Un congedo parentale anche per i nonni che aiutano le mamme

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I bambini, soprattutto quando sono piccoli, hanno bisogno di molte cure e la mamma che troppo presto deve tornare a lavoro, se non ha la possibilità o non trova conveniente affidarsi ad un asilo nido privato, per diverse ragioni, fa ricorso ai nonni. Per questo il governo inglese pensa ad un congedo parentale per i nonni.

I nonni sono estremamente importanti non solo a livello affettivo per i nipoti ma anche per la sopravvivenza della società visto che intervengono laddove lo Stato fa mancare l’assistenza ai neogenitori. In pratica tantissime coppie fanno ricorso ai nonni-sitter perché dei nonni ci si può fidare più che degli sconosciuti.

Se hanno la fortuna di avere nonni pensionati e non lavoratori, il gioco è fatto, ma se per una questione anagrafica (perché magari il bambino è arrivato alla soglia dei quaranta, oppure perché il bambino è arrivato troppo presto per la baby-mamma) i nonni o sono troppo anziani o sono ancora dei lavoratori, la questione si complica per tutti.

E in primis per le famiglie. Non è un caso che qualche anno fa in Spagna, i nonni abbiano protestato rifiutando per un giorno intero di occuparsi dei nipoti, al fine di porre all’attenzione del governo il problema dell’assistenza e dei servizi per le famiglie.

Un problema discusso ampiamente anche in Inghilterra dove moltissime donne sono andate in pensione anticipata, per lasciare spazio ai figli, in modo che i figli non debbano rinunciare alla carriera e in modo che i nipoti abbiamo le cure di cui necessitano. C’è chi interpreta questo meccanismo alla luce del senso di colpa. Intanto il governo pensa a come estendere il congedo parentale anche ai nonni, affinché possano assentarsi dal lavoro per 18 settimane entro i 5 anni del bambino e intervenire nei momenti più critici per la famiglia: le vacanze dalla scuola ad esempio.

Sareste d’accordo se si facesse anche in Italia?

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