chanel la donna che legge

Chanel, la donna che legge: in mostra a Venezia

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Chanel cambiò il modo delle donne di pensare se stesse e questa rivoluzione partì dalla moda ma fu culturale. Per celebrare un aspetto della grande attenzione di questa donna al fermento del suo tempo, che contribuì a creare, è stata inaugurata una mostra a Venezia.

Si intitola Chanel, la donna che legge, è stata aperta al pubblico il 17 Settembre e resterà visitabile fino al prossimo 8 Gennaio presso la Galleria Internazionale di Arte Moderna negli spazi di Ca’ Pesaro.

Il percorso espositivo, che racconta la Chanel lettrice, è stato curato da Jean-Louis Froment e Gabriella Belli con la collaborazione della maison francese. È un nuovo capitolo della storia, ricca e articolata, di Mademoiselle Coco.

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Nel suo appartamento parigino di Rue Cambon 31, che oggi è anche la sede principale della maison, Coco Chanel aveva creato una ricca biblioteca. I libri hanno accompagnato tutta la sua formazione e hanno nutrito un immaginario che nel tempo è diventato fucina di idee capaci di rivoluzionare i costumi.

La nuova mostra fa parte di un percorso più ampio, si tratta infatti del settimo capitolo della serie di mostre Culture Chanel che ha già affrontato la storia di Mademoiselle Coco sotto diversi aspetti. Stavolta tocca alla lettura. L’esposizione sbarca a Venezia dopo aver girato il mondo con le altre tappe della serie, da Mosca a Shanghai, da Pechino a Canton passando per Parigi e Seoul.

Il viaggio espositivo attraversa gli autori più amati dalla couturier francese, dai classici ai contemporanei: lesse e amò Platone e Omeno, Sofocle e Virgilio, Dante e Lucrezio e ancora Cervantes, Montaigne, Mallarmé, Max Jacob e Jean Cocteau.

In mostra ci saranno fotografie di Chanel e della sua biblioteca, libri e oggetti d’arte provenienti dall’appartamento personale della stilista, inclusi gioielli e profumi. In totale 350 pezzi tracciano il ritratto di un’artista che fu anche, e prima di tutto, lettrice.

Jamais assez maigre, una modella contro l’anoressia nella moda

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Se ne parla spesso ma evidentemente non abbastanza e se alcune maison provano a proporre un ideale di bellezza fuori dagli assurdi canoni imposti dalla moda si finisce per accusarle di sfruttare la sensibilità pubblica al problema per fini pubblicitari.

Le modelle troppo magre sono una questione delicata che va affrontata a livello sociale prima che comunicativo, intervenendo alla radice sulla percezione che le donne hanno di se stesse e del proprio corpo e sull’ansia di voler aderire ad un modello che, tuttavia, viene diffuso dalla comunicazione: un cane si morde la coda.

Intanto la modella Victoire Maçon Dauxerre conduce la sua battaglia personale suscitando scalpore in Francia dove è uscito da poco il suo libro Jamais assez maigre, letteralmente mai abbastanza magra. Con la sua testimonianza attraverso il diario delle proprie disavventure nel fashion system ha riacceso i riflettori sul problema.

Notata da un talent scout ad appena 17 anni, la modella è diventata presto un volto molto richiesto. Le pressioni però sono state sin da subito fortissime, come racconta nel suo libro: il prezzo da pagare era la necessità di essere sempre più magra per rientrare nella taglia 32 che corrisponde ad una 36 italiana.

Dopo essere arrivata a pesare appena 47 chili per 178 centimetri di altezza, ed essere giunta a nutrirsi di appena due mele a pranzo prima di ogni sfilata, è caduta in depressione e ha persino tentato il suicidio.

Dopo questa devastante esperienza ha deciso di raccontare il suo calvario puntando il dito contro l’industria della moda per la quale non si è mai abbastanza magre. Il suo libro ha già venduto 50.000 copie e scosso le coscienze. Ma quanto durerà?

100 donne straordinarie

100 donne straordinarie per un libro di favole moderne

100 donne straordinarie

E se le eroine a cui ispirarsri non fossero più le principesse delle fiabe classiche ma 100 donne straordinarie che hanno cambiato il mondo? Solo loro più di molti personaggi delle favole, ormai anacronistici, a diventare l’esempio delle future generazioni. Ma anche di tutte noi.

Nasce così il progetto di un libro di favole moderne lanciato su Kickstarter Timbuktu Labs, una start-up che è già riuscita a raccogliere il triplo dei fondi necessari per lanciare l’idea trasformandola in realtà.

Non più favole che raccontano di principesse salvate da spaventosi draghi o cupe torri da splendenti principi su un cavallo bianco ma donne vere che hanno fatto qualcosa di grande, ciascuna nel proprio campo, diventando ispirazione per le bambine di oggi che nella scarpetta di cristallo capace di cambiare la vita ad una ragazza non credono più.

D’altronde ormai da tempo anche la Disney ha aggiornato le proprie principesse rendendole non fanciulle da salvare ma eroine indipendenti e forti, capaci di salvarsi da sole. Nessuna negazione della tradizione, quindi, solo la volontà di aggiornarsi proponendo modelli diversi e in linea i tempi in cui viviamo.

Il libro che nasce da questa idea si intitola “Good Night Stories for Rebel Girls” e contiene 100 storie illustrate da altrettante artiste che raccontano la vita di donne straordinarie eppure normali, reali. La campagna è stata lanciata lo scorso 27 Aprile ma è già ben oltre l’obiettivi inziale, stabilito in 40 mila dollari.

Tra le donne che sono state scelte per il nuovo libro di favole ci sono tra le altre scienziate, sportive, danzatrici, pittrici e astronaute, tutte diverse e tutte con qualcosa in comune, la voglia di arrivare lontano. Da Frida Kahlo alla regina Elisabetta I passando per Serena Williams, ciascuna di loro ha compiuto una grande impresa, ha fatto della propria vita un esempio. A loro oggi ci ispiriamo, con buona pace di Biancaneve e Cenerentola.

biografia di naomi campbell

La biografia di Naomi Campbell dopo 30 anni di carriera

biografia di Naomi Campbell

È in arrivo la biografia di Naomi Campbell che celebra un traguardo importante, ben 30 anni di carriera. Un anniversario notevole, visto che la carriera media di una modella conosce molto presto una decisa battuta di arresto a causa dell’avanzare dell’età. D’altronde la Venere Nera non è certo una modella come tutte le altre.

La biografia è pubblicata per i tipi della Taschen anche in una speciale edizione a tiratura limitata in due volumi e sole 1000 copie, tutte autofografate dalla supermodel. Il costo è da capogiro, naturalmente, visto che la cifra richiesta per avere una delle esclusive copie firmate è di 1500 euro.

Il libro raccoglie una selezione di scatti che ricordano le tappe più importanti di questa lunghissima carriera, accompagnate da un testo autobiografico scritto dalla stessa modella che racconta la sua storia attraversando i decenni della moda e del costume ma anche le vicende personali.

All’altezza della situazione, decisamente molto glam, è anche lo speciale cofanetto che racchiude il volume: ha la forma di un bustier rosa. Per presentare il libro la modella, che ha giocato a posare nelle foto “indossando” la sua biografia come un abito, ha partecipato alla festa organizzata in suo onore a New York con un abito scintillante e un corteo di amiche celebri, tra cui anche le sorelle Hilton e Uma Thurman.

Il carattere turbolento della modella è presto dimenticato vedendola sorridente mentre si guarda indietro e ripercorre i suoi anni d’oro ma al tempo stesso volge lo sguardo in avanti, dove la aspettano ancora nuove avventure. D’altro canto ha firmato di recente una linea di lingerie per Yamamay indossandola in prima persona: a 45 anni fa ancora mangiare la polvere a ben più giovani nuove leve.

club del libro femminista di emma watson

Il club del libro femminista di Emma Watson

club del libro femminista di emma watson

Emma Watson è diventata una vera icona del femminismo dopo il suo discorso alle Nazioni Unite sulla parità di genere in cui è impegnata in prima persona sul campo. Oltre ad essere una bravissima attrice, diventata celebre nel ruolo di Hermione Granger di Harry Potter che ha saputo anche superare con successo, ora fonda un club del libro femminista.

L’idea è stata lanciata su Twitter dall’attrice stessa che ha chiesto ai propri follower, oltre 20 milioni, di far parte dell’iniziativa suggerendole un nome adatto a questa nuova avventura. La reazione è stata immediata e immensa, migliaia i consigli arrivati, alcuni molto creativi e altri più arzigogolati o oscuri.

Tra chi la invitava a coinvolgere altri personaggi del mondo dello spettacolo – da Taylor Swift a JK Rowling, già invitate – e chi le suggeriva più o meno seriamente di attingere all’immaginario di Harry Potter a cui ancora la si lega, c’è stata anche qualche proposta interessante tra cui fEmmanist book club, forse il nostro preferito tra tutti.

In gallery abbiamo raccolto alcune delle reazioni più belle viste su Twitter nei giorni seguenti all’annuncio, con suggerimenti e commenti di vario genere a cui la stessa attrice si è premurata di rispondere per chiedere chiarimenti o ringraziare.

A vincere su tutte le proposte è stato il nome Our shared Shelf, è stato chiamato proprio così il club del libro per lettrici consapevoli e impegnate gestito da Emma Watson. Lo scaffale virtuale è già su Goodreads, il social network dei lettori, presentato da una lettera della stessa Watson che racconta perché ha scelto di fondare un club del libro dedicato alle letture femministe:

“Cari lettori,
come membro delle Nazioni Unite per le Donne ho iniziato a leggere molti libri e saggi sulla parità di genere, tutti quelli su cui sono riuscita a mettere le mani. C’è moltissimo materiale interessante! Divertente, d’ispirazione, triste, capace di indurre alla riflessione, di renderci più forti! Ho scoperto così tante cose che a volte mi sembra che la mia testa stia per esplodere… Ho deciso di dare vita ad un club del libro femminista per condividere quello che ho imparato e ascoltare ciò che pensate voi.”

Un libro al mese seguito da un dibattito per una settimana alla fine del mese nel quale saranno coinvolti, quando possibile, gli autori dei titoli o altre voci autorevoli sull’argomento. Un’occasione di confronto da non perdere.

Photo Credits | Denis Makarenko / Shutterstock.com e Twitter

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10 libri da mettere sotto l’albero per Natale 2015

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10 libri da mettere sotto l’albero per Natale 2015 tra fiabe, fantascienza e gialli. Non vi è nulla di meglio che regalare un sogno a chi si ama. Ed un romanzo è sempre un buon punto di partenza.

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Libri erotici per donne, le scene più brutte del 2015

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Sebbene si apprezzi che degli autori mettano molto impegno nel creare dei libri erotici con uno sguardo sui bisogni del mondo femminile, non sempre i risultati sono considerabili dei veri e propri capolavori. In particolare se si cerca oltreoceano. Ecco quindi per voi un piccolo assaggio delle scene più brutte dei libri erotici del 2015.

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Libri Antiprincesas, le principesse moderne sono le donne vere

libri Antiprincesas

I libri Antiprincesas fanno parte di un’iniziativa dell’editore sudamericano Chirimbote che ha deciso di pubblicare una serie di storie che hanno per protagoniste celebri figure femminili del Sudamerica al posto delle consuete principesse delle fiabe.

Lo scopo dell’iniziativa è spezzare gli stereotipi sessisti che popolano le prime letture dei bambini con la consueta presentazione di personaggi femminili e maschili che si esauriscono spesso nei ruoli di principesse da salvare e principi che corrono a salvarle. L’editore indipendente dunque ha scelto di proporre le sue anti-principesse, storie di donne che hanno vissuto nella realtà e sono andate contro i canoni tradizionali della società. Gli editori spiegano:

“Raccontiamo storie di donne. Perché? Perché conosciamo moltissime storie di uomini importanti ma non così tante di donne. Conosciamo alcune principesse, è vero, ma quanto sono lontane dalla nostra realtà queste ragazze che vivono in enormi castelli gelidi. Ci sono donne qui, in America Latina, che hanno spezzato i canoni sociali della loro epoca.”

Inizia così il nuovo volume Antiprincesas pubblicato da Sudestada e Chirimbote e dedicato alla vita di Violeta Parra, cantautrice e poetesse cilena. È già il secondo mentre il primo ad inaugurare la collana è stato dedicato alla personalità di Frida Kahlo, celebre pittrice messicana.

Sono libri dedicati alle bambine e ai bambini che crescono in un tempo nel quale si tenta di superare i paradigmi tradizionali di maschile e femminile. Il terzo libro della serie sarà dedicato a Juana Azurduy, patriota delle guerre di indipendenza ispanoamericane.

La scelta di donne della storia e della cultura sudamericana recente è un importante segnale della volontà di avvicinarsi di più alla realtà quotidiana trovando nuovi modelli di donne che si allontanano da un ideale ormai anacronistico e legnoso, che non coincide più con la società odierna. Ma l’obiettivo è ancora più ambizioso: proporre, attraverso la lettura, un nuovo modo di pensare a se stessi nel mondo, superando i vecchi ruoli uomo/donna.