dall’attrice stessa che ha chiesto ai propri follower, oltre 20 milioni, di far parte dell’iniziativa suggerendole un nome adatto a questa nuova avventura. La reazione è stata immediata e immensa, migliaia i consigli arrivati, alcuni molto creativi e altri più arzigogolati o oscuri.

Tra chi la invitava a coinvolgere altri personaggi del mondo dello spettacolo – da Taylor Swift a JK Rowling, già invitate – e chi le suggeriva più o meno seriamente di attingere all’immaginario di Harry Potter a cui ancora la si lega, c’è stata anche qualche proposta interessante tra cui fEmmanist book club, forse il nostro preferito tra tutti.

In gallery abbiamo raccolto alcune delle reazioni più belle viste su Twitter nei giorni seguenti all’annuncio, con suggerimenti e commenti di vario genere a cui la stessa attrice si è premurata di rispondere per chiedere chiarimenti o ringraziare.

A vincere su tutte le proposte è stato il nome Our shared Shelf, è stato chiamato proprio così il club del libro per lettrici consapevoli e impegnate gestito da Emma Watson. Lo scaffale virtuale è già su Goodreads, il social network dei lettori, presentato da una lettera della stessa Watson che racconta perché ha scelto di fondare un club del libro dedicato alle letture femministe:

“Cari lettori,
come membro delle Nazioni Unite per le Donne ho iniziato a leggere molti libri e saggi sulla parità di genere, tutti quelli su cui sono riuscita a mettere le mani. C’è moltissimo materiale interessante! Divertente, d’ispirazione, triste, capace di indurre alla riflessione, di renderci più forti! Ho scoperto così tante cose che a volte mi sembra che la mia testa stia per esplodere… Ho deciso di dare vita ad un club del libro femminista per condividere quello che ho imparato e ascoltare ciò che pensate voi.”

Un libro al mese seguito da un dibattito per una settimana alla fine del mese nel quale saranno coinvolti, quando possibile, gli autori dei titoli o altre voci autorevoli sull’argomento. Un’occasione di confronto da non perdere.

Photo Credits | Denis Makarenko / Shutterstock.com e Twitter

Emma Watson, il discorso sul femminismo tenuto all’ONU

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Tutti parlano del discorso che Emma Watson ha tenuto all’ONU per il lancio della campagna He for She, progetto contro le discriminazioni di ogni genere. L’attrice, che solo pochi mesi fa era stata nominata goodwill ambassodor, ha tenuto un discorso appassionato dove invitava gli uomini a fermare l’ineguaglianza tra i sessi, con molti riferimenti alla sua vita privata e professionale.

Dopo la recente laurea in Letteratura Inglese presso la Brown University, una nuova nota di merito si aggiunge alla lunga lista della Watson, un vero e proprio modello per i giovani.

Quando avevo 8 anni, ero confusa dal fatto che mi definissero una prepotente perché volevo dirigere la recita per i nostri genitori: ma ai maschi non succedeva. Quando avevo 14 anni ho cominciato a essere trattata come un oggetto sessuale da alcuni media. Quando avevo 15 anni le mie amiche hanno cominciato a lasciare le squadre degli sport che amavano perché non volevano diventare muscolose. Quando avevo 18 anni i miei amici non erano capaci di esprimere i loro sentimenti. Ho deciso di diventare femminista e la cosa non mi sembrava complicata. Ma le mie ricerche più recenti mi hanno fatto scoprire che “femminismo” è diventata una parola impopolare. Le donne si rifiutano di identificarsi come femministe. A quanto pare sono considerata una di quelle donne le cui parole sono percepite come troppo forti, troppo aggressive contro gli uomini, persino non attraenti. Perché questa parola è diventata così scomoda?

Foto| tressugar.com

Il discorso integrale di Emma Watson all’ONU (sub ita)

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=kk7Rmz32OQM]

Emma Watson e la campagna HeforShe, l’attrice come Goodwill Ambassador delle Nazioni Unite in Uruguay

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Dopo Angelina Jolie che lotta da anni come ambasciatrice delle Nazioni Unite per i rifugiati e le vittime di guerra, è la volta della ventiquattrenne Emma Watson.

L’attrice, una delle più giovani e acclamate di Hollywood, ha partecipato in Uruguay al suo primo impegno ufficiale come ambasciatrice di buona volontà: la presentazione di HeforShe , la campagna contro la discriminazione di ogni genere.

Accolta a Montevideo dal vicepresidente dell’Uruguay Ángel Astori Saragosa, la star britannica ha preso parola per evidenziare l’importante ruolo politico della donna, offrendo tutto il suo sostegno alla petizione promossa dalle organizzazioni Cotidiano Mujer e Ciudadanías en Red y CNS Mujeres per richiedere al Parlamento uruguayano una legge sulle quote rosa, volta a garantire un’adeguata rappresentanza politica delle donne.

Dopo aver visto migliaia di giovani fan circondare il palazzo solo per vederla di persona, la bella ed emozionata Watson ha dichiarato:

Mi sono immensamente commossa nel vedere la partecipazione attiva di così tanti ragazzi fuori dal Parlamento. È per questo che sono venuta in Uruguay, per lavorare con le donne uruguaiane sfruttando la mia posizione. Voglio aiutare a fare luce su questi temi!

Foto | Marieclaire.co.uk