Un tributo fashion al 1989 per celebrare i 25 anni della caduta del muro di Berlino

Sono passati 25 anni dalla notte in cui il muro di Berlino venne abbattuto, fatta eccezione per quelle zone nelle quali gli artisti avevano lasciato la loro firma con graffiti e murales. Il 9 novembre 1989 il Governo della Germania Est annunciò che le visite in Germania e Berlino Ovest sarebbero state permesse, impedendo ulteriori crimini e uccisioni. Così si chiusero gli anni ’80 lasciando spazio ai sconvolgenti ’90, ovvero il decennio delle rivoluzioni in campo musicale, stilistico e televisivo.

Nel mondo della moda, proprio alla fine degli anni ’80, si formano una moltitudine di nuovi trend portati alla luce da icone di stile mai viste, come ad esempio le top model. Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Christy Turlington, Linda Evangelista sono alcuni tra i nomi delle modelle più celebri degli anni ’90 le quali, proprio nel 1989, vennero immortalate per Vogue Uk e Vogue Italia da Steven Meisel, rigorosamente sexy e in bianco e nero. Di lì a poco le top model avrebbero sconvolto il fashion system.

Dopo aver affrontato con grinta gli anni ’80, con tailleur dalle spalle grandi e forti come quelle degli uomini, con una carriera tutta da costruire, le donne tornano a rilassarsi, a mostrare le curve, l’ombelico e la loro femminilità. Icone di stile nascono dal mondo della musica e si impossessano di tv e magazine. Mentre Madonna e Kylie Minogue sono sulla cresta dell’onda già da qualche anno, star emergenti come Gwen Stefani spianano la loro strada per dar vita ad una carriera fatta di successi e abiti meravigliosi che le consacreranno style icon degli anni ’90. Del resto, la donna del momento nel 1989 è tanto forte quanto sensibile, stiamo parlando di Lady Diana icona non solo nell’ambito della moda, ma anche e soprattutto in quello umanitario.